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I migliori posti dove investire nel mercato immobiliare

I migliori posti dove investire nel mercato immobiliare

Il mercato immobiliare europeo continua a dimostrarsi un settore dinamico e ricco di opportunità per gli investitori, supportato da una ripresa già evidente dal 2013. Secondo i dati raccolti da CBRE, leader globale nella consulenza immobiliare, gli investimenti immobiliari in Europa hanno registrato una crescita del 30% rispetto al 2012, con previsioni ottimistiche anche per il 2014.

Mercati preferiti dagli investitori

Londra e il Regno Unito si confermano il mercato più attraente per gli investitori, con il 29% delle preferenze. La loro stabilità economica, unita a un quadro normativo favorevole, rende il Regno Unito un punto di riferimento per chi cerca sicurezza e rendimento. Seguono la Germania, con il 21%, che però mostra un calo significativo rispetto al 35% del 2013, e la Spagna, che si posiziona al terzo posto con il 19%. La Spagna continua ad attrarre interesse, specialmente nelle città di Madrid e Barcellona, grazie a riforme normative che agevolano l’accesso agli investimenti stranieri.

In generale, il Nord Europa e Paesi come Francia e Polonia hanno perso parte del loro appeal rispetto al 2013, mentre il Sud Europa si riafferma come un’area di crescente interesse. Gli investitori si sono concentrati sull'Europa Occidentale, preferita dal 71% degli intervistati, segnando un netto aumento rispetto al 45% degli anni precedenti.

L’Italia: una crescita lenta ma promettente

L'Italia ha migliorato la sua posizione nel panorama europeo, classificandosi al settimo posto tra i mercati preferiti, con circa il 5% delle preferenze. Sebbene ancora distante dai numeri della Spagna, l’interesse degli investitori per il nostro Paese è raddoppiato rispetto agli anni precedenti. Secondo Alessandro Mazzanti, CEO di CBRE Italia, questo dato testimonia il rinnovato interesse degli investitori internazionali verso il mercato italiano.

Tuttavia, persistono criticità che limitano il potenziale del nostro Paese: la mancanza di riforme strutturali che rilancino il tessuto imprenditoriale, un quadro politico instabile e una burocrazia complessa. Inoltre, il mercato immobiliare italiano soffre di una ridotta disponibilità di prodotto rispetto alla Spagna, rendendo meno accessibile l’investimento per i capitali stranieri.

Settori in crescita

Nel 2014, il segmento degli uffici si conferma il più attraente, con il 39% delle preferenze, in crescita rispetto al 29% del 2013. Questo settore risponde meglio alle esigenze di investitori in cerca di stabilità e rendimenti sicuri. La logistica, pur mantenendo il suo ruolo strategico, ha registrato un calo di interesse, passando dal 20% al 16%.

In controtendenza sono i centri commerciali, che hanno visto una contrazione significativa dell’interesse, scendendo dall’11% rispetto al 17% del 2013. Questo trend riflette il mutamento delle abitudini dei consumatori, sempre più orientati verso l’e-commerce, e la crescente attenzione degli investitori verso altri segmenti come uffici e residenziale di lusso.

Il 2014 si prospetta come un anno di consolidamento per il mercato immobiliare europeo, con una ripresa generalizzata e un interesse crescente verso i mercati più dinamici. Per chi dispone di capitali da investire, si aprono opportunità interessanti soprattutto nei settori con maggiore stabilità e rendimento, come gli uffici e, in alcuni casi, la logistica.

Tuttavia, la scelta del Paese e del segmento giusto rimane fondamentale. La Spagna si conferma uno dei mercati più promettenti, mentre l’Italia, pur con progressi evidenti, necessita di riforme profonde per competere con i principali hub europei. Per chi è disposto a guardare al lungo termine, il mercato immobiliare può ancora offrire ottime opportunità di investimento.

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