Ritardi nei pagamenti delle imprese di costruzioni
La direttiva europea emanata per combattere i ritardi nei pagamenti non viene ancora attuata nel settore dei lavori pubblici. I tempi di pagamento restano 2-3 volte superiori a quelli dell’Unione Europea.
Il monitoraggio Ance sull’attuazione della direttiva ha rilevato che molte amministrazioni stanno rinunciando a sottoscrivere i nuovi contratti perché si reputano non in grado di rispettarne la tempistica.
Il ritardo medio che stanno portando le Pubbliche Amministrazioni è di 235 giorni. I tempi sono ancora eccessivi, sebbene pare vi siano dei leggeri segni di miglioramento.
Il discorso è ha visto l’incontro del presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani e il presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, e si è tenuto presso l’Ufficio della Commissione Ue a Roma.
Dai dati emersi sembrerebbe che il decreto sblocca-debiti del governo stia funzionando: per ora su 7,5 miliardi previsti dal decreto, sono stati pagati alle imprese di costruzione il 60%.
La certificazione dei crediti alle imprese di costruzioni, è ancora in fase di rodaggio.
Nella prossima legge di stabilità, secondo l’Ance, le misure da adottare, sono: la riforma strutturale del Patto di stabilità interno e la revisione della contabilizzazione della spesa pubblica; il pagamento dei debiti pregressi; una certificazione automatica dei debiti della pubblica amministrazione; introduzione di sanzioni in caso di ritardo nella certificazione dei crediti; incentivazione dell'adozione di misure di semplificazione e revisione delle procedure amministrative relative ai pagamenti.
Per ora, la cifra messa a disposizione non è esaustiva per estinguere il debito.
Bisogna, dunque, dare pronta attuazione alla direttiva pagamenti ed iniziare a dar man forte al settore delle imprese di costruzioni.
Con i tempi che corrono lo stato dovrebbe velocizzare immediatamente il processo dei pagamenti, ci riuscirà?