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Il compenso del delegato alla vendita: quanto ti costa davvero?

Compenso delegato alla vendita: il costo nascosto delle aste?

Acquistare un immobile tramite un’asta giudiziaria comporta diverse spese, tra cui il compenso delegato alla vendita, una voce di costo essenziale per completare il trasferimento di proprietà. Spesso sottovalutato nella fase iniziale, questo importo è obbligatorio e merita attenzione per pianificare correttamente il budget. In questo articolo esploreremo chi è il delegato, come viene determinato il suo compenso, quali fattori lo influenzano e come prepararsi a questa spesa.

Chi è il delegato alla vendita?

Il delegato alla vendita è un professionista – solitamente un notaio, un avvocato o un commercialista – incaricato dal Tribunale di gestire le fasi operative della vendita di un immobile all’asta. Il suo ruolo è cruciale: si occupa della redazione del decreto di trasferimento, verifica la regolarità della documentazione e garantisce che l’aggiudicazione rispetti le norme vigenti. Senza il suo intervento, il passaggio di proprietà non può essere formalizzato, rendendo il compenso delegato alla vendita un elemento centrale del processo.

Cosa comprende il compenso delegato alla vendita?

Il compenso delegato alla vendita rappresenta la remunerazione per le attività svolte dal professionista. Non si limita alla semplice stesura di un atto, ma include anche la gestione di adempimenti complessi, come la cancellazione di ipoteche o la risoluzione di problematiche legali legate all’immobile. A differenza di una compravendita tradizionale, dove l’acquirente sceglie un notaio e negozia i costi, in un’asta giudiziaria il delegato è nominato dal tribunale, e il suo compenso segue parametri prestabiliti.

Come si calcola il compenso del delegato alla vendita?

Il calcolo del compenso delegato alla vendita non è fisso, ma dipende principalmente dal prezzo di aggiudicazione dell’immobile. Secondo normative come il Decreto Ministeriale, il compenso totale è suddiviso tra aggiudicatario e creditore (spesso al 50%), con l’aggiunta di spese generali (10%), contributo previdenziale (4%) e IVA (22%). Ecco le fasce di prezzo e i relativi costi per l’acquirente:

  • Prezzo fino a 100.000 euro: la base è di 500 euro, che con le maggiorazioni diventa circa 697,84 euro (500 euro + 10% = 550 euro + 4% = 572 euro + 22% IVA).
  • Prezzo tra 100.000 e 500.000 euro: il costo base è di 750 euro, per un totale di circa 1.046,76 euro dopo l’applicazione delle percentuali.
  • Prezzo oltre 500.000 euro: la prestazione parte da 1.000 euro, arrivando a circa 1.395,68 euro con tutte le voci aggiuntive.

Fattori che influenzano il compenso

Oltre al valore dell’immobile, altri elementi possono modificarne l’importo:

  • Complessità della procedura: se il delegato deve affrontare situazioni intricate, come documenti mancanti o vincoli da rimuovere, il tempo e l’impegno richiesti aumentano, incidendo sul compenso.
  • Decisioni del giudice: in casi eccezionali, il giudice può discrezionalmente adeguare il compenso delegato alla vendita o redistribuirlo tra le parti, specificandolo nell’avviso di vendita.
  • Prassi locali: le tariffe possono variare leggermente in base alle consuetudini dei tribunali o alle tabelle professionali di riferimento.

Ad esempio, per un immobile aggiudicato a 80.000 euro, il compenso potrebbe attestarsi intorno a 697,84 euro in una procedura standard, ma superare i 1.000 euro se emergono complicazioni.

Perché il compenso è obbligatorio?

Il pagamento del compenso delegato alla vendita non è facoltativo. Dopo l’aggiudicazione, il tribunale emette un decreto di trasferimento che sostituisce l’atto notarile tradizionale. Il delegato, responsabile di questo documento e degli adempimenti connessi, viene remunerato direttamente dall’acquirente per il suo lavoro. Senza questo passaggio, la proprietà non può essere trasferita, rendendo il compenso una condizione indispensabile per concludere l’acquisto.

Per evitare sorprese, è fondamentale informarsi in anticipo. Ecco alcuni suggerimenti pratici:

  • Consulta l’avviso di vendita: questo documento, disponibile sul portale dell’asta, specifica eventuali variazioni o dettagli sul compenso delegato alla vendita.
  • Chiedi informazioni: se possibile, contatta il custode giudiziario o il delegato per chiarimenti sui costi stimati.

Integra il budget: considera il compenso insieme alle altre spese acquisto casa all’asta, prevedendo un margine del 2-3% sul prezzo di aggiudicazione.

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