La crisi immobiliare fa rivivere il far west in Nebraska
Avete in mente i pionieri dell’800 che partivano con le carovane per conquistare appezzamenti di terreno? In Nebraska la crisi immobiliare ha portato alla riproposizione di questo mito del passato: l’amministrazione di una piccola cittadina dal nome Beatrice, ha messo a disposizione pezzi di terra per chi voglia costruirci sopra una casa. Proprio come accadeva nel far west si cerca in questo modo di venire incontro alle necessità di abitazione dei cittadini e, al tempo stesso, di sfruttare i terreni edificabili di cui la zona è ricca per renderli tassabili. I cittadini infatti sono liberi di costruire ma dovranno poi ovviamente pagare la tassa di proprietà sulla casa e questo potrebbe contribuire a risanare almeno in parte la casse comunali. Sembra che il caso di Beatrice non sia destinato a restare isolato: anche Dayton in Ohio e Grafton in Illinois stanno concedendo terreni a prezzi irrisori e molte altre cittadine in debito potrebbero a breve muoversi in questa direzione. Altri comuni di piccole dimensioni pensano a soluzioni alternative, forse troppo drastiche: a Concord in Massachusetts l’amministrazione comunale ha deciso di includere nei soggetti tassabili anche gli istituti di beneficienza, solitamente esonerati. Quello che sta accadendo ai giorni d’oggi in Nebraska è la stessa dinamica alla quale avevano assistito le popolazioni della zona nel 1862, con i certificati di appropriazione terriera rilasciati dall’Homestead Act. Un ottima soluzione per migliorare la situazione economica di un paese in crisi.