Mercato immobiliare Covid: i cambiamenti rispetto allanno scorso
Mercato immobiliare e Covid: cosa è cambiato rispetto all'anno scorso? O meglio, cosa sta cambiando e come si sta trasformando la situazione? Sicuramente ci sono state differenze significative nel settore immobiliare in tutto il mondo. Di seguito, un'analisi completa degli andamenti dall'anno scorso a oggi, con un focus sulla situazione in Italia.
Mercato immobiliare e Covid: principali cambiamenti e tendenze
Il mercato immobiliare ha subito trasformazioni rilevanti a causa della crisi generata dalla pandemia. Il Coronavirus ha portato a uno stallo durante il lockdown, ma già dopo le prime riaperture di maggio 2020 si sono manifestati i primi segnali di ripresa.
Questi segnali hanno riguardato soprattutto i giovani pendolari, come gli studenti che hanno fatto ritorno agli affitti vicino alle loro università. Anche i lavoratori, progressivamente, hanno abbandonato lo smart working, tornando a muoversi e a cercare alloggi in affitto.
Non va trascurato il boom delle case vacanze nei mesi estivi del 2020. Molti giovani e famiglie hanno preferito affittare abitazioni per lunghi periodi, sentendosi più protetti dal Covid e potendo godersi le vacanze in sicurezza.
Il settore immobiliare ha visto anche una ripresa nel comparto retail e residenziale, con quest'ultimo che non sembra mai essersi fermato del tutto. Nonostante i rallentamenti dell'anno passato, il settore residenziale è stato tra i primi a riprendersi. Se finora abbiamo parlato di affitti, è importante dedicare un paragrafo a parte per l'acquisto di case.
Comprare casa nel 2021
Nel 2021 sono molte le persone interessate all'acquisto di una casa, più che all'affitto. La crisi ha contribuito ad aumentare la domanda di abitazioni, grazie anche alla riduzione dei prezzi causata dalle conseguenze economiche della pandemia.
Questo ha permesso a molte famiglie di cogliere l'opportunità di avvicinarsi ai propri cari, come i nonni, o di acquistare case più grandi per vivere tutti sotto lo stesso tetto. Alcuni cercano abitazioni più vicine ai centri cittadini, per essere prossimi a servizi essenziali come supermercati e farmacie, in previsione di eventuali nuovi lockdown.
Un'altra tendenza che sta emergendo nel 2021 è la crescente richiesta di case con balconi o terrazzi, specialmente agli ultimi piani. Molti preferiscono abitazioni indipendenti, evitando i condomini per ridurre il rischio di contagio e per godere di maggiore privacy.
Mentre c'è chi cerca case in centro, altrettante persone preferiscono trasferirsi in periferia, dove possono avere più spazio, allontanarsi dal traffico e dal caos cittadino, e vivere in un ambiente più tranquillo e meno esposto ai rischi del contagio. Anche la presenza di spazi verdi nelle vicinanze è un fattore importante, specialmente in caso di nuovi lockdown, per poter fare passeggiate senza allontanarsi troppo da casa.
Altri cambiamenti significativi
Tra i cambiamenti più rilevanti vi è la crescente richiesta di uffici. Molti lavoratori in smart working preferiscono affittare piccoli spazi dove potersi concentrare e lavorare in tranquillità, lontani dai rumori di casa. Durante i lockdown, infatti, molte persone hanno trovato difficoltà a concentrarsi, specialmente se in casa erano presenti bambini o altri lavoratori in smart working.
Gli investimenti
Nonostante la ripresa degli investimenti nel settore immobiliare sia ancora lenta, la domanda di abitazioni continua a essere sostenuta. Molte famiglie sono ancora restie a fare grandi investimenti a causa dell’incertezza economica, ma il bisogno di trovare nuove soluzioni abitative rimane costante, sia in Italia che nel resto del mondo.
Nel complesso, si può affermare che il settore immobiliare stia riprendendo slancio, nonostante le iniziali battute d'arresto causate dal lockdown. Gli affitti, gli acquisti e gli investimenti sono in aumento, anche se la ripresa è graduale.
Conclusioni
Analizzando le richieste e i cambiamenti avvenuti rispetto all'anno scorso, si può dire che le principali novità riguardino la domanda di case più ampie, con spazi esterni come giardini o balconi. Anche le università, nonostante non abbiano ripreso completamente le lezioni in presenza, hanno contribuito all'aumento degli studenti che tornano a vivere in affitto (Milano ha gli affitti più alti d'Italia per gli universitari).
In sintesi, il settore immobiliare, pur avendo subito rallentamenti, non ha mai attraversato una crisi grave come altri settori, e ora sta riprendendo, parallelamente alla ripartenza dell'economia italiana.