Rifiutare l'installazione di un ascensore: è possibile opporsi?

L'installazione di un ascensore in un condominio rappresenta un'innovazione significativa che può migliorare l'accessibilità e il comfort per tutti i residenti, in particolare per anziani e persone con disabilità. Tuttavia, tale intervento può sollevare questioni complesse riguardo ai diritti dei condomini, alle procedure decisionali e alle possibili opposizioni. Esaminiamo dettagliatamente le circostanze in cui è possibile opporsi all'installazione di un ascensore in condominio, analizzando le normative vigenti, le maggioranze richieste per l'approvazione e i limiti legali che regolano tali interventi.
L'installazione di un ascensore come innovazione condominiale
Secondo l'articolo 1120 del Codice Civile italiano, l'installazione di un ascensore è considerata un'innovazione diretta al miglioramento o all'uso più comodo delle parti comuni dell'edificio. Questo tipo di intervento, essendo volto all'eliminazione delle barriere architettoniche, è disciplinato da normative specifiche che ne facilitano l'approvazione.
Maggioranze necessarie per l'approvazione
La legge prevede che per deliberare l'installazione di un ascensore sia necessaria una maggioranza qualificata in assemblea condominiale. In particolare, è richiesta la maggioranza degli intervenuti che rappresenti almeno la metà del valore millesimale dell'edificio. Questo quorum è inferiore rispetto a quello previsto per altre innovazioni, riconoscendo l'importanza dell'eliminazione delle barriere architettoniche.
Limiti e condizioni per l'installazione
Nonostante l'importanza di rendere l'edificio accessibile, l'installazione di un ascensore deve rispettare determinati limiti per tutelare i diritti di tutti i condomini. Secondo l'articolo 1120 del Codice Civile, sono vietate le innovazioni che:
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Pregiudicano la stabilità o la sicurezza del fabbricato: qualsiasi intervento che possa compromettere la struttura dell'edificio è proibito.
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Alterano il decoro architettonico: modifiche che incidono negativamente sull'estetica e sull'armonia architettonica dell'edificio non sono consentite.
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Rendono talune parti comuni inservibili all'uso o al godimento anche di un solo condomino: l'installazione non deve impedire l'utilizzo normale delle parti comuni da parte di alcun condomino.
Diritto di opposizione dei condomini
Un condomino può opporsi all'installazione dell'ascensore se ritiene che l'intervento violi uno dei limiti sopra menzionati. Ad esempio, se l'installazione compromette la stabilità dell'edificio, altera significativamente il suo aspetto estetico o rende inutilizzabili alcune parti comuni, l'opposizione è giustificata. Tuttavia, l'onere della prova spetta al condomino che si oppone, il quale deve dimostrare concretamente il pregiudizio subito.
Bilanciamento degli interessi
La giurisprudenza italiana ha spesso sottolineato la necessità di bilanciare gli interessi in gioco. In particolare, l'eliminazione delle barriere architettoniche è considerata un interesse di rilevanza sociale che può prevalere su altri aspetti, purché non si arrechino danni gravi alla struttura o all'estetica dell'edificio. Ad esempio, una lieve riduzione dello spazio del pianerottolo potrebbe essere considerata un sacrificio accettabile rispetto al beneficio derivante dall'installazione di un ascensore.
Installazione senza unanimità e diritto potestativo
Per installare un ascensore all’interno di un condominio, infatti, non è necessario raggiungere l’unanimità. Se uno o più condomini hanno necessità (ad esempio, per la presenza di disabili) o la volontà di installare un ascensore condominiale, non è necessario che tutti i condomini siano favorevoli. In questi casi, i condomini interessati possono procedere autonomamente all’installazione, sostenendo l’intero costo dell’opera, esonerando dalla spesa chi non è favorevole all'installazione dell'ascensore in condominio.
D'altro canto, chi partecipa all’installazione dell’ascensore può limitarne l’utilizzo esclusivamente ai condomini che hanno contribuito alla spesa. Ad esempio, se 4 condomini su 12 pagano l’installazione, solo questi avranno la chiave per utilizzare l’ascensore, evitando che chi non ha partecipato alle spese ne usufruisca gratuitamente.
Tuttavia, è importante sottolineare che i condomini che inizialmente non hanno partecipato all’installazione mantengono un diritto potestativo. Questo significa che, qualora in un secondo momento decidessero di voler utilizzare l’ascensore, avranno il diritto di farlo previa corresponsione della quota parte della spesa, calcolata in base ai criteri millesimali stabiliti. In questo modo, si garantisce un equilibrio tra il diritto di accesso ai beni comuni e la tutela di chi ha investito nell’infrastruttura.
Procedura per l'opposizione
Se un condomino intende opporsi all'installazione dell'ascensore, deve seguire una procedura specifica:
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Manifestazione del dissenso in assemblea: durante la riunione condominiale in cui si discute l'installazione, il condomino deve esprimere chiaramente il proprio dissenso, richiedendo che venga verbalizzato.
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Impugnazione della delibera: se l'assemblea approva comunque l'installazione, il condomino dissenziente ha 30 giorni di tempo dalla data della delibera (o dalla sua comunicazione, se assente) per impugnarla davanti all'autorità giudiziaria competente.
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Dimostrazione del pregiudizio: nel ricorso, il condomino deve fornire prove concrete del pregiudizio che l'installazione dell'ascensore arrecherebbe, sia esso strutturale, estetico o funzionale.
Installazione a spese di un singolo condominio
In alcuni casi, un singolo condomino, particolarmente se anziano o con disabilità, potrebbe desiderare installare un ascensore a proprie spese. La Corte di Cassazione italiana ha stabilito che, anche in assenza di una delibera assembleare favorevole, un condomino può procedere all'installazione a proprie spese, purché l'intervento non pregiudichi la stabilità, la sicurezza, il decoro architettonico dell'edificio e non limiti l'uso delle parti comuni da parte degli altri condomini. Questo principio è stato affermato anche in assenza di persone con disabilità nell'edificio, riconoscendo l'importanza del benessere psicofisico e della qualità della vita dei residenti.
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Il ruolo del regolamento condominiale
Un aspetto cruciale da considerare è il ruolo del regolamento condominiale. Secondo la giurisprudenza, un regolamento condominiale non può vietare l'installazione di un ascensore se questo è necessario per garantire l'accessibilità e il diritto alla salute dei condomini. Anche in presenza di clausole che sembrano proibire tali interventi, queste possono essere invalidate se contrastano con diritti fondamentali, come quello alla mobilità e all'accessibilità, riconosciuti dalla legislazione italiana ed europea.