IVA agevolata al 10 per ristrutturazioni: requisiti, quando e dove si applica
Ristrutturare un immobile? Potrebbe essere la soluzione più conveniente dato è possibile usufruire dell’Iva agevolata al 10% proprio per le ristrutturazioni. L’agevolazione viene prevista per interventi di manutenzione, sia ordinaria sia straordinaria, che vengano effettuati su immobili residenziali e dunque di destinazione abitativa. Per usufruire dell’IVA agevolata al 10% per le ristrutturazioni edilizie di immobili abitativi è indispensabile però che ci sia in essere contratto di appalto. Va poi presentata un’autocertificazione con cui si va ad attestare sotto la propria responsabilità, che si stanno effettuando dei lavori di ristrutturazione che consentono di godere dell’IVA agevolata. Scopriamo quando possibile usufruire di questa agevolazione, quali sono li limiti e quali sono i documenti necessari da presentare.
IVA agevolata perché
Ovviamente l’esistenza dell’IVA agevolata al 10% per lavori di ristrutturazione edili (bonus ristrutturazioni, come richiederlo) è una misura reda necessaria e indispensabile per poter sostenere adeguatamente il settore dell’edilizia. Obiettivo primario dell’agevolazione è infatti quello di favorire gli interventi di manutenzione o di ristrutturazione di immobili che siano a destinazione abitativa. Ma quali lavori possono effettivamente godere di questa agevolazione?
IVA agevolata, chi ne ha diritto
Ma chi ha diritto all’IVA agevolata al 10% per interventi di tipo edilizio? Si tratta di un’agevolazione che viene consentita sugli immobili a tutti coloro che paghino per l’esecuzione dei lavori svolti. Quindi non è necessario essere proprietari dell’immobile per il quale vengano effettuati gli interventi: l’agevolazione stessa si lega solo ed esclusivamente alla tipologia dei lavori che vengono svolti e non al possesso dell’immobile stesso.
Iva agevolata, quando si applica
Ricordiamo che l’IVA ordinaria è pari al 22%, ma esistono delle agevolazioni per l’iva ridotta dal 4% al 10%. Vediamo che nel dettaglio l’iva al 10% viene applicata solo per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che siano stati realizzati su fabbricati a destinazione abitativa e privata. Restano escluse dall’applicazione dell’IVA agevolata tutti i lavori di manutenzione che vengano effettuati su beni immobili a destinazione non abitativa di categoria catastale diversa da A/1 fino ad A/9 e A/11. È indispensabile l’esistenza di un contratto di appalto per poter usufruire dell’agevolazione dell’IVA al 10%. Viene applicata ai lavori edili, come ad esempio il recupero edilizio, la ristrutturazione, ma anche risanamento conservativo e restauro. Viene applicata anche nel caso di acquisto di beni, eccezion fatta per le materie prime e dei materiali semilavorati. La condizione necessaria e indispensabile per usufruire dell’agevolazione è l’esistenza di un regolare contratto di appalto. Le regole sono regolate dall'Agenzia Entrate nella Guida alle ristrutturazioni del 2018.
Nel dettaglio, viene definito che l'Iva agevolata possa essere applicata sulla prestazione dei servizi e sulla cessione dei beni in alcuni casi particolari.
L’agevolazione al 10% sussiste nel caso di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sull’abitazione mentre sussiste sui beni solo nel caso in cui siano ceduti da regolare contratto di appalto. In pratica l'agevolazione viene applicata sulla differenza tra il valore totale della prestazione stessa e quello dei beni. Quindi per capire l’agevolazione è necessario partire dal valore totale della ristrutturazione edilizia e detrarre l’importo dei beni significativi. L’iva agevolata andrà ad essere applicata sulla differenza.
Beni significativi, quali sono
Quali sono i beni significativi? Eccoli di seguito:
- Ascensori e montacarichi;
- Infissi (esterni ed interni);
- Caldaie;
- Video citofoni;
- Condizionatori e apparecchi per riciclo dell’aria;
- Sanitari e rubinetteria da bagno;
- Impianti di sicurezza
L'Iva agevolata al 10% non può essere invece applicata quando:
- i materiali e i beni siano forniti da un soggetto diverso rispetto all'impresa appaltatrice dei lavori,
- i materiali o i beni siano stati acquistati dal committente.
Se si parla invece si recupero edilizio c'è la possibilità di applicare l'Iva al 10% senza deroghe.
Iva al 10%, tutti i documenti richiesti
Ma come ottenere le agevolazioni fiscali che sono previste dal bonus ristrutturazione e ottenere l'applicazione dell'iva al 10%? È necessario presentare tutta la documentazione richiesta. Occorre compilare l’autocertificazione che attesta l'applicabilità dell’agevolazione prevista. A ogni tipo di intervento deve essere necessariamente allegata la dichiarazione Iva agevolata con tutti i relativi documenti. Per l'applicazione dell'Iva agevolata al 10%, cioè per lavori sulla seconda casa o successive e per la fornitura dei beni finiti (infissi, porte, caldaia, sanitari) è necessario presentare i seguenti documenti:
eventuale copia della concessione edilizia,
copia dell’atto
copia del documento e del codice fiscale
l'autocertificazione dell'Iva agevolata al 10%
Occorrono gli stessi documenti anche per l'applicazione dell'Iva al 10% nel caso di ristrutturazione edile, restauro e risanamento, ma è necessario in questo caso aggiungere anche la DIA, la Denuncia Inizio Attività, correttamente intestata a chi acquista. La DIA è necessaria anche per ottenere l'applicazione dell'Iva agevolata al 10% nel caso di interventi di manutenzione straordinaria.
L’autocertificazione
L'autocertificazione è necessaria per poter dichiarare di aver diritto all'applicazione dell'IVA agevolata al 10%: l’autocertificazione dovrà essere compilata dichiarando di essere in possesso dei necessari requisiti e poi consegnata a chi esegue i lavori. È possibile poter scaricare tutti i diversi modelli fac-simile online: sono disponibili i moduli per la prima casa o per l'applicazione dell'agevolazione sui beni finiti, ma anche per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria o per la ristrutturazione edilizia vera e propria (qui i dettagli sul bonus ristrutturazioni 110%).
Lavori in contratto di appalto
L’Iva agevolata al 10% viene applicata alle prestazioni di servizi, ma non effettivamente alle operazioni in merito alla cessioni di beni come ad esempio la vendita di finestre. Potrebbe però anche accadere che nel contratto di appalto si faccia riferimento a prestazioni di servizi e all’acquisto di materiali. Nel caso in cui l’appaltatore fornisce beni di valore significativo, l’aliquota ridotta Iva viene applicata solo su questi beni, in particolare sulla differenza fra il valore intero del lavoro della prestazione che dovrà però essere considerato al netto del valore degli stessi beni.