Donare un immobile è possibile? Tutto quello che c'è da sapere
Donare un immobile è un atto di vero amore; acquistare una casa è un impegno lungo e gravoso e nel caso in cui si configuri la donazione di una casa, colui che la riceve viene assolto dall'arduo compito di provvedere al pagamento della casa o del mutuo risparmiando una grande somma di denaro.
Il sogno di avere una casa di proprietà è un desiderio che gran parte degli italiani hanno nel cassetto e se hanno la fortuna di ricevere una casa in donazione dovranno ritenersi più che fortunati. Nonostante ciò bisogna considerare che la donazione di un immobile non è gratuita ma ci sono costi da sostenere e sono variabili. Le variabili dei costi che si affrontano quando si decide di donare un immobile, dipendono dal grado di parentela, cioè dal rapporto che c’è tra chi dona e chi riceve la donazione. Se il dono supera delle quote massime di aliquota e franchigia, diventa tassabile per la parte che eccede del valore:
- donazione in linea retta, figli, genitori, coniuge, ascendenti e discendenti: vedono il 4% di aliquota e franchigia fino a € 1.000.000,00 di valore della donazione. Viene tassata al 4% quella parte che supera la quota di franchigia.
- Fratelli e sorelle, parenti fino al quarto grado, affini in linea collaterale fino a terzo grado: hanno il 6% di tassazione ma senza franchigia.
- Soggetto portatore di handicap grave riconosciuto dalla legge: la tassazione di applica ad al superamento di una quota fissa (€ 1.500.000) a prescindere dal grado di parentela.
- Per tutti gli altri beneficiari della donazione: la tassazione è all’8 per cento.
In più vanno calcolati i costi dell’imposta di registro ipotecaria e catastale e quelli del notaio.
Donazione immobiliare: come funziona la revoca, la riduzione e restituzione
In quando bene donato, l’immobile della donazione può essere revocato se non si risolvono le clausole imposte e per altri due seguenti motivi.
Il primo si basa sull’ingratitudine del ricevente la donazione. Ossia quando questo compie atti gravi e violenti nei confronti del donatore o del suo patrimonio come: tutti i reati in cui sono applicabili le norme penali dell’omicidio; denunce e testimonianze che impongono l’ergastolo; se la denuncia è avvenuta per falsa testimonianza o calunnia con reclusione di minimo tre anni.
Il secondo motivo vede la revoca del bene donato per sopravvivenza dei figli. Accade quando la persona che ha donato l’immobile non sapeva di avere discendenti o figli legittimi nel periodo dell’avvenuta donazione.
Riduzione e restituzione dell’immobile donato
I casi precedenti non sono gli unici in cui chi riceve la donazione dell’immobile potrebbe perderlo. A tutela del bene e del donante può verificarsi la riduzione e la restituzione. Gli eredi legittimi secondo l’art.556 del codice civile, ascendono ad una quota legittima di eredità, che comprende anche oltre ai beni posseduti anche quelli donati di un determinato peso economico.
Ad esempio se entro dieci anni dalla morte del donante gli eredi legittimi risultano in qualche modo danneggiati nelle quote che spettano loro, possono ricorrere alle azioni di riduzione e restituzione
- Riduzione: viene applicata a favore delle quote legittime rendendo inefficaci le donazioni qualora queste le danneggino;
- Restituzione: permette di recuperare i beni immobiliari donati che invece aspettavano a dei legittimi. Viene applicata anche a terzi, in caso che questi beni vengano venuti o ceduti a loro volta.
Attenzione, le azioni di restituzione non possono essere intraprese se sono passati 20 anni dalla data di trascrizione della donazione. Per un maggiore approfondimento scopri cosa sono le tasse di successione e come puoi evitarle.
Sappi anche che puoi rinunciare ad una donazione di un immobile, a patto che tu lo faccia fin da subito; una volta accettata la donazione questa sarà irrevocabile e non potrai più tornare indietro.