Uno dei passi preliminari all’avvio di un’attività è quello di trovare il locale idoneo in cui svolgerla, ovviamente nell’ipotesi in cui non si è già proprietari di un immobile adatto alla funzione de qua. Nel primo caso l’accordo immobiliare andrà concluso tramite apposito contratto di locazione commerciale. Vediamo allora quali sono gli elementi distintivi rispetto al contratto ad uso abitativo. Questa forma contrattuale ad hoc ha una durata standard di 6 anni più sei, con primo rinnovo obbligatorio. L’unica eccezione è quella prevista in maniera specifica per l’attività alberghiera in cui lo schema è di 9 9.Le parti possono concordare una durata maggiore ma non superiore ai trenta anni. In caso invece di durata inferiore ai sei anni, o ne’ipotesi in cui non venga specificata alcuna durata, si applica automaticamente quella prevista per legge. Il canone dovuto per l’affitto dell’immobile viene fissato per mezzo di libero accordo tra le parti. Queste possono altresì prevedere l’inserimento di una clausola che autorizzi l’aumento annuo entro e non oltre il 75% del valore ISTAT. Il conduttore può, qualora sussistano gravi motivi, recedere anticipatamente dal contratto, dandone notifica al locatore con invio di raccomandata A/R almeno 6 mesi prima. La disdetta del locatore invece è ammissibile in concomitanza delle scadenze contrattuali e con preavviso minimo di 12 mesi. Per quanto concerne la possibilità di sublocazione questa è ammissibile ex lege e non rappresenta requisito essenziale il consenso espresso del locatore: a costui andrà comunque resa nota la sublocazione e gli verrà concessa la possibilità di opporsi entro trenta giorni dal ricevimento della raccomandata A/R di notifica ma solo per gravi motivi. Se volete avere informazioni riguardo gli immobili, i contratti e le leggi vi basterà usare la funzione cerca che trovate in home page.