Rate del mutuo non pagate: cosa succede, interessi e sanzioni
La maggior parte delle persone che acquistano o ristrutturano un immobile non hanno la disponibilità immediata per l’intera cifra e diventa necessaria la richiesta di un mutuo: se il mutuo diventa quindi indispensabile è bene scegliere con attenzione la durata e l’importo delle rate che andranno incidere sul budget familiare per un periodo di tempo generalmente medio lungo. Ma che cosa accade nel momento in cui non si riuscisse più a pagare le rate del mutuo? Quali sono gli interessi e le sanzioni previste? Quando avviene il pignoramento della casa e quali sono tutte le conseguenze? Pagare il finanziamento richiesto alla banca è obbligatorio per legge, ma la procedura di espropriazione dell’immobile non è certo immediata e richiede del tempo. Il legislatore italiano ha inoltre previsto degli strumenti che consentono a chi si trova in difficoltà con il pagamento delle rate, di riuscire ad il pignoramento dell’immobile e la successiva vendita all’asta. Insomma è anche necessario capire e distinguere che cosa accade se si salta qualche rata del mutuo e per quanto tempo questo accade. Le conseguenze possono essere diverse. Vediamo gli scenari possibili delle rate mutuo non pagate.
Mutuo, che cos’è
Il mutuo è un contratto con il quale viene concesso un finanziamento a medio o lungo termine che generalmente va da 5 a 30 giorni. Praticamente la banca o un istituto di credito presta al mutuatario una determinata somma di denaro e questi di conseguenza mutuatario si impegna a restituire lo stesso importato dilazionato nel tempo sotto forma di rate mensili. Dato che si tratta di un prestito a titolo oneroso, chi riceve la la somma dovrà anche corrispondere gli interessi previsti. Inoltre nella maggior parte dei casi, proprio a garanzia del finanziamento, viene stipulata un’ipoteca, in modo tale che la banca sia tutelata con il pignoramento dell’immobile, nel momento in cui il mutuatario non dovesse essere in grado di restituire il prestito. Il ricavato della vendita dell’immobile finito all’asta soddisferebbe pertanto la banca e gli eventuali altri creditori. L’istituto di credito inoltre può richiedere ulteriori garanzie oltre all’ipoteca come ad esempio una fideiussione con la garanzia di una terza persona. Altra garanzia prevista, adesso obbligatoria, è quella rappresentata da una polizza contro incendio e scoppio che possa tutelare l’immobile o da una polizza vita a protezione del mutuo nel caso.
Rata del mutuo non pagata, quando scatta
Quando scatta il mancato pagamento della rata del mutuo? In realtà prima del mancato pagamento del mutuo (quali sono i requisiti per la richiesta del mutuo della prima casa), esiste la possibilità del ritardato pagamento del mutuo. Non tutte le morosità infatti sono uguali e si distinguono in:
- mancato pagamento anche di una sola rata del mutuo
- ritardo di oltre 180 giorni dalla scadenza del pagamento e anche di una sola rata
- ritardo, compreso fra i 30 e 180 giorni dalla scadenza, nel pagamento delle rate per più di sette volte, anche se non necessariamente consecutive.
In tal casi il mutuatario viene definito e dichiarato moroso e dovrà pagare gli interessi di mora in modo tale da poter risarcire il creditore del danno che deriva dal ritardo o mancato pagamento della rata. I tassi di mora vengono determinati in misura superiore rispetto al tasso del fido e generalmente viene calcolata un’aggiunta che va dal 2% e il 4% oltre le spese accessorie. Naturalmente sia gli interessi di mora sia la modalità con cui vengono calcolati dovranno essere indicati in modo chiaro all’interno del contratto di mutuo. Per calcolare gli interessi è necessario applicare la formula fissa:
Interessi di mora = giorni di ritardo x rata x tasso di mora / 36500
Ovviamente per ritardi minimi, la mora è minima, ma con il trascorrere del tempo il costo aumento.
Rata del mutuo non pagate, che cosa fare
Ovviamente se ci si trova nella condizione di non riuscire a pagare una o più rate del mutuo (come scegliere il mutuo migliore) è sempre consigliabile avvisare la Banca circa le proprie difficoltà per cercare di trovar insieme una soluzione. Si potrebbe chiedere la sospensione temporanea dei pagamento o una rinegoziazione della durata del piano di ammortamento o la riduzione dell’importo di ciascuna rata. Se la legge lo prevede, è possibile aderire alla moratoria (Fondo di garanzia dei mutui) oppure è necessario mettere in vendita la casa dimostrando alla banca un reale impegno di vendita in modo tale da trovare un accordo senza essere segnalato come cattivo pagatore.
Rata del mutuo non pagata, che cosa succede
In realtà nel momento in cui ci siano rate del mutuo non pagate, le conseguenze sono ben chiare. La banca seguirà un iter precedentemente stabilito per potersi tutelare.
- Applicazione della mora: il mutuatario è tenuto pagare gli interessi di mora per risarcire la propria Banca con una maggiorazione dei tassi di interesse pattuiti con l’Istituto di Credito
- Iscrizione del nome del debitore non pagante al SIC: in questo caso il mutuatario viene identificato come cattivo pagatore nel Sistema di Informazioni Creditizie gestito dal CRIF dove vengono raccolti i dati sui finanziamenti richiesti da privati, cittadini o imprese. Questo determina la successiva difficoltà ad ottenere ulteriori finanziamenti da Banche e Finanziarie, ma l’iscrizione non è irreversibile. Sarà sufficiente regolarizzare i pagamenti con la propria Banca che si occuperà dell’aggiornamento del database. In realtà la segnalazione Crif avviene nei casi in cui: Non si pagano una o più rate del mutuo o si ritarda il pagamento di una rata di più di 180 giorni Si ritarda il pagamento in un lasso di tempo compreso tra 30 e 180 giorni il pagamento di almeno 7 rate anche se non consecutive.
- Pignoramento dell’immobile su cui grava l’ipoteca: la casa può essere messa all’asta, ma in base ai recenti decreti, le Banche dovranno attendere il mancato pagamento di 18 rate mensili. Solo a quel punto l’immobile a qual punto verrebbe confiscato e venduto all’asta entro 6 mesi e sala banca, con la vendita all’asta dell’immobile (come ricomprare la propria casa all'asta), ottenesse un incasso superiore rispetto al debito del cliente, sarebbe comunque tenuta a versare l’eccedenza al creditore. Se invece il ricavato della vendita dell'immobile all'asta non fosse sufficiente a saldare il mutuo, il prestito sarebbe da considerarsi estinto. Se è presente una fidejussione e una terza parte come garanzia, la Banca procederà con la sua riscossione e spetterà al garante pagare per il mutuatario inadempiente.