Bonifico parlante: necessario per ottenere la detrazione.
E’ stato più volte specificato che il bonifico parlante è l’unica modalità di pagamento accettata per accedere al bonus ristrutturazione e usufruire dello sconto fiscale sulla dichiarazione dei redditi, è importante sapere anche che esistono precise modalità per eseguire il bonifico ristrutturazione e in caso di errore si perde il diritto della detrazione fiscale, per questo motivo è bene seguire attentamente le indicazioni riportate per evitare errori che potrebbero compromettere l’esito del bonus ristrutturazione.
Il bonifico parlante è il metodo di pagamento necessario per accedere alle detrazioni fiscali: tale pagamento deve essere eseguito alla ditta edile non solo per accedere al bonus ristrutturazione 50%, ma anche per il superbonus 110% e anche per il bonus mobili. Attraverso il bonifico parlante, che risulta essere un documento vero e proprio, si attestano i pagamenti eseguiti necessari per la ristrutturazione della propria casa o la riqualificazione energetica o per il bonus mobili o bonus elettrodomestici.
Che differenza c’è tra bonifico parlante e bonifico ordinario?
Si sottolinea il termine parlante poiché questo tipo di bonifico è diverso da un bonifico ordinario; il bonifico parlante è un documento a tutti gli effetti, il quale contiene informazioni e dati che certificano l’avvenuto pagamento della spesa, dati quali partita iva e codice fiscale di entrambe le parti.
Dove eseguire il bonifico parlante?
Per eseguire un bonifico parlante ci si potrà rivolgere ad uno sportello della propria banca, ad un ufficio postale o eseguirlo comodamente da casa attraverso il sito o l’app della banca. Se ci si rivolge personalmente ad uno sportello è molto probabile che vi forniscano un precompilato del bonifico parlante per non commettere errori; per questo motivo se non vi sentite sicuri nel farlo da soli da casa è meglio affidarsi ad un professionista.
Chi deve eseguire un bonifico parlante?
E’ importante che chi esegue il bonifico parlante, ovvero l’ordinante, deve corrispondere all’intestatario delle fatture dei lavori, indicando non solo il nome e il cognome ma anche il codice fiscale.
Nel caso in cui i lavori di ristrutturazione vengano eseguiti su immobili cointestati, il bonifico dovrà riportare i dati di entrambi i proprietari.
Nel caso invece si trattasse di lavori che interessano le parti comuni del condominio, bisognerà riportare il codice fiscale del condominio, quello dell’amministratore o del soggetto che esegue l’operazione.
Causale del bonifico parlante
Nella causale del bonifico parlante bisognerà specificare il riferimento normativo a cui si ha intenzione di appellarsi per la detrazione;
- Per la detrazione fiscale del 50% sulla causale del bonifico parlante bisognerà scrivere: Bonifico per detrazioni previste dall’art.16-bis del Dpr 917/1986
- Per la detrazione fiscale del 36% sulla causale del bonifico parlante bisognerà scrivere: Bonifico per detrazioni previste dalla legge n. 449/1997
- Per il superbonus 110% sulla causale del bonifico parlante bisognerà scrivere: Bonifico per detrazioni previste dall’art. 1, co. 344-347, L. 27/12/2006, n. 296
Oltre al riferimento normativo è consigliato inserire anche il riferimento della fattura pagata al fine di creare il collegamento diretto tra fattura e bonifico. Errori nel riferimento normativo non comporterebbero la perdita del diritto alla detrazione.
Quindi ad esempio una causale per ristrutturazione con detrazione al 50% dovrà essere scritta nel seguente modo:
CAUSALE: BONIFICO RELATIVO AI LAVORI EDILIZI CHE DANNO DIRITTO ALLA DETRAZIONE PREVISTA DALL’ART. 16-BIS DEL DPR 917/1986 PAGAMENTO FATTURA N° 4596430 DEL 08/05/22 A FAVORE DI EDILNOTIMMO PARTITA IVA 450XXX
BENEFICIARIO DELLA DETRAZIONE MARIO ROSSI CODICE FISCALE RSSMRO55GBPRNR34XX
In questo esempio si nota inoltre che è importante specificare la ditta edile che beneficia del bonifico, oltre all’intestazione va inserita la Partita Iva o il Codice fiscale di chi ha eseguito i lavori di ristrutturazione.
Cosa succede in caso di errore nel bonifico parlante?
L’Agenzia delle Entrate è estremamente intransigente sugli errori nel bonifico parlante, infatti non accetta deroghe e in caso di errore si perde il diritto alla detrazione.
Nel caso in cui si abbia commesso un errore nel compilare il bonifico parlante, la prima soluzione è quella di ripetere il bonifico con i dati corretti.
In una circolare del 2016 l’Agenzia delle Entrate ha poi affermato che nel caso in cui e è stato fatto un bonifico errato e non c’è possibilità di ripeterlo, si potrà usufruire della detrazione solo nel caso in cui il contribuente sia in possesso di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà rilasciata dall’impresa e che quest’ultima attesti che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati.