Quando si pensa di ristrutturare casa, una delle fasi più importanti è quella di rifare l’impianto idraulico, questo lavoro di ristrutturazione però può influire notevolmente sul costo della ristrutturazione quindi sarà necessario valutare bene se includere il rifacimento dell’impianto idraulico o no.
Cos’è un impianto idraulico?
Prima di affrontare l’argomento della ristrutturazione e del rifacimento dell’impianto idraulico è importante comprendere come è composto un impianto idraulico e a cosa serve nello specifico. Tutto parte dal contatore il quale un tempo veniva posizionato all’interno della casa, successivamente, è stato spostato all’esterno per rendere più semplice la lettura e la manutenzione dagli operatori esterni. Dal contatore parte un tubo di adduzione a cui è collegata una chiave di arresto con cui è possibile chiudere l'acqua in tutto l'appartamento.
Da quel punto partono due tubi, uno diretto al sistema di riscaldamento dell'acqua e l'altro diretto ai terminali. Le tubature del sistema di riscaldamento si dividono poi in altre due strade: una parte ricircola e servirà per riscaldare gli ambienti, l'altra parte invece verrà attivata quando viene aperto il rubinetto dell'acqua calda. Ai rubinetti è poi collegata la rete di scarico che canalizza l'acqua vero i punti di raccolta. Le parti che compongono l’impianto idraulico sono diverse e oltre alle tubature che formano la rete di adduzione e distribuzione che permettono all’acqua di arrivare a tutti i punti della casa, abbiamo: il depuratore, che filtra e rende l’acqua adatta all’uso domestico, la caldaia o lo scaldabagno, che permette la produzione di acqua calda, la rete di scarico per liberarsi dell’acqua utilizzata, l’autoclave che permette di far arrivare l’acqua anche ai piani più alti dove la pressione sarebbe piuttosto bassa ed infine la rubinetteria utile per l’erogazione.
Solitamente nella rete pubblica la pressione dell’acqua va dai 5 ai 6 bar, all’interno delle mura domestiche invece si aggira intorno ai 3,5 bar, questo per evitare rumori e lo scoppio di tubature. Come detto prima, più si va verso i piani più alti più la pressione diminuirà, allo stesso modo al piano terra o primo piano ci potrebbe essere la possibilità di troppa pressione, in questo caso servirà anche un riduttore di pressione. La pressione va regolata anche in base al diametro dei tubi che vanno da 0,7 ai 2,00 pollici ( un pollice corrisponde circa a 2 cm e mezzo). Per quanto riguarda i materiali, se prima venivano utilizzati ferro e piombo, le tubature di oggi possono essere in acciaio zincato, in rame o il propilene o il multistrato, queste tubature vengono poi rivestite con materiale isolante di 10 mm che evitano la condensazione durante il trasporto di acqua fredda e la dispersione di calore al trasporto di acqua calda.
Rifare l’impianto idraulico: perché?
Solitamente si decide di rifare un impianto idraulico per tre motivi:
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L’età dell’impianto: dopo 30 anni, le tubature e i raccordi tendono a deteriorarsi, e prima di causare ulteriori danni è bene sostituirli.
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Se l’acqua che esce dal rubinetto non è limpida o è troppo calcarea: nel primo caso vuol dire che le tubature sono sporche o composte da materiali che si usavano un tempo (ferro o piombo) che rilasciano nell’acqua sostanze nocive per la nostra salute, se invece è troppo calcarea, questo può posarsi all’interno delle tubature creando ostruzioni.
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Perdite: se troviamo macchie di umidità sulle pareti o la rottura dell’intonaco, spesso non si tratta di umidità di risalita ma di una tubatura rotta che perdendo ha fatto infiltrare l’acqua nel suo interno. Anche se i condomini del piano inferiore ci segnalano delle perdite sul loro soffitto è molto probabile che il nostro impianto idraulico stia creando danni anche a loro.
Quanto costa rifare l’impianto idraulico?
Abbiamo parlato di costo ristrutturazione, ma vediamo nel dettaglio quanto può influire il rifacimento dell’impianto idrico nel costo totale della ristrutturazione della casa
La spesa più gravosa sull’intero rifacimento è la demolizione e lo smaltimento del pavimento o delle pareti. L’impianto idraulico solitamente arriva in quasi tutte le camere per rifornire i termosifoni ma la cucina e il bagno sono quelli con più punti d’acqua e sono proprio quelli ad influenzare il prezzo; infatti ogni singolo punto acqua ha un costo che va dagli 80€ ai 160€ , arrivando ad un totale che si aggira tra i 2000€ e i 4000 € in base alla grandezza dell’abitazione e alla quantità di punti d’acqua.
Rifare l’impianto idraulico senza rompere il pavimento
Se in precedenza era impensabile decidere di rifare l’impianto idraulico senza rompere il pavimento, oggi grazie alla tecnologia e l’innovazione si sono trovate delle alternative valide.
In precedenza solo chi aveva le tubature fuori dalle mura poteva rinnovarle senza dover rompere tutto, oggi è possibile rifare l’impianto idraulico senza rompere il pavimento anche per chi lo ha posizionato sotto le mattonelle. Ma come?
Puoi optare per il risanamento, meglio definito con il termine relining.
Il relining o risanamento dell’impianto idraulico è davvero innovativo e utilizza lo stesso percorso dell’acqua per poter ricostruire le tubazione senza rompere, senza rumori e senza calcinacci. In un primo momento si passa attraverso i tubi con una mini telecamera per comprendere lo stato delle tubature, successivamente attraverso delle pompe a pressione di aria compressa o con la tecnica della sabbiatura le tubature vengono ripulite e vengono eliminati tutti gli ingorghi e le incrostazioni; successivamente sempre attraverso l’accesso già esistente viene fatto aderire lungo la superficie interna dei tubi un composto plastico o una resina che andranno a rinforzare e rafforzare la vecchia tubatura. Si calcola che la durata stimata di questo relining è di circa altri 50 anni, che oltre a salvaguardare pareti e muri rimetteranno a nuovo il vostro impianto idraulico. Il prezzo di questa innovativa tecnica per rifare l’impianto idraulico varia in base a diversi fattori, tra cui lo stato dei tubi, ma si aggira intorno ai 30€ al mq.