Ripresa del franchising immobiliare: agenzie immobiliari verso quota 45.000
Dopo anni di difficoltà legate alla lunga crisi economica che ha colpito l’Italia e altri paesi, il settore del franchising immobiliare italiano è finalmente in ripresa. Le agenzie immobiliari, che avevano visto un drastico ridimensionamento nei periodi peggiori, stanno ora riguadagnando terreno. L'obiettivo attuale è ambizioso: raggiungere quota 45.000 unità a livello nazionale. Un traguardo che, grazie ai recenti segnali di crescita, appare oggi più vicino.
Secondo il report "Reti e aggregazioni immobiliari" elaborato dall'esperto Gerardo Paterna, nel 2017 le agenzie affiliate a reti di franchising sono aumentate dell'8,2% rispetto all'anno precedente, toccando quota 39.142 unità. Questo dato rappresenta circa 400 agenzie in più rispetto al 2016 e testimonia un recupero di fiducia da parte degli operatori del settore. La crescita non si limita solo alle reti di franchising: anche le agenzie indipendenti hanno registrato un aumento, seppur più moderato, dello 0,95%, raggiungendo lo stesso numero di 39.142 unità. Complessivamente, la crescita del numero di agenzie in Italia è stata dell'1,75% su base annua.
La forza dei brand: Tecnocasa, Gabetti e Remax in testa
Tra i principali marchi di franchising immobiliare, Tecnocasa continua a detenere una posizione di assoluta leadership, con una quota di mercato pari al 45,87% dei punti vendita. Seguono Gabetti, con il 10,08%, e Remax, con il 6,45%. Questi dati evidenziano una distribuzione concentrata, in cui pochi grandi nomi detengono la maggioranza del mercato, beneficiando della solidità del proprio brand e della capillarità sul territorio.
Il legame tra franchising immobiliare e andamento delle compravendite
Secondo il report, il franchising immobiliare segue una dinamica strettamente connessa all’andamento del mercato delle compravendite. Nei periodi di ripresa del mercato, come quello attuale, le agenzie di franchising trovano nuovo slancio e coraggio per espandersi. Tuttavia, il rapporto evidenzia una criticità: le reti di franchising, secondo l'autore, dovrebbero essere un modello di sostegno anche in momenti meno favorevoli, cosa che non sempre accade. Questo suggerisce la necessità di una revisione del modello tradizionale, per renderlo più resiliente alle oscillazioni del mercato.
Le piccole reti e il segmento di nicchia: un futuro incerto?
Un'altra riflessione del report riguarda le reti di franchising di dimensioni medie, quelle comprese tra i 50 e i 100 punti vendita. Queste reti, posizionate in un’area di indeterminatezza, faticano a trovare un modello di business sostenibile. In molti casi, il numero limitato di punti vendita mette in discussione l’efficacia della rete stessa. Di contro, alcune piccole reti facenti parte di network internazionali si stanno orientando verso segmenti di mercato più specifici, come quello degli immobili di lusso, puntando sulla specializzazione per sopravvivere e crescere.
Uno sguardo al futuro del franchising immobiliare
Con il mercato immobiliare italiano che mostra segnali di ripresa, il franchising immobiliare è in una fase di rinnovato sviluppo. Tuttavia, il settore si trova di fronte a diverse sfide, tra cui quella di rendere il modello di rete più efficace nei periodi di bassa domanda. La riorganizzazione dei franchising e una maggiore capacità di adattamento al contesto di mercato saranno elementi chiave per la tenuta e la crescita del settore nei prossimi anni. Con l’obiettivo di raggiungere quota 45.000 agenzie, il franchising immobiliare italiano si prepara ad affrontare una nuova fase di espansione, in cui la qualità dei servizi e la capacità di adattamento saranno determinanti per il successo delle reti