Comprare casa, servono poco più di 6 anni di stipendio
Un'analisi recente del gruppo Tecnocasa mostra che oggi sono necessarie in media 6,2 annualità di stipendio per acquistare una casa, un dato che si conferma stabile rispetto all'anno precedente e rappresenta uno dei minimi storici per il settore immobiliare. Questo significa che un lavoratore medio italiano, destinando interamente il proprio stipendio annuo all’acquisto di un’abitazione, impiegherebbe poco più di sei anni per ottenere un immobile standard di circa 85 metri quadri. Questo dato riflette l’evoluzione del mercato immobiliare in Italia e l'impatto della crisi economica che ha portato a una riduzione dei prezzi delle case rispetto al picco pre-crisi.
Differenze tra le principali città italiane
L’analisi di Tecnocasa evidenzia anche forti differenze tra le principali città italiane, con una variabilità che dipende principalmente dai prezzi immobiliari locali e dai livelli retributivi. A Roma, per esempio, acquistare un’abitazione richiede circa 10 anni di stipendio, rendendo la capitale la città con l’impegno finanziario maggiore per l’acquisto di una casa. Seguono Milano, con 9,3 annualità, e Firenze, con 8,5 annualità. Questa graduatoria evidenzia che il mercato immobiliare nelle città più grandi e prestigiose resta più impegnativo per chi desidera comprare casa.
In altre città i costi sono più contenuti. Napoli, per esempio, richiede 6,9 anni di stipendio per l’acquisto di un’abitazione, Bologna 6,1 anni e Torino 4,7 anni. Verso il fondo della classifica si trovano Bari (4,6 anni), Verona (4,5 anni), Genova (4 anni) e Palermo (3,9 anni), dove l'accesso alla proprietà è più agevole per la maggior parte dei residenti. Questo quadro evidenzia un’Italia caratterizzata da forti disparità territoriali, in cui le opportunità di accesso alla casa variano notevolmente a seconda della località.
Un confronto storico: dal 2007 al 2017
L’elemento più interessante dell’analisi emerge nel confronto tra il 2017 e dieci anni prima, ossia il periodo del 2007, quando erano necessarie mediamente 10,2 annualità per acquistare una casa. In questo lasso di tempo, quindi, il numero di anni necessari si è ridotto drasticamente di circa quattro annualità, riflettendo la profonda crisi economica e immobiliare che ha colpito il Paese. Tra le città, Roma ha registrato un calo di 4,8 annualità, mentre Milano e Napoli hanno visto una riduzione di 4,7 annualità ciascuna. Questo decremento significativo riflette il generale abbassamento dei prezzi degli immobili rispetto ai livelli pre-crisi, rendendo oggi più accessibile l’acquisto di una casa rispetto a dieci anni fa.
Metodologia dell’analisi di Tecnocasa
Per elaborare questi dati, Tecnocasa ha analizzato i prezzi medi per metro quadro di abitazioni usate nelle principali città italiane, utilizzando le informazioni raccolte dalle sue agenzie affiliate (Tecnocasa e Tecnorete). I dati sono riferiti al primo semestre del 2017 e si basano su abitazioni standard, con una superficie media di 85 metri quadri. Inoltre, per calcolare il numero di annualità necessarie, l'analisi considera il reddito annuo medio per dipendente (escludendo i dirigenti) a tempo pieno, fornito dall’Istat, considerando le retribuzioni lorde al netto delle trattenute fiscali e previdenziali.
Prospettive e riflessioni per il futuro
La tendenza degli ultimi dieci anni suggerisce che il mercato immobiliare italiano sta progressivamente diventando più accessibile, complice il calo dei prezzi dovuto alla crisi economica e alle condizioni di mercato favorevoli. Tuttavia, la ripresa economica in atto e le politiche monetarie della Banca Centrale Europea, insieme a una possibile crescita dell'inflazione, potrebbero influenzare in futuro sia i prezzi immobiliari che i tassi di interesse dei mutui.
In conclusione, il rapporto di Tecnocasa fornisce un quadro chiaro della situazione attuale del mercato immobiliare italiano, evidenziando una maggiore accessibilità alla casa rispetto a dieci anni fa. Allo stesso tempo, resta evidente la necessità di considerare le differenze regionali e urbane, che continuano a determinare variazioni significative nel numero di annualità necessarie per acquistare casa, un indicatore chiave per misurare l’accessibilità dell’abitazione nel nostro Paese.