Edifici sostenibili: la bioarchitettura e Il futuro dell'eco-building
Ci stiamo sempre più rendendo conto di quanto sia importante vivere in un ambiente che rispettiamo: cerchiamo di ridurre gli sprechi adottando una vita eco sostenibile; facciamo più attenzione al riciclo limitando la foga consumistica di cui ci siamo avvalsi negli ultimi decenni, facendo arrivare l’inquinamento a livelli indicibili.
Ci stiamo rendendo conto che rispettare l’ambiente nel quale siamo costantemente immersi, ci aiuta a migliorare la qualità della vita.
Nell’edilizia stanno nascendo delle nuove costruzioni, i “Living Building” ossia gli edifici viventi. Il Green Building Council (CRGBC) degli Stati Uniti definisce un edificio vivente come una struttura che «genera tutta la propria energia con risorse non tossiche rinnovabili, cattura e tratta tutta la sua acqua, e funziona in modo efficiente e per la massima bellezza».
Entro il 2050 tutta la popolazione mondiale dovrà rivedere le sue attitudini in maniera più sostenibile, e questo si ripercuoterà migliorando quei luoghi dove passiamo la maggior parte del tempo: gli uffici e le abitazioni dovranno essere convertite in edifici green sfruttando quella che viene definita bioarchitettura.
Grazie al nostro improvviso risveglio dal consumismo per agire contro i cambiamenti climatici, si farà sempre più attenzione alla bioedilizia e su tutti quegli accorgimenti necessari a rendere un edificio ecologico.
Cos’è la bioarchitettura?
La bioarchitettura si diffuse in Italia già dalla fine degli anni ‘90 del Novecento seguendo la scia dell’architettura organica di Frank Lloyd Wright.
Preme sulla realizzazione di edifici che riescono a mantenere il giusto equilibro tra la salute dell’ambiente e le persone destinate a viverci. È una disciplina che si muove su larghe vedute perché viene incontro alle nuove necessità ed esigenze delle persone di vivere in un ambiente sano, facendo attenzione ai materiali utilizzati: non dannosi né per l’uomo né per la natura.
Punta avanti, riducendo il consumo delle risorse per non compromettere il futuro delle nuove generazioni. Per soddisfare ogni esigenza generazionale, alla base di una costruzione del genere deve esserci un progetto ecosostenibile e quindi deve rispettare determinati criteri:
- deve permettere una lunga vita alla costruzione: concepire edifici flessibili e riadattabili nel tempo con interventi di ampliamento o cambiamento di destinazione d'uso;
- deve essere benefico per l’ambiente. Quindi usare risorse naturali (acqua, vegetazione, clima) e non causare emissioni dannose (fumi, gas, acque di scarico, rifiuti);
- verificare quanto consumo d’energia genera l’intero edificio;
- il progetto non deve danneggiare in qualsiasi modo l’ambiente;
- scegliere materiali edilizi che possono essere riutilizzati e riciclati. Altrimenti se non rispettano questi due importanti criteri, verificare che la loro sostituzioni non comporti danni strutturali;
- adattare il progetto a favore dell’economia circolare, utilizzando materiali e tecniche ecocompatibili, preferibilmente appartenenti alla cultura materiale locale.
La bioarchitettura: principali aspetti imprescindibili
Lo scopo principale di chi costruisce case o edifici sostenibili è quello di attingere alle risorse naturali, usandole nel migliore dei modi ma senza trarne sfruttamento. Uno dei principi è proprio quello di creare un equilibrio armonico tra uomo e natura.
Gli architetti del caso hanno particolare riguardo agli aspetti come: la protezione dalle precipitazioni e intemperie, l’isolamento termico, la deumidificazione, la ventilazione e l’ombreggiamento.
Sono essenziali e non devono mai mancare all’interno dei progetti per un edilizia sostenibile.
I materiali da costruzione sostenibili
Prima di scegliere i materiali chi si occupa di queste costruzioni green, deve valutare l'ambiente circostante, conducendo tutte le ricerche del caso. Per esempio questo tipo di abitazioni non vengono costruite nelle vicinanze o sopra corsi d’acqua sotterranei, nei terreni che presentano elementi radioattivi, vicino ai cavi dell’alta tensione… e così via.
