Mercato immobiliare di Milano in risalita nel 2018
Il mercato immobiliare milanese continua a dimostrare una crescita solida e dinamica, confermandosi come uno dei pilastri del settore in Italia. Milano, vera e propria locomotiva del real estate nazionale, registra infatti non solo un incremento del numero delle transazioni di compravendita, ma anche un sensibile aumento dei prezzi, segnale di un mercato in salute e di una città sempre più attraente.
Secondo una recente indagine della Camera di Commercio di Milano, in 31 zone della città il valore degli immobili è cresciuto dal 2017, mentre circa la metà di queste aree hanno mostrato una ripresa significativa già dal 2013. Si riscontrano anche tempistiche di vendita più rapide e margini di trattativa più ridotti, fattori che suggeriscono una domanda sempre più vivace e una maggiore competitività per i potenziali acquirenti.
I dati forniti da Nomisma, uno degli osservatori più autorevoli in campo immobiliare, confermano questa tendenza. Anche se la crescita è più contenuta rispetto agli anni precedenti, il 2018 ha comunque registrato un +2%, in aggiunta al +8,1% del 2017 e al +21,6% del 2016. Questi risultati testimoniano una ripresa strutturata, che sebbene meno esplosiva rispetto al passato, continua a consolidarsi.
Tuttavia, la sostenibilità di questo trend positivo non è garantita senza un’azione strategica e mirata. “Per mantenere il segno positivo è necessario lavorare con impegno,” sottolinea Enzo Albanese di Fimaa, l’associazione degli intermediari immobiliari di Confcommercio. Albanese evidenzia l’importanza di sforzi coordinati per rafforzare l’immagine internazionale di Milano, rappresentandola come una città in forte sviluppo, efficiente e accogliente. “È cruciale — aggiunge Marco Dettori della Camera di Commercio — che le istituzioni locali e centrali uniscano le forze per attrarre investimenti, marchi internazionali e flussi turistici.”
Questa spinta è sostenuta da numerosi progetti di rilievo e da nuovi arrivi nel mercato milanese. Il rinnovamento della storica Galleria Vittorio Emanuele II e l’ingresso di marchi prestigiosi come Apple e Starbucks, così come i numerosi investimenti nel mercato di fascia alta, contribuiscono a potenziare il profilo di Milano come hub commerciale e residenziale di prestigio.
Non mancano, tuttavia, le sfide: come ricordato dal Corriere della Sera, l’attrattività del mercato milanese potrebbe risentire non solo della disponibilità limitata di immobili di nuova generazione, ma anche di un’incertezza politica che frena alcuni investitori internazionali. Nonostante questi ostacoli, vi sono validi motivi per un ottimismo moderato riguardo al futuro a breve termine del mercato immobiliare locale, soprattutto considerando l’interesse crescente verso immobili di lusso e spazi commerciali prestigiosi.
In termini di quotazioni, le differenze tra le diverse zone di Milano restano marcate. Escludendo il segmento del lusso, che resta inaccessibile per la maggior parte dei cittadini, si nota come i prezzi per metro quadro varino sensibilmente: in zona Piazzale Lodi, ad esempio, si spendono circa 2.950 euro al metro quadro, mentre nel rinomato quartiere di Brera i prezzi partono da almeno 10.000 euro. Le vie più esclusive di Milano, come via della Spiga, via Monte Napoleone, corso Vittorio Emanuele e piazza San Babila, continuano a rappresentare i punti di riferimento del lusso immobiliare, con quotazioni ai massimi livelli.
In definitiva, Milano continua a rappresentare un polo attrattivo per investitori e acquirenti, sostenuta da un’immagine internazionale in crescita e da una qualità della vita sempre più elevata. Se le istituzioni e gli operatori di settore sapranno consolidare questa tendenza, la città potrà continuare a brillare come protagonista indiscussa del real estate italiano.