Orari per fare rumori nel regolamento condominiale: lavori, feste e altro
I rumori all’interno del condominio? Vengono in qualche modo gestiti dal nuovo regolamento di condominio, il documento che stabilisce tutta una serie di regole che sono obbligatorie per gli inquilini del condominio. Si tratta di regole volte a tutelare l’edificio, ma anche la pacifica convivenza tra gli inquilini: il regolamento condominiale infatti gestisce ogni elemento in merito all’utilizzo degli spazi comuni, alla divisione degli spazi, alla pulizie, ai lavori ordinari e straordinari e ovviamente al mantenimento del decoro del condominio. Ovviamente rientrano in questa regolamentazione anche i diritti e i doveri di ogni condomino e il regolamento condominiale in effetti gestisce anche gli orari in cui sia possibile poter fare rumori. Quando si parla di rumori di intende poi un po’ di tutto, dai lavori di manutenzione del condominio agli orari in cui i bambini possono giocare negli spazi comuni, dagli orari in cui sia possibile organizzare delle feste. Vediamo in dettaglio che cosa dice il regolamento condominiale rumori orari.
Rumori in condominio, che cosa dice la legge?
In realtà la legge non si pronuncia sugli orari in cui si possa fare rumore in condominio: ma allora come è necessario potersi comportare? Naturalmente è necessario agire individualmente all’insegna del rispetto altri e della buona educazione e in casi estremi, sopraggiunge la decisione del giudice. Uno dei motivi principale infatti delle liti fra i condomini sono senza dubbio i rumori forti, le urla dei bambini, gli schiamazzi in orari notturni magari in occasione di qualche festa. Al di là delle regole sarebbe sempre opportuno venirsi incontro e trovare un punto di incontro con gli altri vicini prima di ricorrere al giudice. Ma in realtà, quali sono gli orari di silenzio nei condomini? Esiste un modo per poterli far rispettare? I rumori condominiali poi possono essere di diversi genere, dalle scarpe del piano superiore, ai mobili che magari vengono spostati, dagli animali. In ogni caso il proprietario di un immobile non può constare rumori nel caso in cui non superino un grado di normale tollerabilità. La legge infatti non dice nulla in merito:
- Agli orari in cui si deve fare silenzio;
- Agli orari in cui è possibile fare le pulizie di casa;
- Agli orari e ai giorni in cui le ditte possono effettuare i lavori all’interno degli appartamenti;
- Ai decibel oltre le quali il rumore viene considerato intollerabile;
- Alla soglia del volume di televisione o della musica.
Sarà il giudice, se interpellato, che dovrà decidere via via per ogni situazione, in ogni caso ecco le soluzioni in caso di vicini rumorosi.
Regolamento condominiale, gli orari in cui fare rumore
Insomma, quando si parla di orari nell’ambito del regolamento condominiale, la questione è sempre delicata e poco chiara. Valgono naturalmente le regole della buona convivenza in condominio ricordando quando che ci sono momento della giornata in cui non è possibile praticare delle attività che possano provocare rumori molesti. Ciascun regolamento condominiale in pratica può dettare e inserire le proprie regole relative agli orari. È pur vero che che ci sono però delle fasce in cui c’è maggiore tolleranza dei rumori. Si tratta delle fasce e di ore di silenzio generalmente vanno da prima delle 8.00 a dopo le 21.00. Ci sono poi delle fasce in cui il livello di tollerabilità è maggiore, ma in cui comunque è necessario rispettare il silenzio e che vanno dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00. In pratica è vietato fare rumore nella fascia serale in genere dopo le 20 fino alle 23 e prima delle 8 di mattina, per consentire i giusto riposo a tutti. Insomma, non essendoci una legge precisa che imponga degli orari prestabiliti, tutto viene stabilito a discrezione di ogni singolo regolamento condominiale. Anche gli orari dei lavori condominiali devono sottostare alle regole condominiali così come tutti gli altri. Almeno in teoria. E chi non rispetta il silenzio imposto dal regolamento condominiale, potrà anche essere sanzionato con una cifra che va dai 200 agli 800 euro.
