La Federazione confindustriale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane, ha chiesto un piano di messa a norma e di adeguamento degli impianti elettrici, delle case e degli edifici pubblici. In Italia su 28 milioni di edifici residenziali, circa 10 milioni di immobili, non ha impianti elettrici a norma.
Anie ha chiesto un piano di manutenzione sugli impianti industriali esistenti ed obsoleti, nonché revamping energetico e messa a norma di abitazioni civili ed edifici pubblici.
Ben presto verrà recepita la Direttiva europea sull'efficienza energetica in edilizia. Non si potranno dunque più ignorare i benefici derivanti dall’uso di soluzioni innovative per ascensori e scale mobili, facendo risparmiare il 5% dei consumi.
Nel 2012 l’industria elettrotecnica ed elettronica italiano ha subito una flessione del 19,9% del mercato interno, mentre le esportazioni sono rimaste stabili.
L’assemblea annuale dell’Anie ha sottolineato il gap infrastrutturale italiano degli ultimi 10 anni. Il divario rispetto a paesi come la Germania è enorme e porta con sé effetti negativa sul comparto, se si pensa che autostrade, ferrovie e metropolitane “sono ricche di apparecchiature ad altissima tecnologia, in gran parte fornite da aziende Anie.
Sono state avanzate diverse proposte per rilanciare il comparto:
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piano dei trasporti realistico, integrato e sostenibile attraverso il potenziamento della manutenzione ordinaria e straordinaria sulla rete e sulla flotta rotabile;
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investimenti in ricerca e sviluppo;
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la promozione del Sistema Paese Italia sui mercati esteri;
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investimenti nella formazione professionale dei giovani;
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un Piano energetico nazionale che metta al centro la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici.
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stabilizzazione della detrazione fiscale al 50% per le ristrutturazioni edilizie.
Il Governo si esprime favorevole in termini di possibilità a quest’ultima evenienza.
La sicurezza è molto importante, specialmente in ambito immobiliare.