Nel 2017, il mercato immobiliare turistico italiano ha mostrato segnali di vitalità, come evidenziato dal report dell'Osservatorio Nazionale Immobiliare Turistico 2017 di Fimaa Confcommercio e Nomisma. L'analisi ha rilevato un incremento significativo nelle compravendite di abitazioni in località turistiche, con un aumento complessivo del 20,2% rispetto al 2015. Questa crescita conferma l'attrattiva dell’Italia come destinazione di acquisto per case vacanza, favorita anche dal miglioramento delle condizioni economiche generali e dal turismo in costante espansione.
Aumento delle compravendite nelle località montane, marine e lacustri
Le località montane hanno registrato la performance più brillante, con una crescita delle compravendite del 23,5% su base annua. Le aree montane italiane attraggono sempre più acquirenti, spinti dalla ricerca di relax e opportunità per gli sport invernali. La crescita nelle località di mare è stata comunque rilevante, segnando un aumento del 19,9% rispetto al 2015, mentre le compravendite nelle zone lacustri sono aumentate del 15,2%. Questo trend positivo si riflette in destinazioni ben note come la Riviera Adriatica, la Costiera Amalfitana e il Lago di Garda, che continuano a esercitare un forte richiamo per gli investitori italiani e stranieri.
Prezzi in calo e variazioni territoriali
Nonostante il rialzo nelle compravendite, i prezzi delle abitazioni turistiche hanno continuato a diminuire nel 2017, con un prezzo medio di 2.229 euro al metro quadro, in flessione del 2,5% rispetto all'anno precedente. Tale calo può essere attribuito a una combinazione di fattori, tra cui una maggiore offerta di immobili e una domanda più selettiva da parte degli acquirenti, che cercano investimenti a lungo termine senza eccessive sovrastime dei prezzi.
A livello territoriale, l'Umbria ha registrato la contrazione più significativa, con un calo del 4,5%, seguita da regioni come Abruzzo, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana e Valle d'Aosta, che hanno visto un calo del 3%. In molte di queste regioni, l’offerta di immobili turistici è abbondante, e questo potrebbe aver contribuito alla discesa dei prezzi.
Le località marine: analisi dei prezzi medi di compravendita
Nel comparto delle località marine, la diminuzione dei prezzi è stata più marcata in Abruzzo, che ha registrato un calo del 3,2% su base annua. In altre regioni costiere, il calo è stato meno pronunciato: in Puglia, per esempio, la flessione dei prezzi medi si è attestata allo 0,9%. La riduzione dei prezzi in molte delle aree marine riflette la tendenza di una domanda più mirata, con acquirenti attenti al valore reale dell'investimento e alla qualità degli immobili. Leggi invece, cosa è successo in Sicilia: "Mercato immobiliare Sicilia 2017: investitori interessati, perchè?"
Località montane e lacustri: tendenze di prezzo
Per le località montane e lacustri, i dati mostrano flessioni simili, in particolare in Umbria e Abruzzo, dove i prezzi sono calati rispettivamente del 4,6% e del 3,1%. Tuttavia, alcune regioni come la Calabria hanno visto una sostanziale stabilità, con prezzi rimasti invariati rispetto all'anno precedente. Le località montane e lacustri, pur essendo meno esposte alla stagionalità tipica delle aree marine, hanno comunque mostrato un adeguamento dei prezzi al ribasso, in linea con la domanda di immobili a prezzi più accessibili.
Prospettive future del mercato immobiliare turistico italiano
Il mercato immobiliare turistico italiano sembra destinato a rimanere dinamico, con una domanda sostenuta per le seconde case, favorita dal crescente interesse sia nazionale che internazionale. Le flessioni nei prezzi potrebbero continuare nel breve termine, rendendo il 2017 un anno di opportunità per gli investitori interessati a località di prestigio a prezzi più vantaggiosi. La stabilità o il leggero calo dei prezzi in molte aree turistiche potrebbe infatti rendere più accessibili alcune delle destinazioni più ambite, attirando nuovi acquirenti e consolidando il mercato.
In conclusione, i dati confermano l'attrattiva delle località turistiche italiane, soprattutto quelle montane e marine, con una crescita delle compravendite accompagnata da un calo moderato dei prezzi. Questa dinamica fa ben sperare per una ripresa progressiva e sostenibile del mercato immobiliare turistico in Italia, mantenendo l’interesse degli investitori e offrendo nuove opportunità in uno dei settori più suggestivi e strategici del mercato immobiliare nazionale.