Direttiva Casa Green 2024: Stop al Bonus caldaie e altri cambiamenti

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L'Unione Europea ieri (12 Marzo 2024)  ha approvato la nuova direttiva Casa Green che prevede una serie di cambiamenti importanti sulle prestazioni energetiche nel settore dell’edilizia.

L’obiettivo è quello di ridurre progressivamente le emissioni di carbonio entro al 2030 e arrivare alla neutralità climatica entro il 2050. Ma cosa significa nel dettaglio?

Già a Marzo 2023 si era parlato della Direttiva Casa Green la quale ha come obiettivo principale quello di combattere le emissioni di gas serra e di emissioni attraverso la riqualificazione degli edifici e di nuove norme che guidino alla costruzione di nuovi edifici.

La versione “Epdp: Energy performance of building directive” approvata dal Parlamento Europeo  con 370 volti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti è risultata meno invasiva rispetto alla prima proposta di legge, nonostante ciò, prevede diversi cambiamenti importanti, compreso lo stop al bonus caldaie dal 2025. 

Il testo entrerà in vigore alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale subito dopo l’approvazione formale del Consiglio.

Concretamente, cosa cambierà con lo stop al bonus caldaie?

Uno dei cambiamenti più importanti sarà lo stop bonus caldaie a gas nel 2025. A partire da questa data, quindi, non sarà più possibile usufruire di incentivi per l'installazione di caldaie a gas.

Le caldaie a gas, attualmente molto diffuse in Italia, saranno progressivamente eliminate. Già dal 2025, non sarà più possibile ottenere incentivi per la loro installazione. Dal 2040, invece, queste dovranno essere totalmente eliminate. Ciò significa che sarà necessario passare a sistemi di riscaldamento e raffreddamento alimentati da energie rinnovabili.

Le caldaie a combustibile fossile, quindi, saranno definitivamente eliminate entro il 2040 (nella bozza iniziale era previsto nel 2035) e non potranno più essere incentivate dal 2025. I termosifoni, però, potranno essere alimentati da caldaie combinate che prevedono l’uso di energia rinnovabile o da pompa di calore. 

Quali altri cambiamenti sono previsti?

Oltre allo stop delle caldaie a metano, la Direttiva Casa Verde prevede una serie di importanti novità per quanto riguarda il settore edilizio che dovranno essere applicate da tutti gli Stati membri. Tra le novità troviamo:

  • Edifici nuovi a emissioni zero: a partire dal 2030, tutti gli edifici nuovi, sia pubblici che privati, dovranno essere a emissioni zero.
  • Ristrutturazioni: si prevedono requisiti più stringenti di efficienza energetica per gli edifici esistenti.
  • Pannelli solari: dal 2026 al 2030, sarà obbligatorio installare pannelli solari sui nuovi edifici pubblici.
  • Incentivi per l'energia rinnovabile: saranno previsti incentivi per incoraggiare il passaggio a sistemi di riscaldamento e raffreddamento alimentati da energie rinnovabili.

Impatto della Direttiva Casa Green in Italia

In Italia, la Direttiva Casa Verde avrà un impatto significativo. Dei 12 milioni di edifici residenziali presenti nel nostro paese, ben 5 milioni hanno prestazioni energetiche scadenti e necessitano di ristrutturazioni. La Direttiva prevede che ciascun paese membro dell'Unione Europea adotti un piano nazionale per la riduzione progressiva del consumo di energia degli edifici residenziali, con un taglio del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.

Quando se ne iniziò a parlare, l’anno scorso, il nostro Premier, Giorgia Meloni, aveva esposto le problematiche legate alla riqualificazione di palazzi e strutture storiche, dichiarando che, nel contesto italiano, ci sarebbe stata maggiore difficoltà ad attuare la direttiva, sia per questioni storiche, di conformazione geografica che per la mole di edifici “protetti” con vincoli paesaggistici e ambientali; per questo i governi potranno presentare delle richieste di esenzioni per edifici storici e agricoli, le chiese, i luoghi di culto e gli edifici militari.

Ogni paese dovrà presentare a Bruxelles un piano di marcia che seguirà per raggiungere gli obiettivi di efficientamento. 

Costi e opportunità

La Direttiva Casa Verde rappresenterà sicuramente una sfida per il settore edilizio italiano, ma anche un'opportunità. Si stima che per realizzare la transizione energetica del parco immobiliare saranno necessari 275 miliardi di euro di investimenti annui fino al 2030. Tuttavia, grazie agli incentivi previsti dalla Direttiva e ai fondi europei (Fondo Sociale per il clima, Recovery Fund, e Fondi di sviluppo regionale), sarà possibile sostenere la svolta energetica del settore edilizio.

La Direttiva Casa Green rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il cambiamento climatico. Se da un lato comporta degli sforzi e dei costi per il settore edilizio, dall'altro rappresenta un'opportunità per rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico e contribuire così alla riduzione delle emissioni di gas serra. Inoltre, la Direttiva avrà un impatto positivo anche sulla salute dei cittadini, grazie alla riduzione dell'inquinamento atmosferico.

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