Previsioni immobiliari 20162018: cosa accadrà?
Il 2015 ha segnato un anno di transizione per il mercato immobiliare italiano, con segnali di ripresa che hanno iniziato a farsi sentire in modo tangibile. Nonostante ciò, l'attenzione degli investitori e degli operatori del settore si concentra ora sul futuro, in particolare sul periodo compreso tra il 2016 e il 2018. Cosa accadrà nei prossimi tre anni? Sarà davvero la ripresa duratura che tutti si aspettano?
Le previsioni di Yard: normalizzazione e ritorno alla crescita
Per rispondere a questa domanda, molti esperti si sono affidati agli studi di settore più recenti. Tra questi, spicca quello condotto dalla società di servizi e valutazioni immobiliari Yard, in collaborazione con Censis. Secondo la ricerca, nel triennio 2016-2018 il mercato immobiliare italiano attraverserà una fase di graduale normalizzazione, che però non seguirà i modelli di consumo passati. In altre parole, il settore si sta adattando alle nuove esigenze e alle mutate dinamiche socio-economiche del Paese.
Yard prevede che la domanda di immobili aumenterà nel corso dei prossimi anni, con una ripresa della compravendita che si tradurrà in un numero maggiore di transazioni immobiliari. Tuttavia, non ci si aspetta una ripresa immediata dei prezzi. La stabilizzazione dei valori avverrà solo a partire dal 2018, e ciò indica che il mercato sta ancora risentendo degli effetti della lunga crisi del settore. Solo dopo il 2018 i prezzi inizieranno a salire in modo consistente, toccando probabilmente un nuovo massimo intorno al 2024, con valori che potrebbero essere anche superiori a quelli raggiunti prima dello scoppio della crisi immobiliare.
Il comparto residenziale: incremento delle transazioni e stabilizzazione dei prezzi
In particolare, il mercato residenziale si prepara a un miglioramento delle compravendite. Secondo le previsioni, ci sarà un incremento significativo delle transazioni nei prossimi anni:
- Nel 2017 si prevede un aumento delle compravendite pari al 4,8%.
- Nel 2018 la crescita delle transazioni residenziali potrebbe arrivare fino all’8,7%.
Nel frattempo, il mercato dei prezzi seguirà un andamento contrastato. Fino al 2017, si prevede una contrazione dei valori di poco più del 2%, seguita da una ripresa già a partire dal 2018, quando i prezzi dovrebbero salire di un 5,5%. Questo segnala che il mercato è ancora lontano dal tornare ai livelli pre-crisi, ma che nel lungo termine la stabilizzazione dei prezzi è inevitabile, con una ripresa che prenderà piede dal 2018.
Il mercato dell’usato e del nuovo: dinamiche distinte
Nel mercato dell’usato, si prevede una sostanziale tenuta dei valori, con una maggiore attività nelle compravendite, dovuta principalmente a un incremento degli scambi. Questo fenomeno dovrebbe continuare fino al 2018, con i prezzi che potrebbero cominciare a crescere in modo significativo a partire da quel momento. L’usato, infatti, si sta rivelando una valida opportunità per molti acquirenti che, pur non potendo permettersi immobili nuovi, vedono nelle abitazioni di seconda mano una soluzione vantaggiosa e con una disponibilità di scelta maggiore.
Per quanto riguarda invece il mercato del nuovo, la situazione è più incerta. Si prevede che nel 2016 ci sia una stabilizzazione dei prezzi e una certa lentezza nelle compravendite, ma già dal 2018 si assisterà a un’impennata, sia nei volumi scambiati che nei valori. Questo indicano una crescente fiducia nel mercato del nuovo, che, nonostante la stagnazione iniziale, tornerà ad attrarre investitori e acquirenti, grazie anche agli incentivi fiscali e alle politiche di sostegno all’acquisto della prima casa.
Le città metropolitane e le medie dimensioni: dove sono attese le maggiori variazioni
Una delle principali variabili che influenzeranno l'andamento del mercato immobiliare sarà la differenza tra le grandi città e i centri di dimensioni medie. Le città metropolitane (come Roma, Milano, Torino, Firenze e Napoli) continueranno a registrare un aumento delle transazioni e una stabilizzazione dei prezzi, grazie all’alto livello di domanda e alla costante attrattiva che queste aree esercitano sui compratori, soprattutto quelli di origine straniera.
Tuttavia, le città di medie dimensioni potrebbero assistere a una crescita più accentuata dei prezzi, che riflette l'incremento delle compravendite in aree meno centrali, ma comunque ben collegate e in grado di offrire buone opportunità abitative a prezzi più contenuti rispetto alle metropoli. Questo potrebbe rappresentare un’opportunità anche per chi cerca una qualità della vita migliore a costi più bassi, senza rinunciare alla vicinanza ai grandi centri urbani.
Le previsioni del 2016-2018 in sintesi
Per concludere, la ripresa del mercato immobiliare italiano è ormai una realtà, seppur lenta e graduale. Tra il 2016 e il 2018, ci si aspetta:
- Un incremento delle compravendite, che si prevede cresceranno del 4,8% nel 2017 e dell’8,7% nel 2018.
- I prezzi continueranno a contrarsi nel 2016, ma torneranno a crescere dal 2018, con un incremento previsto del 5,5%.
- Il mercato dell’usato dovrebbe mantenere stabili i valori, con una crescita dei prezzi a partire dal 2018.
- Il mercato del nuovo vedrà una ripresa delle compravendite e dei valori a partire dal 2018.
- Le grandi città metropolitane continueranno a registrare una domanda stabile, mentre le città di medie dimensioni potrebbero vedere una crescita dei prezzi più accentuata.
Nonostante le incertezze globali e le sfide economiche interne, il mercato immobiliare italiano sembra destinato a una crescita moderata ma costante nei prossimi anni, con un ritorno alla normalizzazione che garantirà il superamento della crisi e una stabilizzazione duratura del settore.