Lo smaltimento dell’eternit è un problema importante per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Grazie alla legge 257 del 1992 l’amianto è severamente vietato in Italia. Tante sono le normative frutto di questa legge che comprendono le modalità di smaltimento e di bonifica.
L’eternit: cos’è e in che modo è pericoloso
L’amianto è stato brevettato nel 1901 dall’austriaco Ludwig Hatschek, come un materiale altamente resistente. Nel corso del Novecento venne utilizzato per la costruzione e la produzione di tantissimi oggetti ma solo successivamente venne associato come causa di una forma di cancro molto grave. L’ eternit è appunto la lega che unisce l’amianto ed il cemento, altamente utilizzata nel campo edilizio, in quello industriale, nel settore domestico e dei trasporti per le sue proprietà. Lo sfaldamento di questo materiale però avrebbe portato alla presenza di fibre minuscole che si depositano nei polmoni di chi le respira aumentando la possibilità di ammalarsi di cancro ai polmoni. Proprio per i rischi che comporta, l’eternit è stato vietato per qualsiasi utilizzo e per lo smaltimento di quello utilizzato ci si è dovuti affidare a delle bonifiche eseguite da dei professionisti che evitano la dispersione di queste fibre nell’aria.
Come viene smaltito l’eternit?
L’operazione di rimozione dell’eternit è eseguito in tre passaggi:
- Il primo passaggio è quello della messa in sicurezza, quindi la zona viene confinata affinchè nessuno si trovi nei pressi dell’oggetto nocivo.
- Il secondo passaggio deve essere svolto in diversi modi in base allo stato dell’oggetto in questione:
- Rimozione: se l’oggetto è danneggiato bisognerà rimuoverlo completamente;
- Incapsulamento: il materiale viene lavorato con particolari prodotti che contengono le fibre d’amianto nel caso in cui il materiale non sia completamente deteriorato e lo si può mantenere senza rischi per la salute;
- Sovracopertura: nel caso in cui la struttura portante sia abbastanza resistente da mantenere un’altra copertura e il materiale sia in ottimo stato.
Sia la sovracopertura che l'incapsulamento necessitano di controlli periodici ed altri interventi; nel caso invece della rimozione l’oggetto viene trasportato in sicurezza in un impianto autorizzato.
Dove può essere presente l’eternit?
Dato il divieto dell’utilizzo dell’amianto dal 1992, tutti gli edifici o gli oggetti di cui la costruzione o la produzione risale al periodo precedente possono contenere amianto.
Ad esempio all’interno delle auto, l’amianto era utilizzato per la costruzione delle guarnizioni e delle guaine.
Nelle case è possibile trovarlo all’interno di vecchi forni, impianti idrici, rivestimenti ondulati per tetti o all’interno di edifici industriali sulle tettoie o sulle pareti. Grazie ad un sopralluogo di professionisti possono indicarti se all’interno degli ambienti che frequenti e che vivi ci sia presenza di eternit non smaltito.
Costo smaltimento eternit
Sicuramente la salute non ha prezzo ma è bene sapere quanto costa smaltire l’eternit per rendersi conto di quali prezzi per lo smaltimento eternit stiamo affrontando.
Prima di tutto è bene rivolgersi alle aziende di smaltimento che hanno la certificazione necessaria per legge con iscrizione all’Albo dei Gestori Ambientali e rivolgersi all’azienda giusta in base al tipo di eternit da smaltire.
Infatti per lo smaltimento di eternit, le aziende vengono catalogate in base alla categoria di smaltimento; la categoria di smaltimento 10A è abilitata allo smaltimento solo all’eternit in matrice compatta; per smaltire l’eternit friabile bisogna rivolgersi alla categoria 10B ed esclusivamente solo coloro che sono iscritti alla categoria 5F potranno raccoglierlo e trasportarlo in discarica.
Per questo motivo è complicato stabilire quale sarà il prezzo dello smaltimento dell’eternit ma la maggior parte delle aziende di smaltimento amianto saranno in grado di fornire in preventivo grazie ad un sopralluogo gratuito.
La prima cosa che valuteranno sarà lo stato dell’amianto in base al suo deterioramento. Se l’amianto è compatto e quindi poco rischioso sarà meno costoso, mentre più sarà complicato difficile e soprattutto rischioso più il prezzo potrà salire partendo da un minimo di 6€ al mq fino ad un massimo di 23€ al mq. Se invece lo smaltimento di eternit riguarda ampie superfici superiori ai 150 mq, per l’intero smaltimento sarà necessario allestire un vero e proprio cantiere ed in questo caso il prezzo base di partenza sarà di 10€ al mq proprio perchè aumentando la quantità di amianto aumenta a tutti gli effetti i rischi e la probabilità di inquinamento dell’aria.
Le altre variabili per il costo dello smaltimento dell’eternit possono essere:
- Se non si parla di superfici piane ma di oggetti il prezzo può essere calcolato in base ai kg.
- Se l’eternit deve essere trasportato allo smaltimento si terrà in considerazione anche la distanza dal punto di prelievo al punto di smaltimento.
Incentivi smaltimento eternit
Considerato che i costi per lo smaltimento dell’amianto possono essere considerevoli sono stati previsti degli incentivi fiscali già dalla Legge Bilancio del 2019, anche con bonus e finanziamenti che aiutano l’ammortamento della spesa di bonifica e smaltimento dell’amianto.
Quello in essere confermato e protratto anche nel 2022 è il Bando Inail Amianto che ti permette di accedere ad un contributo a fondo perduto per il sostegno delle imprese a rimuovere i rischi dell’eternit.
I fondi ammontano a 370 milioni di euro e promuove lo smaltimento di materiali e costruzioni contenenti amianto, poiché ad oggi, dopo 30 anni dal divieto dell’amianto ci sono ancora tantissime aziende, fabbriche e attività commerciali che presentano eternit nelle loro strutture.
Gli obiettivi del contributo mirano allo smaltimento dell’eternit per migliorare la salute dei lavoratori e le condizioni di sicurezza sul lavoro riducendo le emissioni inquinanti, aumentando la sostenibilità e gli interventi di prevenzione.
Il contributo del Bando Inail Amianto concede un massimo di 130.000€ a fondo perduto e copre il 65% delle spese da sostenere; ma la novità più importante è l’inserimento di un ulteriore incentivo che copre l’installazione delle linee vita per gli operai che effettueranno i lavori di manutenzione. Possono partecipare al bando tutte le imprese del territorio nazionale che appartengono ai seguenti settori:
- Commercio;
- Agricoltura;
- Industria;
- Artigianato,
- Enti di volontariato, associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali;
- Sede operativa in ogni Regione d’Italia