Non esiste la surroga finanziamento ma ecco le alternative!
Surroga finanziamento: cos’è?
Prima di aprire questo argomento, è necessario far luce su cos'è la surroga e cosa prevede: con il termine surroga si indica la sostituzione di una cosa con un’altra ma con le medesime caratteristiche. Questo termine viene utilizzato in diversi contesti (Es: madre surrogata) ma quando si tratta di finanziamento si intende la sostituzione di un finanziamento con un altro della stessa tipologia ma più conveniente.
Questa formula viene spesso proposta per il mutuo, soprattutto dopo la legge Bersani del 2007 che ha tagliato nettamente il costo della surroga mutuo, azzerando le spese accessorie ma questa agevolazione per la surroga è stata specificatamente circoscritta al mutuo, ecco perché parlare di surroga finanziamento è sbagliato.
Surroga di un finanziamento: non esiste
Come anticipato in precedenza, la surroga prevede di trasferire il proprio debito da un istituto di credito all’altro accedendo a nuove formule più convenienti senza andare incontro ad ulteriori spese. Questa soluzione però è possibile solo se si tratta di un mutuo. Nel caso del finanziamento è sbagliato parlare di surroga poiché la riduzione dei costi accessori non è prevista.
Per questo motivo, è compito delle banche formulare delle proposte accattivanti e convenienti per l’utente affinché sia conveniente per il cliente cambiare l’istituto di credito. Per questo motivo solitamente la rivalutazione del finanziamento ha queste caratteristiche:
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eventuale azzeramento delle spese accessorie;
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eventuali spese di estinzione anticipata;
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molteplici promozioni come iniziativa delle banche.
Quindi quali sono le alternative da poter prendere se decidessimo di cambiare il nostro finanziamento in atto?
Rinegoziare il finanziamento
Una delle opzioni più semplici è quella di rinegoziare il prestito presso la stessa agenzia di credito che te lo ha concesso.
Per rinegoziare il debito solitamente si tratta di cambiarne le condizioni del contratto che spesso equivale a dire cambiare il tasso d’interesse o allungarne la durata. Queste due alternative ti porteranno sicuramente ad abbassare la rata mensile, ma si sa, più si allunga la durata, maggiore sarà il tasso di interesse, quindi fai prima tutte le valutazioni del caso e valuta se davvero ne vale la pena, esattamente come la rinegoziazione mutuo.
Aprire un nuovo finanziamento
Un’ altra alternativa “all’ inesistente surroga finanziamento” è quella di aprire un nuovo finanziamento con condizioni migliori e più convenienti attraverso cui estinguere il vecchio finanziamento. In questo modo se il vecchio mutuo lo prevede, si andrà a pagare una mora di estinzione anticipata, ma in alcuni casi potrebbe comunque valerne la pena; sarà necessario solo valutare, anche attraverso l’aiuto di un esperto finanziario. Questa soluzione può essere inoltre utile se si ha necessità di ulteriore liquidità; richiedendo un importo superiore al finanziamento precedente si andrà ad estinguere il vecchio finanziamento e rimarrebbe la restante parte per ulteriori spese.
Consolidamento debiti
Un’altra alternativa, molto simile alla precedente, è quella del consolidamento debiti. Molto spesso fare i finanziamenti è una scelta di vita, e si rischia di accumularne più di uno e accumulare varie rate in uscita dal conto corrente. La formula del consolidamento debiti ti permette di accorpare tutti i vari finanziamenti andando a creare un'unica rata, con un unico finanziamento magari più lungo nel tempo, per andare ad estinguere tutti i precedenti. Anche in questo caso sarà possibile ottenere ulteriore liquidità.
Surroga della cessione del quinto
La cessione del quinto, rientra nella categoria dei finanziamenti, ma nonostante ciò segue una normativa a parte con determinate limitazioni. Anche in questo caso è sbagliato parlare di surroga poiché in realtà per rinegoziare questo prestito si deve aprire una nuova procedura e “sostituirla” con la precedente.
Quindi di fatto, il rinnovo della cessione è una nuova operazione con ulteriori costi, esso può essere richiesto come previsto dall’articolo 39 del DPR 180.
Il rinnovo della cessione del quinto è di fatto una nuova operazione, con ulteriori costi e nuove garanzie rispetto all’operazione estinta.
Il rinnovo può essere richiesto come previsto dalla normativa italiana, in particolare dall’art.39 del DPR 180 del 5 gennaio 1950, per accedergli però bisogna aver rimborsato almeno il 40% delle rate.
L’unica eccezione la troviamo in prestiti di breve durata, massimo 5 anni, in quel caso non esiste alcun limite.