Obbligo fotovoltaico su nuove costruzioni: la guida al 2021
La sigla nZEB forse a qualcuno non dirà molto, ma si tratta di un acronimo che corrisponde a nearly Zero Energy Building che tradotto significa: edificio con consumo energetico pari quasi allo zero che prevede un impatto ambientale molto basso e costi di gestione quasi vicino allo zero. Si tratta di in effetti della sigla che contraddistingue per legge tutti i nuovi edifici che dovranno essere progettati in Italia a partire dal 2021: in linea con quanto indicato dall’Unione Europea infatti, le nuove costruzioni dovranno essere a consumo energetico vicino allo zero utilizzando fonti di energia rinnovabili. In sostanza va rispettato l’obbligo fotovoltaico nuove costruzioni.
La legge
La normativa di riferimento che impone l’obbligo del fotovoltaico sulle nuove costruzioni a partire dal 2021, è nel dettaglio la legge del 3 agosto 2013, n. 90 che identifica nel dettaglio i Nearly Zero Energy Building (NZEB) come una serie di costruzioni che dovranno essere progettate in linea con quanto indicato dalle disposizioni della Direttiva Europea 2012/27/UE. La differenza fondamentale con la costrizione tradizionale condiste nel fatto che si tratta di edifici il cui funzionamento richiede un consumo veramente minimo di energia nonostante un primo investimento più alto. La normativa di costruzione si riferisce a tutti gli edifici che verranno costruiti sul territorio italiano facendo riferimento alla progettazione di edifici pubblici e privati, ma anche a edifici che siano oggetto di riqualificazione che in questo caso dovrà avere l’obiettivo di poter ridurre quanto più possibile il consumo di energia e tutto grazie all’investimento iniziale. L’Italia poi è un paese dove la maggior parte degli edifici risale agli anni Settanta e che presenta di conseguenza un livello veramente molto alto di consumo energetico. In Italia l’obbligo di costruzione di edifici Nzeb è stato anticipato da alcune regioni come la Lombardia (che ha introdotto l’obbligo nel 2016) e l’Emilia Romagna, che ha introdotto a sua volta l’obbligo nell’anno 2019.
Obbligo fotovoltaico, come progettare
Con l’introduzione della legge che impone l’obbligo di costruzioni a consumo energetico quasi vicino allo zero anche in Italia, il nuovo edificio dovrà necessariamente presentare delle prestazioni energetiche alte che corrispondono a sua volta a un consumo energetico decisamente molto basso, se non quasi vicino allo zero. In sostanza l’edificio dovrà sfruttare le fonti rinnovabili in grado di fornire energia pulita che si ottiene dall’aria, dall’acqua, dalla terra e non dal consueto utilizzo di combustibili fossili che inquinano e che non sono rinnovabili. I progetti possono e devono presentare infatti degli impianti di teleriscaldamento e di tele raffrescamento, ma anche impianti di fotovoltaico, di solare termico, di biomasse e di micro eolico. La nuova tecnologia costruttiva che viene utilizzata in pratica va a ottenere il massimo dall'efficienza energetica dell’edificio per cui va invece a contenere le spese e gli sprechi.
Edifici NZEB, le caratteristiche
I minimi consumi si ottengono attraverso la corretta progettazione che include una sorta di mix di materiali da costruzione innovativi e tradizionali mantenendo in realtà anche la presenza di cemento armato o laterizio: in questo caso si tratta di materiai che diventano dei veri e propri accumulatori termici. Inoltre gli edifici classificati come NZEB garantiscono benessere interno. In pratica ciò significa che l’involucro è isolante in inverno, pertanto il calore prodotto internamente non fuoriesce dalla struttura e al tempo stesso la temperatura risulta essere omogenea in ogni ambiente. Stessi vantaggi in estate con gli interni che restano freschi mantenendo la corretta quantità di umidità. Gli sprechi energetici vengono anche garantiti dal fatto che non ci sono ponti termici o spifferi determina con conseguente riduzione di costi energetici e di consumo. Le caratteristiche degli Edifici NZEB includono anche una serie di materiali isolanti in ogni parte dell’edificio, ma in generale anche una serie di materiali che presentano un comportamento passivo. Ciò significa che ad esempio vedono scelte finestre che abbiano un taglio termico con tripli vetri che riescono a catturare i raggi solari in inverno favorendo il calore, ma anche al tempo stesso riescono a proteggere dal calore del sole in estate per via delle schermature solari. La casa passiva garantisce un consumo decisamente basso che viene ripagato ampiamente nel corso dell’anno dato che i sistemi di riscaldamento e climatizzazione vengono poco utilizzati e vengono sempre alimentati da fonti energetiche alternative. In pratica la casa passiva presenta un consumo ridotto addirittura di circa il 90% rispetto alle abitazioni tradizionali.
Il progetto sulle nuove costruzioni
Non ci sono dei veri e propri obblighi in merito all’obbligo fotovoltaico nuove costruzioni: è però indispensabile che ci siano una serie di elementi da rispettare su cui articolare il progetto. Fra gli elementi cardine, la struttura degli impianti che dovranno funzionare a bassa temperatura. Indispensabile è la costruzione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, ma anche l’isolamento dell’involucro studiato ad hoc per ottenere il massimo dell’ottimizzazione. L’edificio deve essere collocato in modo tale da riuscire a ottimizzare l'influenza solare. E dato che l’energia deve essere a produzione quasi zero è pur vero che i sistemi impiegati per sua produzione dovranno essere efficienti e integrati al resto degli altri impianti presenti. Indispensabile poi è che almeno il 50% dell’energia consumata provenga da risorse rinnovabili.
Edificio nZEB, i sistemi per il fotovoltaico
Gli edifici nZEB, nuovi edifici costruiti con consumo energetico pari quasi allo zero, dovranno avere alcuni sistemi di riferimento da prenderei considerazione. Vediamo nel dettaglio quali sono. L’obbligo fotovoltaico nuove costruzioni prevede che dovranno essere presenti ovviamente i pannelli fotovoltaici ad alta efficienza consentono di sfruttare l'energia solare e di produrre energia elettrica rispettando l’ambiente, ma ottenendo anche al tempo stesso l’alimentazione per la pompa di calore. I sistemi di auto accumulo consentono poi di massimizzare l’autoconsumo. Le pompe di calore geotermiche sfruttano invece il terreno come fonte primaria di energia termica. Indicate soprattutto per le strutture monofamiliare. Le pompe di calore aria-acqua sfruttano invece l’aria esterna e sono indicate per ogni tipi di contesto, residenziale o commerciale che sia. VMC, vale a dire la ventilazione meccanica controllata, consente un corretto ricambio e filtraggio dell’aria e la giusta regolazione dell’umidità perfetto se l’edificio è ben coibentato e se manca areazione naturale.