Immobiliare Commerciale Italia: i dati 2020 e le previsioni 2021
Nel 2020, il mercato immobiliare commerciale italiano ha subito un forte impatto dalla pandemia di COVID-19, evidenziando un calo significativo nelle operazioni e negli investimenti, con i settori degli uffici e del retail particolarmente colpiti. Gli investimenti complessivi nel mercato degli uffici si sono attestati a 3,3 miliardi di euro, rappresentando il 38% del totale del mercato commerciale. Tuttavia, questo settore ha subito una flessione significativa, con una riduzione del 30% del volume degli investimenti rispetto all'anno precedente.
Uno degli interrogativi principali per il futuro del settore uffici riguarda il perdurare dello smart working. La pandemia ha accelerato l'adozione di nuove modalità di lavoro a distanza, portando molte aziende a riconsiderare l'esigenza di grandi spazi fisici. Resta da capire se questa tendenza sarà duratura o se, con un ritorno alla "normalità", aumenterà nuovamente la domanda di uffici tradizionali. Nel 2020, la città di Milano ha visto un forte calo nelle operazioni immobiliari commerciali: sono state concluse circa 190 transazioni, rispetto alle 300 degli anni 2018 e 2019.
Prospettive per gli Investimenti Internazionali
Gli investitori internazionali hanno continuato a giocare un ruolo importante, contribuendo per il 56% degli investimenti totali. Tuttavia, questo dato è inferiore alla media degli ultimi cinque anni, che si attestava intorno al 65%. Gli investimenti provenienti dall'Europa e dal Regno Unito sono stati pari a 3,4 miliardi di euro, registrando un calo del 20% rispetto al 2019. Gli investimenti statunitensi hanno invece segnato una netta riduzione, scendendo a circa 1 miliardo di euro, un decremento del 70% rispetto all'anno precedente.
Previsioni 2021
Le previsioni per il 2021 sono cautamente ottimistiche, con il mercato che potrebbe beneficiare di bassi tassi di interesse e di una liquidità abbondante. L'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, con la Brexit effettiva, potrebbe offrire opportunità di investimento per altri paesi europei, catalizzando ulteriori flussi di capitale. I settori con maggiore potenziale di crescita includono la logistica di prossimità, i data center e gli uffici, nonostante l'incertezza riguardante l'impatto a lungo termine del lavoro a distanza.
Nel complesso, gli investitori sembrano orientarsi verso soluzioni di tipo core e core-plus, considerate più sicure, mentre l'interesse per gli investimenti di tipo value-added è in calo, vista l'incertezza economica globale.