Negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di approfondire in più di un’occasione in che modo si fosse evoluto il comparto immobiliare residenziale abitativo in Italia nel corso degli ultimi mesi del 2018, prendendo come spunto la pubblicazione del più recente report trimestrale dell’OMI in tal materia. Ma come è andata ai depositi pertinenziali, come le cantine e le soffitte, e ai box auto?
Cantine e soffitte
Cominciamo con una breve panoramica sul segmento dei depositi pertinenziali che, come intuibile, è principalmente costituito da cantine e da soffitte. Il segmento ha confermato la dinamica positiva in termini di volume di compravendite, chiudendo il trimestre oggetto di considerazione con un incremento del 7 per cento tendenziale, ovvero anno su anno, seppure con un leggero rallentamento rispetto al trimestre precedente (quando invece il ritmo di crescita era stato pari a +9,1 per cento).
Si noti inoltre come in tutte le macroaree territoriali che sono state analizzate dall’osservazione dell’ente dell’Agenzia delle Entrate, i tassi tendenziali più elevati si sono riscontrati ancora una volta all’interno del perimetro dei comuni minori (a livello nazionale +8,2 per cento contro +4,7 per cento all’interno dei capoluoghi); nelle macroaree del Centro e del Sud il mercato dei capoluoghi presenta addirittura una significativo calo (-10,9 per cento e -10,4 per cento rispettivamente). In termini aggregati, l’espansione più significativa che è stata elaborata dall’OMI si ha nel Nord Est (+17,1 per cento) e nel Centro (+15,3 per cento). Risulta essere infine stabile il mercato nelle Isole. I dati relativi alle superfici compravendute, infine, presentano variazioni limitate, mai superiori a 1 metro quadro.
Per quanto poi attiene il solo comparto dei depositi pertinenziali nelle grandi città, qui il quadro continua ad essere piuttosto disomogeneo, tanto da rendere impossibile una valutazione unitaria per le otto principali città per numero di abitanti sulla Penisola.
Di fatti, in termini assoluti, il volume di compravendite più elevato nel settore dei depositi pertinenziali delle grandi città si registra ancora a Roma (1.820 operazioni), che torna dunque a espandersi in doppia cifra, con un balzo del +13,6 per cento. Dietro Roma, al secondo posto, rimane saldamente Milano, nonostante un ulteriore calo dei volumi rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente (-14,3 per cento è il passo indietro anno su anno). Tra le altre principali realtà della penisola sottolineiamo il tasso di crescita di Torino, particolarmente consistente per entità (+45,3 per cento).
Ancora, il report condotto dall’OMI ci informa che nelle grandi città, nel corso dell’ultimo trimestre del 2018 sono stati scambiati quasi 40 mila metri quadri di superficie per depositi pertinenziali, con un volume che risulta essere in ribasso dell’1,6 per cento rispetto a quello osservato per i volumi. Sostanzialmente invariata risulta essere la superficie media relativa alla presenza di un deposito compravenduto nel trimestre in oggetto rispetto all’omologo trimestre del 2017, con l’unica differenza superiore ad 1 metro quadro che è stata rilevata all’interno del perimetro urbano della città di Firenze, dove il passo indietro in termini di superficie media per deposito pertinenziale compravenduto è stato pari a -2,1 metri quadri nel periodo considerato, rispetto allo stesso del 2017.
Box e posti auto
Passiamo dunque ad occuparci dei box e dei posti auto, nei confronti dei quali il report dell’OMI sostiene una positiva progressione nell’espansione dello stesso mercato, con uno sviluppo di box e di posti auto per +9,3 per cento tendenziale (cioè, relativo allo stesso periodo dell’anno precedente), e con un termine assoluto che nel corso del quarto trimestre 2018 ha superato la quota di 100 mila unità compravendute.
In tale ambito statistico evidenziamo come tutte le macroaree abbiano finalmente presentato un tasso tendenziale di natura positiva, e che sia il Centro che il Nord Est hanno confermato la presenza di tassi di rialzo ben più sostenuti (rispettivamente pari a +14,4 per cento e +11,6 per cento); il tasso più basso si registra invece nelle Isole, con un volume che risulta essere sostanzialmente paragonabile al livello del IV trimestre dello scorso anno (+0,2 per cento). In termini di tipologia urbana, l’incremento delle vendite di box e di posti auto si concentra maggiormente nei comuni capoluogo (+11,4 per cento il dato nazionale), con il Sud e le Isole in controtendenza. Le variazioni in termini di superficie media compravenduta, infine, non presentano variazioni significative.
Passando infine al comparto delle sole grandi città, il business risulta essere complessivamente in crescita in termini di volume di compravendite. Non mancano però le eccezioni, di cui una piuttosto notevole: Napoli finisce infatti il periodo considerato con una flessione vicina al 30% per cento, mentre Milano contiene la flessione in un più modesto 4,8 per cento.
In termini assoluti il mercato di maggior peso resta quello di Roma (5.481 operazioni), in crescita del 15 per cento anno su anno circa, seguito da Milano (3.353 operazioni) e Torino (NTN operazioni, con una forte crescita tendenziale di quasi il 29 per cento). Infine, le variazioni in termini di superficie media compravenduta non presentano variazioni significative.