Adeguamento antisismico: come farlo e perché conviene
L'adeguamento antisismico rappresenta un valido metodo per preservare i propri beni e la propria vita in caso di terremoto. L'Italia, da nord a sud, è un paese altamente esposto a questo terribile fenomeno, tanto che purtroppo non di rado si registrano notizie di lutti e feriti. Molti degli immobili presenti sul nostro territorio non sono dotati di un corpo antisismico adeguato. Questo problema è particolarmente rilevante per un patrimonio edilizio spesso vecchio, costruito in periodi in cui le normative antisismiche erano meno rigorose. Fortunatamente, esistono tecniche e bonus che possono aiutare a mettere in regola le abitazioni.
Quali sono le zone sismiche in Italia?
L'Italia è uno dei paesi più sismici al mondo. Tra gli anni '10 e '20 del XX secolo, in seguito a una serie di gravi terremoti, venne creata la prima Classificazione Sismica dell'Italia. Tuttavia, una classificazione più accurata è arrivata solo con il P.C.M. n. 3274 del 20 marzo 2003, successivamente modificato in seguito al terremoto molisano del 2006. Questa classificazione si basa sul PGA (Peak Ground Acceleration), che calcola il picco di accelerazione al suolo, e suddivide il territorio nazionale in quattro categorie:
- Zona 1: sismicità alta, con PGA superiore a 0,25 g. Comprende 708 comuni.
- Zona 2: sismicità medio-alta, con PGA tra 0,15 e 0,25 g. Comprende 2345 comuni.
- Zona 3: sismicità medio-bassa, con PGA tra 0,05 e 0,15 g. Comprende 1560 comuni.
- Zona 4: sismicità bassa, con PGA inferiore a 0,05 g. Comprende 3488 comuni.
La Zona 1 comprende le aree con il rischio più alto di eventi catastrofici, mentre la Zona 4 include le zone a basso rischio, dove eventuali scosse di terremoto non sono solitamente pericolose per persone e beni.
Come portare a termine un buon adeguamento antisismico?
Adeguare gli immobili alle norme antisismiche è un problema urgente, considerando che quasi ventidue milioni di persone abitano nelle Zone 1 e 2, e diciannove milioni nella Zona 3. La sicurezza degli edifici è quindi un tema di primaria importanza.
Per quanto riguarda i lavori di messa in sicurezza, è fondamentale fare riferimento al DM 14 gennaio 2008, che definisce le regole per il progetto, l'esecuzione e il collaudo degli edifici. Questo decreto stabilisce le metodologie per l'adeguamento, il miglioramento e le riparazioni necessarie per mettere in sicurezza un immobile.
Inoltre, la valutazione sismica degli edifici è obbligatoria secondo le leggi attuali. L'adeguamento antisismico varia in base alle caratteristiche tecniche dell'edificio, come:
- Tipologia di costruzione: numero di piani dell'immobile.
- Struttura portante: materiali utilizzati, come muratura, legno, ecc.
- Fondazioni: poiché sono direttamente interessate da un evento sismico.
Cosa serve per consolidare le opere murarie?
Per ottenere un consolidamento efficace degli edifici, è necessario adottare alcune tecniche fondamentali:
- Rinforzo con reticolo metallico a base di cemento
- Uso di paretine armate
- Cuciture metalliche
- Cerchiature
- Riduzione delle sollecitazioni ad archi, volte e solai
- Giunti sismici
Sismabonus: come funziona e come ottenerlo
L'adeguamento antisismico è sempre stato un tema di grande importanza per i governi italiani. Il Decreto Crescita ha introdotto la possibilità di ottenere uno sconto diretto sul costo dei lavori di adeguamento antisismico, attraverso il Sismabonus. Per usufruire del bonus, è necessario effettuare il pagamento del corrispettivo mediante un bonifico dedicato. L'impresa che esegue i lavori emetterà una fattura comprendente l'IVA, e il bonus sarà applicato in base alla percentuale corrispondente.