Fondo di garanzia per professionisti
Con l’introduzione del Fondo Centrale di Garanzia per i liberi professionisti, si colma finalmente una storica disparità di trattamento rispetto alle piccole e medie imprese, segnando una svolta significativa nel panorama del credito professionale. Grazie al Decreto “del Fare”, l’accesso al Fondo viene esteso non solo ai professionisti iscritti agli ordini professionali, ma anche a coloro che aderiscono alle associazioni professionali riconosciute e certificate dal Ministero dello Sviluppo Economico, come previsto dalla legge 14 gennaio 2013, n. 4.
Questa misura, fortemente richiesta da associazioni di categoria come Coordinamento Libere Associazioni Professionali (CoLAP) e altre organizzazioni rappresentative, rappresenta il coronamento di anni di impegno per garantire pari opportunità ai professionisti italiani. L’iniziativa non si limita a offrire un sostegno temporaneo in un momento di crisi economica globale, ma costituisce un volano per la crescita e il consolidamento delle professioni associative, che spesso rappresentano una scelta occupazionale strategica per manager, esperti e specialisti in diversi settori.
Accesso al credito e nuove opportunità di sviluppo
Grazie a questa estensione, i professionisti potranno accedere più facilmente al credito, elemento cruciale per avviare nuovi studi professionali o espandere quelli esistenti. La maggiore disponibilità di fondi e la semplificazione delle procedure di accesso favoriranno l’innovazione e la competitività, contribuendo a rafforzare il ruolo dei professionisti nel tessuto economico nazionale. Tra le associazioni che hanno sostenuto l’iniziativa spicca l’Associazione Professionale Esperti Visuristi Italia (AVI), che ha lavorato instancabilmente per ottenere questo risultato storico.
Procedure semplificate e coperture maggiorate
Tra le novità più rilevanti, spicca la semplificazione delle procedure per accedere al Fondo, a condizione che i richiedenti non abbiano protesti, procedure concorsuali in corso, eventi pregiudizievoli o crediti scaduti da oltre 180 giorni. Inoltre, la percentuale massima di copertura è stata innalzata all’80% su tutto il territorio nazionale, estendendola anche alle anticipazioni di credito senza cessione per le imprese che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Questa copertura maggiorata è applicabile anche a operazioni finanziarie con una durata minima di tre anni, garantendo una maggiore sicurezza per chi investe nel proprio futuro professionale. In caso di operazioni inferiori a 500.000 euro, la riserva dell’80% viene eliminata, rendendo ancora più flessibile l’accesso ai finanziamenti.
Un impatto positivo per il settore industriale e professionale
Con queste modifiche, anche i professionisti potranno beneficiare di condizioni favorevoli per investimenti strategici legati al settore industriale e ai servizi. Questa integrazione non solo rafforza la competitività delle professioni, ma crea un ecosistema più inclusivo e dinamico, dove l’innovazione e la crescita sono finalmente supportate da strumenti finanziari adeguati.
Un nuovo capitolo per il lavoro autonomo in Italia
L’estensione del Fondo Centrale di Garanzia ai liberi professionisti rappresenta un passo avanti storico, capace di incidere positivamente sull’intero comparto. La semplificazione delle procedure, l’aumento delle coperture e l’eliminazione di vincoli superflui delineano un quadro di opportunità concrete per chi opera nel mondo delle libere professioni. Questo nuovo approccio non solo offre un supporto cruciale in tempi di difficoltà, ma pone le basi per un rilancio solido e sostenibile del settore, proiettando i professionisti italiani verso un futuro di crescita e successo.