Chi ha il compito di sgomberare i mobili dalla casa all'asta?
Acquistare una casa all'asta può sembrare un'opportunità interessante, ma comporta anche alcune incombenze pratiche che vanno gestite con attenzione. Tra queste, uno degli aspetti più delicati riguarda lo svuotamento dell'immobile dai beni appartenenti al precedente proprietario. In questo articolo, vedremo come funziona lo sgombero dei mobili dopo una vendita all'asta, chi è responsabile della rimozione degli arredi e come comportarsi se la casa viene consegnata ancora arredata.
Sgombero mobili vendita all'asta: chi è responsabile?
Quando un'immobile viene venduto all'asta, è frequente che al suo interno siano ancora presenti i mobili e gli oggetti del debitore esecutato. Tuttavia, la casa deve essere consegnata completamente libera, affinché il nuovo proprietario possa prenderne possesso senza impedimenti. La legge stabilisce chiaramente chi deve occuparsi dello sgombero mobili vendita all'asta. Secondo l’articolo 560 del Codice di Procedura Civile, il compito di rimuovere i beni mobili presenti all’interno dell’immobile spetta al custode giudiziario, non all'aggiudicatario.
Il custode ha l’obbligo di emettere un’istanza per il rilascio dei mobili e di assegnare un termine di almeno trenta giorni per procedere allo sgombero dell'immobile. È importante che lo sgombero avvenga prima della consegna delle chiavi, come previsto dal decreto di trasferimento. Se ciò non avviene, l'aggiudicatario può intraprendere azioni legali nei confronti del custode giudiziario incaricato.
Cosa fare se la casa è ancora arredata?
Se dopo l'aggiudicazione la casa viene consegnata con ancora gli arredi del vecchio proprietario, l'aggiudicatario si trova davanti a due possibili scenari:
- Presentare un reclamo al custode giudiziario: Se il custode non provvede allo sgombero dell'immobile, l'aggiudicatario può fare un reclamo direttamente al custode giudiziario (non al giudice esecutivo). Il reclamo deve essere fatto per iscritto, evidenziando la mancata rimozione dei mobili e richiedendo un intervento tempestivo.
- Provvedere autonomamente allo sgombero: Se l’aggiudicatario decide di gestire personalmente lo sgombero dei mobili, può farlo, ma dovrà poi chiedere il rimborso delle spese sostenute per il trasloco o lo smaltimento dei mobili. In caso di costi elevati, è possibile anche chiedere un risarcimento danni, soprattutto se lo smaltimento ha comportato oneri aggiuntivi, come nel caso di rifiuti speciali.
Chi paga lo sgombero mobili della casa venduta all'asta?
Un aspetto fondamentale riguarda chi deve sostenere i costi dello sgombero mobili vendita all'asta. Fortunatamente per l’aggiudicatario, l'onere finanziario per il trasloco e lo smaltimento dei beni non ricade su di lui. In base alla legge, il custode giudiziario è tenuto a pagare i costi dello sgombero, poiché la rimozione dei beni mobili è parte della procedura di vendita. Se i mobili non appartengono al debitore, ma a terzi, il custode deve comunque provvedere a notificarne lo sgombero e ad affrontare le spese di smaltimento.
La liberazione dell'immobile e le eccezioni
Non tutti i beni all'interno di una casa venduta all'asta possono essere rimossi. Alcuni oggetti sono considerati parte integrante dell'immobile e non possono essere trasferiti. Ad esempio, termosifoni, infissi, pavimenti, caldaie, vasche, porte interne e il portoncino d'ingresso sono considerati elementi strutturali e devono rimanere nell’immobile.
Nel caso in cui i mobili del debitore siano venduti assieme all’immobile come parte di un unico lotto, sarà compito del custode provvedere al loro sgombero. Se, invece, i beni non sono inclusi nella vendita, è possibile che il debitore abbia diritto a rimuoverli, ma il tutto deve essere gestito seguendo le tempistiche e le modalità previste dalla legge.