Casa passiva: come funziona, struttura e costi
Sempre più frequentemente si sente parlare di casa passiva, un’idea che sembra essere innovativa ma che in realtà ha già più di 34 anni; infatti l’idea di una casa passiva, anche chiamata Passivhaus fu partorita nel 1988 da due professori universitari: Feist e Adamson. I due professori misero in piedi un progetto di un edificio composto da 4 villette a schiera capace di sfruttare l’energia solare per tutto l’anno. Il progetto delle villette passive fu un successo grandissimo tanto che venne esportato in tantissimi paesi e agli inizi del 2000 arrivò anche in Italia, dove tutt’ oggi viene assimilata al segmento delle case prefabbricate.
Cos’è una casa passiva ?
In breve una casa passiva è un edificio a bassissimo consumo energetico, ecocompatibile ed in grado di coprire la maggior parte del suo fabbisogno di energia per riscaldamento e raffrescamento attraverso dispositivi passivi. Grazie a queste tre caratteristiche la Passivhaus risulta essere un modello abitativo sostenibile e efficiente a livello energetico poiché non avendo bisogno di combustibili per il riscaldamento non produrrà emissioni inquinanti comportando anche un notevole risparmio in bolletta.
Durante la progettazione e la costruzione di una casa passiva è importante valutare attentamente i materiali e i dettagli del progetto al fine di ottimizzare i risultati sull’efficientamento energetico e sul risparmio. Anche se costruire una casa passiva è sicuramente più dispendioso di una casa tradizionale, il risparmio che otterrai vivendo all’interno di una casa passiva ti permetterà di ammortizzare la spesa ed arrivare ad un effettivo risparmio oltre al fatto che potrai considerare di richiedere un mutuo green e tutti i benefici ed i bonus per chi costruisce case a basso impatto ambientale.
Per poter essere considerata una casa passiva l’immobile dovrà rispettare questi parametri:
- indice energetico di riscaldamento < 15 kWh/m² anno;
- indice energetico di raffrescamento < 15 kWh/m² anno;
- indice energetico primario (riscaldamento, raffrescamento, deumidificazione, acqua calda sanitaria, corrente elettrica) < 120 kWh/m² anno;
- classe comfort ISO 7730 A.
Come funziona una casa passiva?
Una casa passiva può potenzialmente richiedere il 90% in meno di energia per il riscaldamento rispetto ad una casa tradizionale, calcolando che una casa passiva si riscalda attraverso fonti di calore quali: sole esterno, calore corporeo, elettrodomestici e lampadine bisognerà cercare di conservare ogni piccola percentuale cercando di evitare qualsiasi tipo di dispersione di calore. Per riuscire a trattenere in modo efficiente il calore, i due professori universitari hanno creato un elenco di caratteristiche necessarie:
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Coibentazione adeguata
Grazie a materiali isolanti che non permettono il passaggio della temperatura dall’interno all’esterno si otterranno ambienti freschi d’estate e caldi d’inverno. Lo spessore del materiale dovrà essere di circa 30 cm a differenza delle case tradizionali in cui misura tra i 6 e i 10 cm. Questo isolante dovrà essere applicato su tutte le pareti esterne, compreso il tetto.
Finestre con triplo vetro
Le finestre a triplo vetro lavorano allo stesso modo dei materiali isolanti assicurando un isolamento maggiore dall’esterno oltre a regalare un maggiore comfort abitativo grazie allo schermo dai rumori esterni. Le finestre poi dovranno essere grandi per permettere un maggiore accesso di luce e di calore prodotto dai raggi solari. Solitamente gli infissi sono in alluminio con taglio termico, in PVC o in legno con tripla camera con intercapedine riempita di gas. ( Di questi serramenti ne abbiamo parlato quì: Serramenti scorrevoli tutte le tipologie a confronto)
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Corretta esposizione solare
La casa passiva dovrà essere collocata in modo che abbia una buona esposizione al sole, in particolar modo in inverno e che sia ombreggiata in estate, attraverso una corretta esposizione si otterrà una buona produzione di energia dagli impianti fotovoltaici oltre all'irraggiamento naturale che contribuirà alla regolazione del calore interno. L’ombreggiatura spesso è costituita da elementi architettonici o attraverso la piantumazione di alberi idonei che sono rigogliosi in estate creando una buona ombra e diventano spogli in inverno, permettendo il passaggio dei raggi solari nei mesi freddi.
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Ventilazione meccanica controllata
La ventilazione meccanica controllata (vmc) è un impianto in grado di recuperare il calore e immettere costantemente nuova aria in casa, prendendola dall’esterno e filtrandola eliminando particelle inquinate. Il vcm ha anche la funzione di estrarre l’aria esausta ed insalubre che farà passare attraverso uno scambiatore di calore facendo cedere la sua temperatura prima di essere espulsa, in questo modo l’aria pulita manterrà la temperatura dell’aria insalubre espulsa.
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Eliminare i ponti termici
I ponti termici sono le zone all’interno dell’abitazione in cui c’è un flusso diverso di calore tra esterno ed interno, ovvero punti di dispersione che solitamente combaciano con le travi di ferro, il passaggio delle canne fumarie, delle tubature o degli stessi infissi. In questo caso si utilizzeranno dei materiali ad elevato isolamento termico per andare appunto ad isolare le zone dove il calore viene disperso maggiormente.
Calcolando che una casa passiva si riscalda attraverso fonti di calore quali: sole esterno, calore corporeo, elettrodomestici e lampadine bisognerà cercare di conservare ogni piccola percentuale cercando di evitare qualsiasi tipo di dispersione di calore.
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Impianti
Nonostante vengano apportate tutte le caratteristiche elencate in precedenza non saranno abbastanza per coprire l’intero fabbisogno energetico della casa. Solitamente sul tetto vengono installati i pannelli fotovoltaici o vengono realizzati i tetti verdi,entrambe le soluzioni gioveranno al risparmio energetico. Anche in merito all’impianto di riscaldamento, solitamente si preferisce utilizzare l’impianto di riscaldamento a pavimento che richiede una temperatura dell’acqua inferiore rispetto a quello tradizionale.
Quanto costa una casa passiva?
Stimare un prezzo di una casa passiva può essere complicato a causa delle molteplici variabili; infatti il luogo in cui viene costruita, la metratura, i materiali, l’isolamento termico, ecc.. fanno oscillare notevolmente il prezzo anche se in una fascia media ci si aggira intorno ai 2.000€ al mq e calcolando che i materiali di maggior qualità, gli infissi a triplo vetro e l’installazione dei pannelli solari faranno schizzare il prezzo della casa passiva rispetto a quella tradizionale.
Quanto si risparmia con una casa passiva?
Nonostante il costo di una casa passiva è nettamente superiore rispetto ad una tradizionale perché le persone continuano a sceglierla? Il risparmio in bolletta che otterrai nel tempo attraverso il risparmio energetico sarà altamente maggiore; l’investimento che farai acquistando una casa passiva sarà facilmente ammortizzato in pochi anni calcolando che il risparmio in bolletta è calcolato all’incirca del 90% che sarà da considerare nel bilancio complessivo a lungo termine; come se non bastasse bisognerà considerare il rispetto ed il contributo per l’ambiente e il minor inquinamento.