Mercato immobiliare settore business: ottimi segni di ripresa
Il mercato immobiliare italiano ha mostrato nel corso del 2016 segnali di crescita che vanno ben oltre il settore residenziale. Infatti, diversi comparti come quello commerciale, terziario e produttivo stanno registrando andamenti positivi che prefigurano un futuro ancora più promettente per il 2017. La ripresa non riguarda solo la domanda di case da parte degli acquirenti, ma si estende a tutte le tipologie di proprietà, con una spinta propulsiva che sembra destinata a durare. Analizzando i dati ufficiali dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, possiamo comprendere meglio la natura di questa crescita, i settori coinvolti e le prospettive future.
Un anno di crescita e stabilità nel mercato immobiliare
Secondo l’Osservatorio, nel terzo trimestre del 2016 si è registrato un aumento delle compravendite pari al 17,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con picchi significativi in alcune tipologie di immobili. In particolare, il comparto che ha registrato la crescita più marcata è stato quello degli uffici, con un incremento del 31,1%, seguito dal settore produttivo (capannoni) con un aumento del 24,5% e da quello commerciale con un +23,3%. Il settore residenziale, pur mostrando una crescita più contenuta (17,4%), continua comunque a essere la principale spinta propulsiva per il mercato immobiliare complessivo.
Questa ripresa va letta in un contesto di stabilizzazione e miglioramento del contesto economico italiano. La bassa soglia dei tassi d’interesse sui mutui, infatti, ha avuto un ruolo fondamentale nel mantenere attiva la domanda, soprattutto nel settore residenziale. I mutui con tassi agevolati hanno facilitato l’accesso alla proprietà per un numero crescente di acquirenti, favorendo un’ulteriore spinta alle compravendite. Tuttavia, nonostante la crescita generale, è evidente che ci siano delle differenze tra i vari comparti, con alcuni che mostrano performance più solide rispetto ad altri, soprattutto nel terziario, commerciale e produttivo.
Settore residenziale: il motore del mercato immobiliare
Nel settore residenziale, la crescita continua a essere positiva, sebbene con un rallentamento rispetto ai trimestri precedenti. La domanda di case, infatti, è sostenuta dalla possibilità di ottenere mutui con tassi di interesse particolarmente favorevoli, ma questo non basta a mantenere lo stesso ritmo del primo semestre del 2016. L'Osservatorio evidenzia come nel terzo trimestre 2016 la crescita nel residenziale sia stata del 17,4%, una cifra comunque significativa che testimonia la solidità del mercato, ma inferiore ai picchi registrati nei comparti commerciale e produttivo.
Un dato interessante che emerge dal report è la differenza tra i comuni capoluogo e i comuni non capoluogo. Infatti, la crescita delle compravendite è stata superiore nei comuni non capoluogo, con un incremento del 17,9% contro il 16,4% dei capoluoghi. Questo fenomeno riflette una tendenza crescente verso la ricerca di case in località meno centrali, dove i prezzi sono mediamente più contenuti e vi è una minore competizione. In molte aree periferiche o in piccole città, il mercato immobiliare sta vivendo una nuova fase di vitalità, anche grazie a politiche locali favorevoli e a una domanda che si sta spostando lontano dai centri urbani principali.
Il settore commerciale e terziario: impennata degli investimenti e interesse per gli uffici
Nel comparto commerciale, l’andamento è ancora una volta positivo, con una crescita notevole delle compravendite. Il report dell’Agenzia delle Entrate segnala un aumento del 23,3% nel terzo trimestre, che rispecchia un più ampio trend di recupero nel settore, che sta attirando anche gli investitori. A spingere in questa direzione sono i bassi tassi di interesse e un’economia che, pur lentamente, sta iniziando a risollevarsi, con un aumento delle transazioni anche in settori legati al commercio al dettaglio e alla grande distribuzione.
Gli uffici, in particolare, stanno vivendo un vero e proprio boom, con un aumento delle compravendite del 31,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato riflette un crescente interesse per gli spazi destinati a attività aziendali e professionali, soprattutto nelle principali città italiane, come Milano, Roma, Torino e Bologna. Nonostante la continua digitalizzazione e il lavoro da remoto, la domanda di uffici di alta qualità, in posizioni strategiche, resta solida. Gli investitori e le aziende, infatti, continuano a cercare immobili ben posizionati, pronti per essere utilizzati o ristrutturati, spesso in vista di una futura espansione.
Settore produttivo: un’area in espansione
Anche il mercato immobiliare produttivo, relativo agli immobili ad uso industriale e ai capannoni, sta vedendo una forte ripresa. Con un aumento del 24,5% delle compravendite nel terzo trimestre, questo segmento ha registrato uno dei tassi di crescita più elevati, segno che la domanda di spazi produttivi e logistici è in forte espansione. Il settore industriale sta beneficiando, infatti, di un ritorno degli investimenti nelle aree manifatturiere, con l’industria che sta cercando nuovi spazi per la produzione e la logistica, soprattutto nelle zone del Nord Italia.
La ripresa della domanda di immobili produttivi è legata anche all’aumento delle attività nel settore della logistica e dell’e-commerce, dove le aziende sono sempre più alla ricerca di ampi spazi per gestire l’inventario e le operazioni di distribuzione. Questo trend si è accentuato soprattutto in regioni come Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, dove l’industria ha visto una forte espansione.
Ripresa del mercato immobiliare nelle diverse aree geografiche
Dal punto di vista geografico, la ripresa del mercato immobiliare è stata più accentuata nel Nord Italia, che ha registrato una crescita delle compravendite del 22,3%, trainata soprattutto da città come Milano, Torino, Genova e Bologna. Queste città, insieme ad altre località del Nord, sono state i principali motori di crescita, con performance superiori rispetto ad altre aree del Paese.
Al Centro Italia, la crescita delle compravendite è stata più contenuta, ma comunque positiva, con un incremento del 15,2%. Le città di Roma e Firenze, tuttavia, hanno visto un buon recupero, soprattutto nel mercato residenziale e commerciale. Al Sud, invece, il mercato immobiliare ha mostrato segnali di ripresa, ma con incrementi più modesti, pari al 10% nel terzo trimestre. Tuttavia, anche nel Mezzogiorno si registrano segnali di ottimismo, soprattutto nelle grandi città come Napoli e Bari, dove si sta tornando a investire in immobili residenziali e commerciali.
Prospettive per il 2017
Guardando al futuro, le prospettive per il mercato immobiliare italiano nel 2017 sono positive, con previsioni che indicano una stabilità dei prezzi e una continuazione della crescita delle compravendite. Seppur con alcune incertezze legate a fattori esterni, come l’evoluzione della situazione economica europea, gli analisti sono ottimisti sul fatto che la spinta positiva vissuta nel 2016 potrà proseguire. La domanda di immobili di qualità, soprattutto nei settori commerciale, terziario e produttivo, continuerà a sostenere il mercato, mentre il settore residenziale beneficerà ancora dei tassi di interesse favorevoli e di un’economia che, lentamente, continua a crescere.