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Decreto concorrenza: così cambiano i mutui casa

Come cambiano i mutui casa con il decreto concorrenza

La legge sulla concorrenza sta apportando una serie di novità sul mondo delle banche e dei finanziamenti bancari, in grado - forse - di contribuire positivamente alla convenienza economica delle relazioni creditizie.

Il "decreto concorrenza" è il Decreto Legislativo 3 maggio 2017, n. 62, noto come "Decreto Crescita 2.0" o "Decreto Concorrenza". Questo decreto è stato approvato dal governo italiano per promuovere la concorrenza economica e la crescita del mercato interno.

Ecco alcuni punti salienti del Decreto Concorrenza del 2017 in Italia:

  1. Riforma delle regole sulla concorrenza: Il decreto ha introdotto diverse modifiche alla legislazione italiana in materia di concorrenza al fine di rafforzare le regole antitrust e prevenire pratiche anticoncorrenziali.

  2. Promozione della concorrenza nel settore dei servizi professionali: Il decreto ha apportato modifiche per promuovere la concorrenza nei settori dei servizi professionali, riducendo le restrizioni e semplificando le procedure per l'accesso e l'esercizio di queste professioni.

  3. Regolamentazione del commercio elettronico: Il decreto ha affrontato questioni legate al commercio elettronico, introducendo regole per favorire la concorrenza e la trasparenza nei mercati online.

  4. Disposizioni per l'energia: Il decreto ha previsto misure per promuovere la concorrenza nel settore dell'energia, con l'obiettivo di favorire la liberalizzazione del mercato e garantire prezzi più competitivi per i consumatori.

  5. Semplificazione e modernizzazione normativa: Il Decreto Concorrenza ha anche mirato a semplificare e modernizzare la normativa economica italiana, eliminando o riducendo gli oneri amministrativi e promuovendo l'efficienza del mercato.

Questo decreto ha rappresentato un importante intervento normativo per migliorare il clima economico in Italia, promuovendo la concorrenza e l'efficienza nei vari settori dell'economia.

In particolar modo, la legge sulla concorrenza prevede che banche, assicurazioni e anche le società di carte di credito devono far accedere all'assistenza clienti, anche mediante chiamata da telefono mobile, a costi telefonici che non sono superiori rispetto alla tariffa ordinaria urbana.

Ulteriormente, la legge prevede che gli intermediari finanziari che condizionano l'erogazione del mutuo immobiliare o del credito al consumo alla stipula di un contratto di assicurazione sono tenuti ad accettare, senza variare le condizioni offerte, la polizza che il cliente reperirà sul mercato, ma con contenuti minimi corrispondenti a quelli richiesti dall'intermediario finanziario.

Altre novità di particolare rilievo, ma non riconducibile al mondo bancario, riguardano gli avvocati, per i quali si aprono le porte delle società professionali, con soci avvocati ma anche di altre professioni, per una quota di almeno i due terzi della compagine. Altre novità riguardano altresì i notai: il numero di professionisti in attività sale da uno ogni 7 mila a uno ogni 5 mila abitanti, sebbene l'aumento possa apparire anacronistico, considerato che il dimezzamento dei redditi di questa professione negli ultimi sette anni.

Nel settore turistico, sarà nullo il patto con il quale l'impresa turistico - ricettiva si obbliga a non praticare alla clientela finale dei prezzi migliorativi rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa per il tramite di soggetti terzi (come ad esempio Trivago o Booking.com). Infine, è previsto che le spese relative al recesso o al trasferimento dell'utenza telefonica ad altro operatore, devono essere commisurate al valore del contratto e ai costi reali sopportati dall'azienda e vanno rese note al consumatore prima della sottoscrizione del contratto. La legge stima che anche le modalità di recesso debbano essere semplici e di immediata attivazione, e devono seguire le stesse forme utilizzabili al momento dell'attivazione o dell'adesione.

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