Quante deleghe ogni condomino può portare in assemblea?

Quando si parla di assemblea condominiale, una delle domande più comuni riguarda il numero di deleghe che un condomino può portare con sé per rappresentare gli altri partecipanti. Questa tematica, purtroppo, è spesso fonte di confusioni, ma è fondamentale capire bene le normative in gioco per evitare disguidi e garantire la corretta rappresentanza in assemblea. Vediamo insieme quali sono le disposizioni di legge riguardanti le deleghe in un condominio, in particolare l’articolo 67 delle disposizioni di attuazione del Codice Civile.
La normativa di riferimento
Il principale riferimento legislativo per il tema delle deleghe condominiali si trova nell’articolo 67 delle disposizioni di attuazione del Codice Civile, che stabilisce limiti precisi sul numero di deleghe che ogni condomino può portare. Questo articolo è molto chiaro nel definire i diritti e i limiti di rappresentanza nelle assemblee condominiali. La norma stabilisce che un condomino può portare con sé deleghe per rappresentare altri condomini, ma non può superare una certa quota, stabilita in relazione al valore millesimale del condominio.
Articolo 67 delle disposizioni di attuazione del Codice Civile
Secondo l'articolo 67, il delegato non può rappresentare più di un quinto (1/5) del valore complessivo dei millesimi del condominio. In altre parole, un condomino che ha il diritto di rappresentare altri partecipanti non può farlo per una quota superiore al 20% del totale dei millesimi. Per fare un esempio concreto, se un condominio ha un valore complessivo di 1.000 millesimi, il delegato potrà rappresentare al massimo 200 millesimi, ossia un quinto della totalità.
Il limite è posto per garantire che le decisioni vengano prese in modo equilibrato e che ogni condomino abbia la possibilità di esprimere la propria opinione, anche attraverso la delega.
L’importanza di questo limite
Questa regola è stata introdotta per evitare un’eccessiva concentrazione di potere nelle mani di pochi soggetti. In condominio, le decisioni vengono prese a maggioranza e ogni condomino ha il diritto di esprimere il proprio parere. Se un singolo individuo potesse rappresentare un numero eccessivo di deleghe, rischierebbe di influenzare troppo le decisioni dell’assemblea, andando contro il principio di democrazia e partecipazione.
L’intento della legge è anche quello di evitare che si creino situazioni in cui, pur essendo presenti fisicamente solo alcuni condomini, le decisioni vengano prese da una ristretta cerchia di persone, che di fatto controllano l’assemblea. In sostanza, il limite di un quinto dei millesimi per ciascun delegato è un modo per mantenere l'equilibrio e l'inclusività nelle decisioni condominiali.
Come vengono calcolati i millesimi?
I millesimi sono un’unità di misura utilizzata per definire la quota di proprietà di ogni condomino nell'edificio. Ogni immobile ha un valore millesimale, che rappresenta una frazione del totale della proprietà. Questi millesimi sono calcolati in base a vari fattori, come la grandezza dell’appartamento, la posizione, il piano, la presenza di ascensore e altri parametri che determinano il valore dell’immobile in relazione al condominio. [Leggi nel dettaglio come si calcolano i millesimi di un appartamento]
Per esempio, se un condomino ha un appartamento che ha un valore di 300 millesimi, non potrà essere rappresentato da un altro condomino che possiede il diritto su 200 millesimi. Questo perché, come vedremo, ogni delegato può rappresentare solo condomini il cui valore millesimale totale non superi il limite di un quinto.
Chi può essere delegato?
In generale, ogni condomino può delegare un altro condomino per rappresentarlo in assemblea. Tuttavia, l'articolo 67 specifica che non è consentito delegare a chi possiede una quota maggiore di quella consentita. Questo significa che, ad esempio, un condomino che detiene una quota di 300 millesimi non potrà essere rappresentato da chi possiede solo 200 millesimi; infatti, quest'ultimo potrà delegare solo condomini che, sommati, non superano i 200 millesimi.
Cosa accade se un condomino viola il limite delle deleghe?
Qualora il delegato superasse il limite previsto dalla legge, le deleghe eccedenti vengono annullate, e l’assemblea non potrà essere validamente costituita. È importante che, durante la convocazione dell’assemblea, venga eseguito un controllo delle deleghe, in modo che vengano rispettate le normative. Se il numero di deleghe supera il limite consentito, l’assemblea potrebbe non essere valida, e le decisioni prese non avrebbero valore legale.