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Previsioni mercato immobiliare europeo del 2021: gli andamenti degli investimenti

Previsioni mercato immobiliare europeo del 2021 post pandemia

La pandemia ha causato una concatenazione di effetti che si sono riversati su ogni settore economico e lavorativo del Paese. Non sono in Italia, ma gli effetti del Covid-19, si ripercuotono a livello globale.

Secondo le varie previsioni del mercato immobiliare, sia nostrano sia internazionale, questo ne ha risentito in tutti i suoi settori e le conseguenze verranno trascinate fino al 2022, anno secondo in cui, come sostiene la Coldwell Banker Richard Ellis, vedremo uno squarcio di normalità; mentre si delineano i dieci cardini chiave per far risalire i punti di azione del breve termine non subiranno, o almeno non dovrebbero subire, rialzi fino al 2023, lasciando accomodante la politica monetaria per almeno i prossimi diciotto mesi, notizia positiva per il mercato immobiliare.

La principale previsione del mercato immobiliare che si delinea davanti a noi è che la normalità non farò ritorno prima del 2022, lasciando al 2021 i piani di assestamento per la ripresa.

Previsioni  mercato immobiliare europeo del 2021

Quelli previsti non sono comunque scenari disastrosi, ma al contrario fortemente incentrati sulla ripresa, infatti nonostante la pandemia abbia avuto un grande impatto sull’economia, il mercato immobiliare europeo non si sconforta e inizia a mostrare i segni della ripresa.

Secondo le previsioni mercato immobiliare dell’ EMEA Real Estate Outlook 2021, pubblicato il 3 dicembre 2020 dalla Coldwell Banker Richard Ellis che si è posizionata come leader mondiale nella consulenza immobiliare, gli investimenti nel mercato immobiliare potrebbero tornare ai volumi normali entro i prossimi due anni.

Stando ai dati del report, il PIL in area euro vedrà nel 2020 una contrazione del 7,3% per poi riprendersi del 4,6% nel 2021; previsione che vede la sua attuazione in dipendenza dalla distribuzione in larga scala e dal funzionamento del vaccino contro il virus, che permetterà l’allentamento delle misure restrittive e di lockdown generali.

Per gli analisti i tassi di interesse a breve termine non subiranno, o almeno non dovrebbero subire, rialzi fino al 2023, lasciando accomodante la politica monetaria per almeno i prossimi diciotto mesi, notizia positiva per il mercato immobiliare.

Previsioni mercato immobiliare: gli investimenti 2021

Gli investimenti in immobiliare non residenziale in Europa secondo le previsioni del mercato immobiliare CBRE, vedranno a fine anno un calo di circa il 25%, per avere in un secondo momento una crescita tra il 5 e il 10% nel 2021, vedendo un ritorno ai livelli precedenti alla pandemia entro la seconda metà del 2022.

Questa previsione del mercato immobiliare, sarà auspicabile in base alla conferma delle tempistiche stimate per la distribuzione del vaccino.

L’interesse di investire nel settore immobiliare non commerciale rimane sentito e forte, stimando che questa positività rimanga tale per l’anno che deve venire, in particolare per quanto riguarda nei mercati principali:

  • le asset class logistica
  • il multifamily
  • il prime office

Inoltre è possibile che “nel breve termine si concretizzino anche attività di vendita in asset distressed per le asset class Hotel e secondary Retail”.

Gli investimenti immobiliari negli uffici: nel 2021 si preferiranno gli spazi flessibili

In un quadro più generale, alcuni settori hanno risentito molto delle misure di lockdown, soprattutto le ripercussioni si sono maggiormente verificate sugli investimenti in locazione degli spazi ad uso uffici.

Il tasso delle locazioni sfitte ad uso ufficio continuerà la sua crescita europea, alimentando la pressione al ribasso sugli affitti avvenuta già nel primo trimestre dell’anno corrente.

La prospettiva è che la dimensione del lavoro non verrà ripristinata come quella precedente, dando maggiore spazio alla flessibilità del lavoro: si valuteranno infatti gli investimenti su spazi ridotti andando a sostenere maggiormente lo smart working. Gli impatti di questa strategia potrebbe non essere a favore del leasing, però si prospetta una buona crescita economica che se da un lato vede la riduzione degli spazi e dall’altro vede una crescente scelta per asset di qualità maggiore, puntando sulla tecnologia e sul benessere.

Aumento delle vendite per gli spazi logistici del 2021

Con l’aumento incontrastato delle vendite online verificato in pandemia, che già di base avevano delle buone statistiche, hanno incentivato la domanda di spazi logistici per il prossimo anno. Si prevede che questo trend aumenterà del 1,9% ogni anno dal 2020 al 2024, soprattutto con l’aumento degli affitti nelle zone urbane dettati dalla carenza di prodotto e dall’aumento della domanda dai proprietari di e-commerce.

Previsioni mercato immobiliare: il settore multi-familiare e quello del data center sono stati resilienti

Oltre gli spazi logistici, grande resistenza è stata fatta dagli immobili multi-famigliari e ovviamente quelli dei data center. Il settore multifamily ha registrato alti livelli di affitto rispetto ad altri settori del mercato immobiliare, prevedendo investimenti record nel 2021.

Per il settore dei Data Center la richiesta in crescita è stata inevitabile aumentando gli investimenti nel “build-and-buy” che nel 2022 raggiungeranno livelli record volti a soddisfare la continua e crescete domanda europea.

Previsioni mercato immobiliare nel settore del Retail per il 2021

Il settore immobiliare del Retail è quello che ha sofferto di più, e che stando alle previsioni, continuerà a rimanere in perdita visto che la sua crescità dipenderà molto dalla riduzione del lavoro in smart working, dalla ripresa del turismo e dell’economia. Sia gli investimenti in spazi per retail sia nel settore alimentare rappresentano una vera opportunità perché garantiscono un investimento a lungo termine con un maggiore margine di ricavi. Secondo le previsioni di CBRE la revisione degli affitti e dei valori delle proprietà consentirà di rivedere le strutture del retail o addirittura cambiarne la destinazione di uso.

Tra i settori che hanno sofferto di più e che continuano nel loro andamento passivo è il mercato immobiliare degli hotel e dell'intrattenimento, per i quali non si vede nell’immediato futuro una ripresa attiva.

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