Renzo Piano e il bando trasparente ai giovani architetti
Matteo Renzi ha ricevuto a Palazzo Chigi l’architetto Renzo Piano, per fare il punto sul Piano da 3,7 miliardi di euro per l’edilizia scolastica annunciato lo scorso mercoledì dal Consiglio dei ministri.
Dal 1° aprile Renzi intende ha attivato presso la Presidenza del Consiglio due strutture di missione: per l’edilizia scolastica, finalizzata a rendere le scuole più sicure rilanciando al contempo l'edilizia, e per il dissesto idrogeologico.
Renzo Piano l’architetto ha detto che è pronto a dare una mano come senatore a vita. La disponibilità manifestata da una grande personalità internazionale come Piano è soprattutto il segno di una missione di recupero, di un impegno civile, che sta a riguardare il futuro dei ragazzi.
Si cercherà di partire dalle scuole di periferia dove si sta guardando a 10.000 interventi per mettere in sicurezza gli edifici scolastici.
A seguito dell’incontro di ieri con Renzi, Piano ha spiegato il proprio progetto: bisogna selezionare i migliori progetti di “rammendo” delle scuole attraverso un bando pubblico trasparente e che sia aperto a tutti i giovani architetti,
affinché si possa dare opportunità di lavoro e di guadagno per i giovani professionisti che sono stati in buona parte estromessi dai grandi studi di architettura. L'occasione è sicuramente da non perdere, dato il periodo di crisi profonda che ha colpito le professioni tecniche e l’edilizia in generale.
Il 24 febbraio, nel suo discorso programmatico al Senato, Renzi ha citato il progetto di Renzo Piano per rammendare i nostri territori, riparare le periferie. Un'espressione che esprime pienamente ciò di cui si ha bisogno.
“Il rammendo delle periferie” è il titolo del manifesto d'intenti scritto dall'architetto genovese e pubblicato a fine gennaio sul Sole 24 Ore.
Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio ha scritto una lettera ai sindaci, dove li invita a scegliere un edificio scolastico prioritario e invita entro 15 giorni una nota sintetica sullo stato dell'arte all'email sindaci@governo.it, appositamente aperta. Nei successivi 15 giorni il Governo andrà ad indicare le risorse e le procedure semplificate.
Le procedure semplificate si dovrebbero attuare anche per altri lavori, ma in Italia le cose semplici non esistono.