Cina copia l'occidente: mimetismo architettonico della Cina odierna
Negli ultimi decenni, la Cina ha vissuto un processo di urbanizzazione senza precedenti, trasformando rapidamente il suo paesaggio urbano. Secondo un rapporto dell’Economist Intelligence Unit, in soli dieci anni la Cina avrebbe costruito una superficie urbana equivalente a due volte quella della Spagna. Questo impressionante sviluppo ha portato a una proliferazione di città moderne, con skyline imponenti e infrastrutture avanzate, ma anche con un curioso fenomeno: la riproduzione architettonica di città e monumenti europei.
Il Fascino della Riproduzione Europea
Passeggiando per alcune città cinesi, si può rimanere sorpresi nel trovarsi di fronte a edifici che sembrano provenire direttamente da Parigi, Londra o Venezia. Quartieri interi sono stati costruiti per assomigliare a città europee, con riproduzioni dettagliate di monumenti iconici e strade lastricate che evocano il fascino antico dell'Europa. Questo fenomeno è stato oggetto di studio da parte di Bianca Bosker, giornalista americana e editorialista dell'Huffington Post, che ha dedicato un intero libro al tema intitolato "Copie originali: mimetismo architettonico nella Cina contemporanea."
Nel suo libro, Bosker esplora le ragioni dietro questa tendenza al "copiare" architetture occidentali. La Cina, nonostante la sua storia millenaria e le profonde radici culturali, sembra aver trovato nel mimetismo architettonico un modo per celebrare sé stessa e il proprio progresso. Dopo decenni di isolamento sotto la dittatura comunista, il Paese ha finalmente la possibilità di guardare all'Occidente e, secondo una delle ipotesi avanzate dalla Bosker, ricreando le città europee, la Cina celebra la propria capacità tecnica e il proprio sviluppo. In un certo senso, queste riproduzioni sono una dichiarazione di potere: la capacità di ricreare l'Occidente con le proprie mani diventa un simbolo di successo.
Imitazione o Innovazione?
L'altra ipotesi della Bosker è che la Cina, per il momento, preferisca imitare modelli urbanistici già affermati piuttosto che innovare. In questo senso, l'imitazione non è vista solo come una mancanza di creatività, ma come una strategia di sicurezza: riprodurre ciò che è già collaudato e funzionale. Tuttavia, molti urbanisti e sociologi sperano che la Cina, dopo questa fase di emulazione, possa fare un passo avanti e sviluppare uno stile architettonico contemporaneo unico, che possa riflettere la propria identità culturale e la sua tradizione millenaria.
La storia dell'architettura, d'altronde, è ricca di esempi di imitazione e reinterpretazione. La Cattedrale di St Paul a Londra, per esempio, è ispirata al Pantheon di Roma, mentre la Chicago Tribune Tower richiama lo stile gotico della cattedrale di Rouen in Francia. Tuttavia, ciò che distingue queste opere è la loro capacità di adattare e reinterpretare i modelli esistenti, creando qualcosa di nuovo e distintivo. La speranza è che anche la Cina possa seguire questa strada, sviluppando uno stile architettonico che sia autenticamente cinese, pur continuando a crescere e a modernizzarsi.
L'Impatto del Rallentamento Economico
Nonostante i rapidi progressi degli ultimi anni, l’economia cinese ha mostrato segni di rallentamento nell'ultimo periodo, e questo ha avuto un impatto diretto sull'industria delle costruzioni. La riduzione degli investimenti immobiliari ha comportato un calo nella costruzione di nuovi edifici, frenando in parte il fenomeno del mimetismo architettonico. Questo rallentamento offre un'opportunità di riflessione per il Paese, che potrebbe sfruttare questo momento per ripensare la propria strategia urbanistica e sviluppare uno stile che sia non solo funzionale, ma anche rappresentativo della sua ricca e complessa identità culturale.
Il Futuro dell'Architettura Cinese
Il futuro dell'architettura cinese potrebbe dunque riservare sorprese. Dopo un periodo di emulazione, la Cina potrebbe iniziare a esplorare nuove vie, integrando elementi della sua tradizione con le esigenze della modernità. Questo passo sarebbe fondamentale non solo per differenziarsi a livello globale, ma anche per rispondere a una crescente esigenza di espressione culturale all'interno del Paese.