Certificato contestuale per mutuo: richiesta tramite spid, marca da bollo e dettagli
Il certificato contestuale per mutuo, noto anche come certificato cumulativo o plurimo, è un documento ufficiale rilasciato dall'ufficio anagrafe del Comune di residenza. Esso raccoglie in un'unica attestazione diverse informazioni anagrafiche relative a un individuo, quali:
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Luogo e data di nascita
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Residenza
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Cittadinanza
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Stato civile
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Stato di famiglia
Questo documento è particolarmente richiesto durante la fase di istruttoria per l'accensione di un mutuo, poiché consente all'istituto bancario di verificare rapidamente e con precisione le informazioni personali del richiedente.
Vantaggi del certificato contestuale
Richiedere un certificato contestuale offre diversi benefici:
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Efficienza: Riunendo più informazioni in un solo documento, si riduce il numero di certificati da presentare.
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Risparmio economico: Ogni certificato separato richiede una marca da bollo del valore di €16; un unico certificato cumulativo comporta un'unica marca da bollo, riducendo i costi complessivi.
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Semplificazione burocratica: Un solo documento facilita le procedure amministrative, sia per il richiedente che per l'istituto bancario.
Quando è necessario il certificato contestuale
Il certificato contestuale è richiesto in diverse circostanze, tra cui:
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Richiesta di mutuo: Le banche lo utilizzano per verificare l'identità e la situazione familiare del richiedente.
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Stipula di contratti di lavoro pubblico: Per attestare le informazioni anagrafiche del candidato.
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Matrimonio: Per comprovare lo stato civile e altri dati personali.
In particolare, durante la richiesta di un mutuo, le banche utilizzano il certificato contestuale per verificare informazioni come il luogo di residenza, utile per eventuali comunicazioni postali, e lo stato di famiglia, soprattutto se il mutuatario è responsabile del sostentamento di figli o coniuge.
Come richiedere il certificato contestuale
Il certificato contestuale può essere ottenuto attraverso diverse modalità:
Presso l'ufficio anagrafe
Recandosi personalmente all'ufficio anagrafe del proprio Comune di residenza, è possibile richiedere il certificato presentando un documento d'identità valido. In questo caso, oltre al costo della marca da bollo di €16, sono previsti diritti di segreteria pari a €0,50.
Online sul Portale dell'Anagrafe Nazionale
È possibile scaricare il certificato contestuale direttamente dal portale ufficiale Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) utilizzando le credenziali SPID. Questa opzione offre un notevole risparmio di tempo, consentendo di ottenere il documento comodamente da casa.
Portali online dei Comuni
Molti Comuni offrono la possibilità di richiedere il certificato contestuale tramite i propri portali online. Accedendo con le credenziali SPID, è possibile compilare la richiesta e ricevere il certificato in formato digitale. In questo caso, non sono dovuti i diritti di segreteria, ma è comunque necessario applicare una marca da bollo da €16.
Delegando un terzo
È possibile delegare una persona di fiducia alla richiesta del certificato, a condizione che questa sia in possesso dei dati anagrafici necessari e di una delega firmata dal richiedente.
Validità del certificato contestuale
Il certificato contestuale ha una validità di sei mesi dalla data di rilascio. Tuttavia, se le informazioni in esso contenute non subiscono variazioni, può essere utilizzato anche oltre tale termine, accompagnato da una dichiarazione in calce che attesti l'immutabilità dei dati.
Esenzioni e uso del certificato in carta semplice
In alcuni casi specifici, è possibile richiedere il certificato contestuale in carta semplice, ovvero senza l'applicazione della marca da bollo. Per ottenere questa esenzione, è necessario specificare l'uso al quale è destinato il certificato e il motivo per cui si richiede l'esenzione dal bollo. Tuttavia, la decisione di accettare o meno i certificati contestuali su carta semplice è a discrezione della banca; pertanto, è consigliabile informarsi preventivamente sulle politiche adottate dall'istituto di credito.
Differenza tra certificato contestuale e certificato di stato libero
È importante non confondere il certificato contestuale con il certificato di stato libero. Quest'ultimo attesta esclusivamente lo stato civile di una persona, certificando che non è coniugata. Anche il certificato di stato libero può essere richiesto durante la stipula di un mutuo, soprattutto se l'istituto di credito necessita di verificare lo stato civile del richiedente.