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Cambio lavoro durante la richiesta di mutuo o dopo la predelibera.

Cambiare lavoro durante la richiesta di mutuo: cosa fare?

Cambiare lavoro durante la richiesta di un mutuo può essere una situazione complessa e delicata. Molti si chiedono se è necessario informare la banca del cambiamento e quali potrebbero essere le conseguenze di questa decisione. In questo articolo esploreremo le implicazioni di cambiare lavoro durante il processo di ottenimento di un mutuo e forniremo alcuni consigli pratici su come gestire questa situazione.

La predelibera e il cambio di lavoro

Quando si richiede un mutuo, la banca esamina attentamente la situazione economica e lavorativa del richiedente. Una delle prime fasi del processo è la predelibera del mutuo, in cui la banca fornisce un parere preliminare sulla possibilità di concedere il mutuo. Tuttavia, se nel frattempo cambi lavoro, è fondamentale informare la banca di questa variazione. La mancata comunicazione potrebbe essere vista come una mancanza di trasparenza e potrebbe compromettere l'intero processo.

Le politiche delle banche riguardo ai neo-assunti

Molte banche e finanziarie sono riluttanti a concedere mutui o prestiti a neo-assunti, inclusi coloro che cambiano lavoro per migliorare la propria posizione. Solitamente, queste istituzioni richiedono un'anzianità di servizio di almeno sei mesi. Questo perché durante il periodo di prova, l'azienda può licenziare il lavoratore senza obbligo di preavviso e senza giusta causa, rendendo il mutuatario potenzialmente insolvente.

Consigli pratici

Prima di prendere decisioni affrettate, è consigliabile consultare la propria banca per conoscere la loro posizione riguardo ai cambiamenti lavorativi. Se possibile, cercare di negoziare il nuovo contratto di lavoro escludendo la clausola del periodo di prova, che non è obbligatoria secondo il codice civile italiano. Rinunciare a qualche benefit o incentivo economico potrebbe essere una soluzione migliore rispetto alla precarietà di un periodo di prova.

Testimonianze

Roberta, una lettrice che si è trovata in una situazione simile, racconta: "Prima di cambiare lavoro ho consultato la mia banca che mi ha detto che se non avevo lavoro da almeno 12 mesi non mi avrebbero fatto il mutuo. Perciò ho aspettato che venisse accettata la domanda di mutuo e, appena avuta risposta, ho cambiato lavoro!" Questa esperienza sottolinea l'importanza di attendere la concessione del mutuo prima di effettuare cambiamenti significativi.

Obbligo di comunicazione

Durante la fase di istruttoria del mutuo, è obbligatorio comunicare alla banca qualsiasi variazione lavorativa o finanziaria. Molti contratti di mutuo prevedono l'obbligo di informare la banca di eventuali cambiamenti nella situazione economica. Se la banca scopre il cambiamento senza essere stata informata, potrebbe dichiarare nullo l'atto, anche se già stipulato.

Errori da evitare

Molti commettono leggerezze che possono pregiudicare la delibera definitiva del mutuo. Ad esempio:

  • Cambiare lavoro senza informare la banca.
  • Richiedere un prestito personale durante l'istruttoria del mutuo.
  • Pagare in ritardo una rata di un finanziamento in essere.

In conclusione, cambiare lavoro durante la richiesta di un mutuo richiede attenzione e trasparenza. È fondamentale informare la banca di ogni cambiamento lavorativo e considerare attentamente le politiche della propria banca riguardo ai neo-assunti. Prendere decisioni ponderate e consultare sempre la banca prima di effettuare cambiamenti significativi può aiutare a evitare problemi e a garantire un processo di mutuo senza intoppi

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