Nascono le Social Street: la prima è a Bologna
Via Fondazza è una nota via di Bologna, conosciuta anche fuori grazie al pittore Giorgio Morandi che ne ha ritratto piccoli portici e negozietti; non lontano da lì, si trova anche l’abitazione, successivamente diventata un museo, del poeta Giosuè Carducci, di cui è presente anche il busto.
Questa via continua a far parlare di sé nei nostri giorni, grazie ad una iniziativa di qualche tempo fa. Ovvero, nasce qui la moda del momento, le Social Street, si è ribattezzata sul web e così si definiscono le oltre cinquanta strade che in Italia ne hanno preso spunto.
Vivere o lavorare in via Fondazza, adesso, significa far parte di un gruppo su Facebook che consente a tutti di interagire sul web per poi incontrarsi e darsi una mano nella vita reale.
Quest’idea viene fuori da un esperto di marketing e giornalista freelance, Federico Bastiani, che ha avuto questa grande idea. Il giovane era preoccupato per suo figlio: il bambino, infatti, giocava sempre da solo. Su Fb dunque è stato creato questo gruppo chiuso dove si sperava di trovare qualche abitante del luogo che potesse avere un figlio alla ricerca di un amichetto. A questo gruppo, in poche settimane hanno aderito un centinaio di persone, scambiandosi oggetti, passioni ed esperienze.
Questo gruppo esce assieme, pratica sport, i condomini si scambiano addirittura i mobili. Insomma, un esperimento che è piaciuto così tanto da essere bissato in ben 18 Social Street da Palermo, a Milano, a Ferrara e a Roma.
La politica si è offerta per la creazione di spazi comuni, ma per ora le Social Street declinano le offerte.
Le Social Street sono una soluzione per conoscere i propri vicini ed uscire dall’isolamento delle quattro mura.