Al contrario vengono scelti posti dove la costruzione non grava sull’impatto ambientale e riesca ad unirsi in maniera equilibrata a tutto quello che la circonda.
Veniamo ai materiali la cui scelta è importantissima poiché devono rispettare determinati criteri come:
- avere un basso impatto ambientale;
- i costi contenuti il più possibile;
- avere un elevato rendimento;
- utilizzare l’energia solare, come fonte primaria di energia;
Nell'edificio e nei suoi dintorni, tutti gli elementi dannosi devono essere sostituiti. Ad esempio al posto delle vernici chimiche, colle, smalti vengono utilizzate pitture con pigmenti naturali, la cera d’api e tutti quei materiali che non sono tossici o dannosi per l’ambiente e per l’uomo.
La scelta dei materiali non riguarda solamente quelli che servono puramente per la costruzione edile, ma riguarda anche le forniture d’arredo.
Arredo casa ecosostenibile
Molti mobili presentano dei rivestimenti tossici, assemblati tra loro con colle che contengono la formaldeide, che può essere dannosa. Questa sostanza la troviamo in molti elementi con cui arrediamo le nostre case: nei pannelli di truciolato, nella carta da parati e in alcuni rivestimenti da pavimento come nella moquette.
Se liberata nell’aria, la formaldeide, causa irritazioni ai condotti oculari e alle vie respiratorie. In alcuni casi anche dermatite e necrosi da coagulazione. Insomma è un elemento che sicuramente è meglio evitare!
Non a caso abbiamo citato la pavimentazione. Questo elemento è estremamente importante nella bioarchitettura: è l’elemento principale con cui abbiamo perennemente un contatto fisico.
L’elemento prescelto è spesso il legno perché ha proprietà isolanti, mantiene il caldo ed è naturale. Troviamo anche il cotto o le piastrelle in ceramica entrambi eco compatibili e funzionali. Tra i materiali che provengono dal riciclo abbiamo il terapac, che viene utilizzato frequentemente nelle zone dedicate al servizio: resistenze, si pulisce facilmente ed è un isolante termico.
La bioarchitettura: un esempio di edificio ecosostenibile in Italia
Tutti conosciamo il grande caos che regna a Milano. Ma non tutti sanno che in quella grande città c’è un grattacielo completamente verde. È il più bel grattacielo del mondo, opera tutta italiana, ed è conosciuto come il Bosco Verticale.
Solo il nome lascia spazio all’immaginazione: sono due torri immerse nel verde che si alzano sopra ai giardini del quartiere Porta Nuova.
Stefano Boeri, il progettista a fronte della tipica mancanza di natura all’interno di una metropoli, ha creato un luogo in cui la natura stessa si integra perfettamente nel contesto della città. Un edificio quasi di stampo futuristico, racconta un opera di rimboscamento urbano:
- 900 alberi di differente altezza (dai tre ai nove metri);
- più di 2000 piante di specie tipiche che si incorporano con le linee orizzontali dell’edificio.
Cosa comporta? Tutta questa vegetazione verticale ha favorito la creazione di un microclima che assorbe particelle di polvere e anidride carbonica.
Anche nel nostro piccolo possiamo contribuire a migliorare la qualità della vita andando nella direzione della bioarchitettura e della sostenibilità. Basta essere più sensibili a determinati accorgimenti:
- preferisci materiali naturali e riutilizzabili riducendo gli sprechi;
- fa del riciclaggio e del riutilizzo uno stile di vita: si possono creare arredamenti sorprendenti!
- scegli le luci LED e a basso consumo per ridurre il consumo di energia, e utilizza un’illuminazione il più possibile naturale;
- le piante sono una soluzione ottimale per migliorare la qualità dell’aria nella tua casa. A riguardo potrebbero esserti utili dei consigli su come tenere le piante in casa;
- Grazie al superbonus 110% per l’emergenza economica derivata dalla pandemia, puoi usufruire di agevolazioni fiscali per la ristrutturazione della casa nelle migliorie energetiche. In questo modo, oltre a ridurre i consumi di energia e perciò risparmiare, potrai contribuire a diminuire l’inquinamento.
Tutti possiamo contribuire a rendere il nostro Pianeta meno inquinato.