Aggiornata Guida Entrate su ristrutturazioni e Bonus Mobili 2013
Per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici del 2013, le spese da detrarre non potranno superare quelle sostenute per la ristrutturazione del fabbricato al quale sono destinati.
Per la mancata conversione del Dl 151/2013, come abbiamo già detto è tornata in vigore la norma della legge di stabilità per il 2014 che ha introdotto questo ulteriore limite.
Tutto questo emerge dalla nuova Guida dell'Agenzia delle Entrate in merito alle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie aggiornata al mese di febbraio 2014 tenendo ben presente la decadenza del Salva Roma Bis (Dl n. 151/2013) e con essa anche della norma qui inclusa che cancellava l'ulteriore vincolo, oltre al tetto di spesa di 10mila euro, introdotto dalla Legge di stabilità 2014.
In base al Salva Roma Bis, per l'anno 2014 le detrazioni fiscali al 50% che sono previste dal Bonus Mobili sarebbero state concesse per gli arredi degli immobili in ristrutturazione anche se l’importo complessivo poteva superare il valore della ristrutturazione.
A parte quanto precisato sul ritorno del doppio vincolo di spesa, la nuova Guida delle Entrate è praticamente uguale alla passata aggiornata al mese di gennaio 2014.
L'Agenzia delle Entrate ha aggiornato per lo stesso mese anche la Mini guida al Bonus Mobili ed elettrodomestici, andando ad inserire nuovi chiarimenti ed esempi. All’interno di questa guida si specifica che “Per la mancata conversione del Dl 151/2013, è tornata in vigore la norma (legge di stabilità per il 2014) in base alla quale per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati dal 1° gennaio 2014, le spese detraibili non possono comunque essere superiori a quelle sostenute per la ristrutturazione del fabbricato cui sono destinati”.
Un altro elemento rilevante da sottolineare è questo, ovvero nel decreto-legge sul Piano Casa approvato mercoledì scorso dal Consiglio dei ministri c'è una disposizione che va a prevedere la cancellazione del vincolo per cui l'importo dei mobili e dei grandi elettrodomestici non può superare le spese della ristrutturazione connessa. Tale norma, stabilisce che:
Fermo restando quanto previsto dai primi due periodi del comma 2 dell’articolo 16 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, le detrazioni ivi previste spettano sulla base di una spesa massima complessiva non superiore a 10.000 euro anche nel caso in cui dette spese siano superiori a quelle sostenute per i lavori di ristrutturazione di cui all’articolo 16, comma 1, del citato decreto-legge n. 63 del 2013.
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