Turbativa d'asta: cosa è e quali sono le conseguenze?
Non è raro che durante la lettura di un quotidiano o al telegiornale sentiamo citare la “turbativa d’asta”; spalla a spalla con la corruzione, in Italia si configura sempre più spesso. Concorsi pubblici truccati, appalti tra aziende amiche, amici e parenti di persone importanti che vincono gare pubbliche o private tutto per l’unico scopo di far vincere l’interesse personale manomettendo un sistema giusto. In tutti questi esempi si configura il reato di turbativa d’asta. Il problema principale della turbativa d’asta è che nella maggior parte delle volte vengono riconosciute troppo tardi quando ormai l’appalto o l’asta è già stata aggiudicata.
Cos’è la turbativa d’asta?
Con il termine turbativa d’asta si intendono tutte quelle determinate o determinabili ipotesi in cui una o più persone alterino il corretto svolgimento di una vendita pubblica o applichino promesse, minacce o comportamenti al fine di influenzare il leale andamento dell’asta e il conseguente regolare esito.
Il reato di turbativa d'asta è previsto dall’articolo 353 del Codice Penale con il nome di turbata libertà degli incanti nel momento in cui si configura una alterazione fraudolenta per influenzare l’esito dell’asta immobiliare.
La turbativa d’asta è molto frequente nelle aste immobiliari e può essere attuata attraverso diversi mezzi che possono essere:
- minaccia o violenza;
- promessa di regali o vantaggi in cambio di informazioni
- offerta di denaro verso i partecipanti, il custode o il delegato
- tutte le azioni che potrebbero compromettere l’andamento regolare dell’asta.
Queste azioni anche se non raggiungono il loro scopo sono in ogni caso motivo di condanna; ciò significa che si può essere condannati per turbativa d’asta anche se non si ha vinto l’asta.
Quali sono le sanzioni per il reato di turbativa d’asta?
L’articolo 353 del Codice Penale stabilisce che:
Chiunque, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, impedisce o turba la gara nei pubblici incanti o nelle licitazioni private per conto di pubbliche Amministrazioni, ovvero ne allontanagli offerenti, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni e con la multa da euro 103 a euro 1.032.
Successivamente l’articolo aggiunge anche che le conseguenze saranno peggiori se a commettere la turbativa d’asta sarà un soggetto incaricato dalla legge, ovvero un delegato o il giudice stesso. In tal caso è prevista la reclusione è da uno a cinque anni e la multa da euro 516 a euro 2.065.
Esistono delle situazioni in cui le pene possono essere aggravate o diminuite ma a stabilirlo sarà solo il giudice in fase di processo. Ad esempio nel caso in cui le licitazioni fossero private per conto di privati ma dirette comunque da un pubblico ufficiale, la pena prevista è meta di quella sopracitata.
Essendo un’infrazione penale è possibile che il Giudice richieda anche il versamento di un risarcimento nei confronti di chi ha subito il danno e a tutti colori che verranno condannati per il reato di turbativa d’asta avranno il divieto di chiudere contratti con l’amministrazione pubblica.
Cosa fare in caso di turbativa d’asta?
E’ molto difficile che ci si accorgi della presenza di una turbativa in asta proprio contemporaneamente al procedimento, ma nel caso si abbia tale sospetto si può richiedere immediatamente la sospensione dell’asta per effettuare le verifiche necessarie.