I costruttori e gli architetti, in questi giorni hanno lanciato una proposta importante, ovvero quella di istituire un Ministero dedicato alle politiche urbane al fine di migliorare la qualità delle città italiane e dare un nuovo slancio all'economia.
C’è bisogno che il nuovo governo dia un segnale concreto, prevedendo un dicastero dedicato alle città. Bisogna fare una scelta che sia coerente e che vada a guardare al futuro e portare il Pese fuori dalla crisi.
Tale richiesta è provenuta dai presidenti di Ance, Paolo Buzzetti, del Consiglio Nazionale degli Architetti, Leopoldo Freyrie e di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza, i quali hanno voluto ricordare che le politiche urbane da circa 20 anni sono state escluse da qualsiasi investimento e intervento, a causa di una politica economica che non ha sostenuto sufficientemente la piccola e media impresa, i professionisti e che non ha puntato sulle politiche della crescita.
Gli architetti, imprenditori edili e ambientalisti sono convinti che sia necessario un piano di interventi per le città. Questo sarà un punto di partenza per la ripresa del paese.
Questi hanno predisposto e lanciato insieme, il progetto “Riuso”, per la rigenerazione urbana sostenibile e Urban Pro “Patto per le Città” sottoscritto insieme a Confcommercio e Union Camere. Tutto questo deve essere diretto all’attivazione di piani e progetti che possano migliorare la qualità urbana, lo sviluppo sociale ed economico oltre che, attraverso una buona architettura, uno sviluppo del vivere civile.
Il Governo Monti aveva lanciato il “Piano Città” per andare a riqualificare le aree urbane degradate; i cofinanziamenti nazionali destinati al Piano, 318 milioni in totale, andranno a smuovere 4,4 miliardi di euro di investimenti, sia pubblici che privati.
Servono degli interventi immediati, purtroppo non è cosi semplice.