Crea gratis il tuo profilo!

Proposta di modifica del catasto: Agefis per un sistema più equo

Proposta di modifica del catasto: la proposta di Agefis

La proposta di modifica del catasto avanzata dall'Agefis (Associazione nazionale dei geometri fiscalisti) e dal Consiglio nazionale dei geometri e geometri laureati, nel corso dell'audizione presso la Commissione Finanze e Tesoro del Senato, rappresenta un tentativo di modernizzare un sistema cruciale per la fiscalità italiana. L'iniziativa si inserisce nell'indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco, con l'obiettivo di risolvere le criticità legate all'iniquità e alle sperequazioni nel sistema attuale.

Il fulcro della proposta è l'applicazione di meccanismi di calcolo basati sulla capacità contributiva, misurata attraverso l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee). L'uso di modelli estimativi aggiornati, in grado di riflettere le mutevoli dinamiche socio-demografiche, mira a creare un sistema più giusto e progressivo.

Obiettivi della riforma

L'obiettivo principale è ridurre le disuguaglianze nel carico fiscale legato agli immobili, correggendo le attuali sperequazioni e promuovendo una politica abitativa che tenga conto dei cambiamenti socio-demografici. Secondo Agefis, un catasto riformato in base alla legge n. 1122 potrebbe rappresentare uno strumento efficace per intervenire sui fattori che generano iniquità, a patto che le nuove regole considerino la capacità contributiva dei proprietari.

Detrazioni, franchigie e progressività

La proposta prevede l'introduzione di detrazioni o franchigie modulabili, che permettano di adattare il prelievo fiscale alle diverse situazioni economiche dei contribuenti. Questo approccio differenziato consentirebbe, a parità di rendita catastale, di applicare aliquote diverse in base alle condizioni di necessità, assicurando un'imposizione più equa.

Inoltre, l'Isee potrebbe essere utilizzato per valorizzare la componente patrimoniale nella tassazione immobiliare, introducendo elementi di progressività già presenti nella tassazione sul reddito. Questo meccanismo garantirebbe un'adeguata correlazione tra il valore dell'immobile e la capacità economica del proprietario.

Strumenti estimativi e ruolo dei geometri

La proposta di Agefis sottolinea l'importanza di utilizzare strumenti di analisi statistico-estimativa nella rilevazione e valutazione dei dati catastali. Questa metodologia permetterebbe di verificare le rendite in modo rigoroso e conforme agli standard nazionali e internazionali, riducendo le discrepanze attualmente esistenti.

I professionisti di area tecnica, come i geometri, avrebbero un ruolo centrale in questa riforma, grazie alle loro competenze specifiche. La responsabilità di garantire una corretta valutazione dei beni immobiliari rappresenta una sfida complessa, ma necessaria per il successo della riforma.

Un passo verso il futuro o una questione ancora aperta?

Sebbene la proposta offra spunti interessanti per migliorare il sistema, resta da vedere se le modifiche saranno effettivamente approvate e implementate. La complessità della materia e le possibili resistenze politiche potrebbero rallentare il processo. Tuttavia, il dibattito avviato dimostra la volontà di affrontare il tema con un approccio più equo e orientato al futuro.

La riforma del catasto rappresenta un’opportunità per aggiornare il sistema fiscale immobiliare, adattandolo alle esigenze della società contemporanea. La domanda principale, però, resta: riuscirà questa proposta a superare le sfide tecniche, politiche e sociali per tradursi in un cambiamento concreto?

Condividi questo articolo:

Articoli simili: