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Investimenti immobiliari Regno Unito: Brexit per ora non fa paura

Investimenti immobiliari del Regno Unito post-Brexit

Nel 2016, l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, nota come Brexit, ha suscitato molte preoccupazioni riguardo alle possibili ripercussioni economiche, inclusi gli effetti sul mercato immobiliare. Tuttavia, nonostante i timori iniziali, il settore ha mostrato una sorprendente resilienza, con dati che indicano una crescita dei prezzi delle proprietà, sebbene accompagnata da segnali di incertezza e contrasto.

Una crescita nonostante tutto

Per ora, il mercato immobiliare britannico, in particolare il residenziale, non mostra segni di crisi immediata. Al contrario, i prezzi delle case nel 2016 sono aumentati del 5,6% su base annua, con uno sviluppo trimestrale dello 0,6% nei mesi estivi. Londra e altre città principali continuano ad attrarre forti investimenti, grazie alla percezione del mattone britannico come un asset sicuro e al possibile vantaggio di cambi valutari favorevoli per gli investitori stranieri, derivanti dall’indebolimento della sterlina.

Segnali contrastanti

Nonostante il trend positivo dei prezzi, alcuni indicatori suggeriscono una certa fragilità:

  • Riduzione dei mutui approvati: Secondo la Banca d’Inghilterra, a luglio 2016 il numero di mutui approvati ha toccato il minimo degli ultimi 18 mesi. Essendo questa la prima rilevazione post-referendum, il calo non sembra casuale e riflette una certa cautela dei compratori.
  • Taglio dei tassi di interesse: Ad agosto 2016, la Banca d’Inghilterra ha ridotto ulteriormente i tassi di riferimento allo storico minimo dello 0,25%, nel tentativo di sostenere l’economia e, indirettamente, il settore immobiliare.

Prospettive e sfide future

Gli analisti prevedono un calo dei prezzi delle proprietà nella seconda metà del 2016, con una flessione stimata intorno al 2%, e un peggioramento nel 2017, quando i prezzi potrebbero scendere fino al 5%. Questo possibile ribasso potrebbe derivare da:

  • Inflazione in aumento: Le stime macroeconomiche suggeriscono che l’inflazione potrebbe crescere di circa il 2%, erodendo il potere d’acquisto delle famiglie.
  • Riduzione del numero di transazioni: Si prevede che il livello delle compravendite rimanga basso, riflettendo incertezze economiche e una cautela generale tra acquirenti e investitori.

Un’opportunità per gli investitori?

La potenziale flessione dei prezzi potrebbe trasformarsi in un’opportunità per alcuni investitori, in particolare quelli stranieri. Una combinazione di prezzi relativamente più bassi e una sterlina debole potrebbe rendere il mercato immobiliare britannico più appetibile, soprattutto per investitori provenienti da paesi con valute più forti. Londra, nonostante tutto, rimane una piazza finanziaria e immobiliare di riferimento a livello globale, con una forte capacità di attrarre capitali internazionali.

Il ruolo della sterlina

Un elemento chiave per il futuro del mercato immobiliare sarà il comportamento della sterlina. Un suo ulteriore indebolimento potrebbe:

  • Favorire gli investitori esteri, che troverebbero il mattone britannico più accessibile.
  • Creare pressione sui mercati locali, poiché i compratori domestici potrebbero trovarsi in difficoltà a causa dell'aumento dei costi di vita e della stretta sull’accesso al credito.
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