Ristrutturare casa durante la pandemia: ecco le regole da seguire
Ristrutturare casa è quasi sempre una necessità, poiché le strutture tendono a deteriorarsi, creando problemi anche molto seri. Ma come fare in un periodo di COVID-19? Anche se sembra che la situazione stia migliorando, siamo ancora nel pieno di una pandemia, e non tutto è possibile o consigliabile. Anche quando terminerà il periodo di quarantena, ci saranno comunque forti limitazioni: sarà necessario mantenere una certa distanza tra individui e affrontare i problemi legati alla sanificazione degli ambienti utilizzati per i lavori. Bisogna ricordare che esistono individui asintomatici ma contagiosi, che possono innescare focolai di infezione.
Per evitare problemi di salute e legali, è importante considerare che chi infrange le norme espone sé stesso e la sua famiglia a rischi anche gravi. Molte persone avevano deciso di sfruttare i vari bonus messi a disposizione dallo Stato per effettuare lavori di ristrutturazione, come il ripristino delle facciate delle abitazioni e l'aggiornamento degli impianti per renderli più ecosostenibili. Durante la pandemia, molti si sono trovati con la casa piena di impalcature e i lavori rimandati a data da destinarsi, rendendo pericoloso lasciare tutto a metà.
Quali sono i lavori di ristrutturazione che possono proseguire durante il periodo di quarantena?
Chi ha necessità di effettuare lavori si trova a chiedersi se può continuare o meno. La risposta può essere positiva per chi deve migliorare o sistemare gli impianti domestici. Il DPCM permette infatti di sistemare gli impianti domestici, ma non automaticamente: spetta alla Prefettura valutare se esiste uno stato di necessità tale da rilasciare il permesso di operare in un momento critico. È comunque necessario rispettare le disposizioni di sicurezza personale, come mantenere la distanza di sicurezza tra i lavoratori, usare correttamente dispositivi di protezione personale (guanti e mascherine) e disinfettare gli ambienti prima, durante e dopo i lavori. Non ci si può aspettare preventivi bassi o tempi di fine lavoro brevi, poiché queste operazioni sono costose e laboriose. Inoltre, potrebbero sorgere problemi nel reperimento delle materie prime, poiché non tutti gli operatori economici possono lavorare. Questo discorso non vale per le facciate dei condomini, i cui lavori non urgenti devono essere rimandati.
Come cambieranno i lavori di ristrutturazione durante la fase 2?
Tutti ci chiediamo come sarà il mondo dopo la fine della quarantena. La fase 2 non ci permetterà di riprendere la vita esattamente da dove l'avevamo lasciata. Per evitare nuovi focolai o limitare il contagio, non si potrà vivere senza restrizioni, e si parla spesso di convivere con il virus. Anche se le infezioni non sono ancora calate abbastanza da consentire un ritorno alla normalità, non dovrebbero esserci problemi particolari per aprire o riaprire nuovi cantieri, pur con le dovute accortezze. Saranno messe in atto operazioni per rendere la vita più sicura. Come accennato, i costi del lavoro aumenteranno a causa delle misure di sicurezza necessarie. I datori di lavoro devono informare i lavoratori su come operare in modo sicuro, affinché possano lavorare senza correre rischi aggiuntivi rispetto a quelli già presenti.