Chi può fare da garante: guida ai requisiti e alla tutela personale

In Italia, il ruolo del garante è una figura cruciale in ambito finanziario, soprattutto per mutui e prestiti. Ma chi può fare da garante? Quali sono i requisiti e i rischi connessi? In questo articolo esploreremo in dettaglio chi può ricoprire questo ruolo, offrendo consigli pratici su come tutelarsi come garante per un mutuo e riflessioni sull’importanza di bilanciare generosità e prudenza.

Chi può fare da garante: i requisiti fondamentali

Non tutti possono assumere il ruolo di garante. Le banche richiedono requisiti specifici per garantire che questa figura sia in grado di intervenire in caso di inadempienza del debitore principale. Ecco cosa serve per essere un garante:

  1. Reddito stabile e dimostrabile: Il garante deve disporre di entrate regolari, come uno stipendio da lavoro dipendente, un reddito da attività autonoma o, in molti casi, una pensione. Ad esempio, un pensionato può fare da garante per un mutuo, purché la sua pensione sia sufficiente a coprire il debito in caso di necessità e la sua età non superi i limiti stabiliti dalla banca.
  2. Affidabilità creditizia: Chi ha protesti o precedenti di insolvenza non è idoneo. La solidità finanziaria è essenziale, anche per chi ha già un finanziamento in corso: se le rate di un prestito personale non compromettono la capacità di rimborso, è comunque possibile fare da garante.
  3. Età adeguata: Le banche tendono a fissare un’età massima per il garante, spesso intorno ai 75 anni al termine del mutuo. Questo limite serve a ridurre i rischi legati a imprevisti, ma può variare leggermente tra gli istituti di credito.
  4. Residenza in Italia: Solitamente, il garante deve risiedere nel territorio nazionale per facilitare eventuali azioni legali.

Non è obbligatorio che il garante sia un parente stretto: un amico o un conoscente può ricoprire questo ruolo, purché soddisfi i criteri richiesti. Inoltre, il garante non è necessariamente tenuto a essere presente al rogito notarile: la sua firma sul contratto di garanzia, spesso stipulato separatamente con la banca, è sufficiente, salvo specifiche richieste dell’istituto.

Come tutelarsi come garante per un mutuo

Essere garante comporta responsabilità significative e rischi concreti. Ecco alcuni consigli su come tutelarsi come garante per un mutuo:

  • Valutare la situazione del debitore: Analizza la stabilità economica di chi richiede il mutuo. È affidabile nei pagamenti? Questo è fondamentale per ridurre i rischi.
  • Negoziare un limite di responsabilità: Si può provare a concordare con la banca una garanzia parziale o temporanea, limitando l’esposizione finanziaria.
  • Stipulare un accordo privato: Un contratto scritto con il debitore, anche se non vincolante per la banca, può chiarire le aspettative reciproche.
  • Monitorare le rate: Chiedi aggiornamenti regolari sui pagamenti o verifica con la banca se offre notifiche in caso di ritardi.
  • Consultare un esperto: Un consulente legale o finanziario può aiutarti a comprendere i termini e a valutare l’impatto, soprattutto se hai già impegni economici o stai pensando di richiedere un mutuo per te stesso.

A proposito di quest’ultimo punto, un garante può richiedere un mutuo? Sì, ma la banca considererà l’impegno come garante un fattore che riduce la sua capacità di indebitamento. È quindi necessario che il reddito residuo sia adeguato a coprire sia la garanzia sia il nuovo finanziamento. Un aspetto utile da sapere è che, in caso di necessità, è possibile cambiare garante del mutuo durante il contratto, sostituendolo con un altro soggetto idoneo previa approvazione della banca.

Aiutare sì, ma con responsabilità

Fare da garante è un gesto di grande solidarietà, spesso motivato dal desiderio di aiutare un figlio o una persona cara a realizzare un sogno, come l’acquisto di una casa. Un pensionato, ad esempio, potrebbe vedere in questo ruolo un modo per supportare i nipoti, mentre un genitore potrebbe sentirsi in dovere di sostenere un figlio all’inizio della sua vita adulta. Tuttavia, questo atto di generosità non dovrebbe mai compromettere la propria serenità finanziaria.

Aiutare il prossimo è nobile, ma richiede equilibrio. È giusto farlo per i figli, soprattutto se dimostrano responsabilità e gratitudine, ma non deve diventare un sacrificio che mette a rischio il garante. Un figlio che considera il supporto come un diritto, senza apprezzarne il valore, potrebbe esporre chi lo aiuta a difficoltà evitabili. La solidarietà è preziosa, purché non si trasformi in un peso insostenibile.

Decidere di fare da garante è un impegno che richiede consapevolezza. Capire chi può fare da garante – che sia un pensionato, una persona con un finanziamento o qualcuno vicino all’età massima consentita – e sapere come tutelarsi sono passi fondamentali.