Posso organizzare una festa in un condominio?
Sì, in linea di massima è possibile organizzare una festa in un appartamento all'interno di un condominio, ma ci sono alcune considerazioni da tenere presente:
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Regolamento di condominio: Prima di organizzare qualsiasi tipo di evento o festa, è importante consultare il regolamento di condominio del proprio edificio. Questo regolamento può contenere disposizioni specifiche riguardanti il rumore, le ore di silenzio, l'uso delle parti comuni e altre regole che possono influenzare la possibilità di organizzare feste.
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Rispetto degli altri condomini: Anche se il regolamento di condominio non vieta esplicitamente le feste, è importante rispettare i diritti degli altri condomini. Questo include limitare il rumore e le potenziali molestie per gli altri residenti, soprattutto durante le ore notturne.
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Comunicazione con gli altri condomini: È una pratica comune e cortese informare gli altri condomini dell'intenzione di organizzare una festa, specialmente se si prevede che l'evento possa causare disturbo o disagio.
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Sicurezza e pulizia: Assicurarsi che la festa sia organizzata in modo sicuro e responsabile per evitare danni alla proprietà comune o a quella degli altri condomini. Inoltre, è importante garantire che l'appartamento sia pulito e che eventuali rifiuti generati durante la festa vengano smaltiti correttamente.
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Limiti legali: In alcuni casi, possono esserci leggi locali o ordinanze comunali che regolamentano il rumore e le attività pubbliche, comprese le feste in appartamento. È importante essere a conoscenza di queste normative e rispettarle.
In sintesi, è possibile organizzare una festa in un appartamento di un condominio, ma è importante farlo in modo responsabile, rispettando le regole del regolamento condominiale, i diritti degli altri condomini e le leggi locali.
Il regolamento condominiale, che cosa è
Non tutti sanno che esistono due tipi diversi di regolamento, vale a dire il regolamento assembleare e il regolamento contrattuale. Il regolamento contrattuale viene sottoscritto da tutti i condomini all’unanimità o dal costruttore stesso dell’immobile, poi viene sottoscritto dal notaio e viene inserito all’interno del rogito per la vendita. Il regolamento assembleare, volontario oppure obbligatorio, viene invece approvato tramite delibera dall’assemblea che viene invece aperta a tutti i condomini. L’amministratore condominiale (quanto guadagna un amministratore di condominio) in effetti dovrebbe far rispettare il regolamento del condominio e il suo intervento è lecito fino a quando è obbligatorio. Ci sono poi tanti tipi di rumori condominiali che devono essere gestiti come ad esempio i rumori dei bambini, rumori che possono presentarsi di giorno e di notte e anche negli spazi comuni. In questo caso, nonostante i bambini abbiamo il diritto al gioco, sono sempre dei condomini e devono sottostare alle regole del condominio senza dimenticare che è sempre bene valutare l’entità e la frequenza dei rumori e che la responsabilità dei rumori dei bambini ricade sempre sui genitori (regolamento condominiale, sui rumori dei bambini).Ci sono poi dei casi in qualche modo incontrollabili: si tratta ad esempio dei rumori provocati dagli animali domestici. Ad esempio non sempre è possibile impedire a una cane di abbaiare considerando che si tratta di rumori che prescindono dalle intenzioni del condomino. In casi del genere è bene effettuare una perizia fonografica per accertarsi dell’entità del rumore che se dovesse essere considerato al di sopra del limite di tollerabilità. La soglia delle normale tollerabilità deve essere necessariamente applicata anche nel momento in cui il vicino o la vicina camminano con i tacchi per casa, magari presto o tardi la mattina o se ad esempio sveglia un bambino. Stesso discorso per valutare il rumore di un condizionatore d’aria, della radio o del televisore che sono tenuti ad alto volume magari uno strumento musicale (anche bene) a tutte le ore. Se il rumore supera la soglia delle normale tollerabilità scatta il disturbo della quiete pubblica in condominio, lo stesso di chi ad esempio suona il clacson di notte.