Il immobiliare italiano ci sembra tutto fuorchè rosea (anzi). Certo, non è una novità che il mattone tricolore sia stretto nella morsa di alcuni elementi di grande difficoltà, ma è altrettanto vero che qualche segnale di ripresa l’immobiliare dello Stivale lo ha mostrato con particolare decisione negli ultimi anni, garantendo a tutti gli investitori e gli interessati di poter scorgere qualche spiraglio di luce in un cielo che, evidentemente, è ancora troppo nebuloso.
Ad ogni modo, di questo Standard & Poor’s sembra comunque tenere conto. Ma tiene altresì conto del fatto che i prezzi delle case rimarranno probabilmente fermi per i prossimi due anni, a causa delle persistenti incertezze nella politica e nell’economia locale. Insomma, uno scenario che sembra essere penalizzato da un futuro troppo aleatorio per chi ha intenzione di investire in Italia, e che potrebbe durare anche nel medio termine, impedendo al comparto di poter proseguire su una strada di pronta ripresa che, dunque, potrebbe arrestarsi o, comunque, potrebbe consolidarsi su livelli molto inferiori a quelli ante-crisi.
E gli altri mercati?
Per quanto concerne gli altri mercati, la visione è sicuramente più incoraggiante. Standard & Poor’s ricorda infatti che in molti Paesi europei il mercato immobiliare residenziale continuerà la sua avanzata con ritmi sostenuti. In particolare, in Irlanda è prevista una crescita del 7 per cento, in Germania del 6 per cento, nei Paesi Bassi del 5 per cento. i prezzi, insomma, dovrebbero crescere un po’ dappertutto, fatta eccezione per alcuni mercati che evidentemente stanno riscontrando gli effetti di una lunga crisi… ancora più lunga, come accade ad esempio in Italia e in altri mercati in maggiore criticità.