Sempre più lettori stanno chiedendo di far luce in merito al compenso dell’amministratore sul superbonus e sulla gestione delle pratiche per gli interventi in merito all’efficientamento energetico.
Abbiamo già parlato in precedenza in merito al compenso dell’amministratore, in questo articolo ci soffermeremo sui compensi extra dell’amministratore di condominio, in particolar modo per tutti quelli che si sono occupati della gestione del superbonus 110.
Percentuale di compenso dell’amministratore di condominio per il superbonus
Come abbiamo più volte ripetuto, in Italia non esiste l’Albo degli amministratori di condominio, per questo motivo non esiste nemmeno un tariffario professionale, e quindi non esiste una percentuale universale sul compenso che dovrà ricevere l’amministratore per aver supervisionato e gestito le pratiche per usufruire del superbonus.
Ciò che invece è chiaro e specificato dalla legge è che il compenso dell’amministratore deve essere stabilito dall’assemblea condominiale al momento della proposta del superbonus. Spesso è proprio l’amministratore di condominio a quantificare il compenso del suo lavoro e a proporre la spesa in assemblea, ciò nonostante è necessario che l’assemblea approvi la tariffa extra. È anche importante che il compenso sia quantificato e reso chiaro in un’apposita delibera e non deve essere “nascosto” tra le altre spese. L’amministratore può decidere di stabilire in misura fissa il suo compenso o in percentuale in base all’importo delle spese straordinarie. La percentuale del compenso dell’amministratore per il super bonus oscilla tra lo 0,5% e l’1%.
Nel caso in cui l’amministratore non rispetti questa incombenza, come previsto dall’art.1129 cc, rischia la revoca giudiziale.
In sintesi, tutte le voci non presentate ed approvate in assemblea con la maggioranza sono da ritenersi nulle e quindi non dovranno essere liquidate.
Il giusto compenso dell’amministratore per il superbonus
È importante però tenere in considerazione l’impegno e lo sforzo che richiede il superbonus 110 da parte dell’amministratore che è tenuto a:
- gestire gli adempimenti burocratici e fiscali;
- coordinare i tecnici e l’impresa edile;
- chiarire ogni dubbio dei condomini;
- convocare e presiedere più assemblee straordinarie per le decisioni importanti
Solitamente per adempiere a tutti gli oneri e le responsabilità di gestione del super bonus viene poi nominato il General contractor, la figura responsabile dei lavori che si affianca all’amministratore. In alcuni casi però le due figure potrebbero coincidere nella stessa persona e la mole di lavoro risulterebbe molto più grande e complessa. Per tutti questi motivi è giusto riconoscere un compenso extra all’amministratore di condominio da concordare insieme in base agli oneri e all’efficienza del suo lavoro.
Compenso dell'amministratore per il superbonus in detrazione
Su questo punto l’Agenzia delle Entrate è stata chiara attraverso la circolare n.30 del 22 dicembre 2020 stabilendo che: “tutti gli adempimenti connessi al Superbonus non sono detraibili poiché rientrano nelle altre prestazioni professionali connesse”. Quindi il compenso dell'amministratore sarà a carico del condominio ma, in tal caso, l'amministratore ha l’obbligo di emettere una fattura separata rispetto al compenso ordinario.
Diverso è nel caso in cui l’amministratore corrisponda con il responsabile dei lavori poiché in quel caso la parcella è detraibile a patto che il pagamento venga effettuato con bonifico parlante. Per far chiarezza sulla questione abbiamo approfondito ulteriormente l'argomento nell'articolo "Bonus 110: spese a carico dei condomini".