Recuperare il sottotetto
In tempo di ripresa e di bonus, piccole per attività edilizie sono possibili per un po’ tutte le tasche e potrebbero aiutare a far ripartire davvero l’edilizia; con il valore aggiunto di aumentare il comfort abitativo di molti.
Il recupero dei sottotetti esistenti è già da tempo oggetto di una campagna mirata volta sia al contenimento del consumo di suolo che di quello energetico. A quest'ultima intenzione si intrecciano anche obiettivi del sistema incentivante e dei bonus fiscali , ora più vantaggiosi che mai , che permettono appunto di raggiungere una detrazione fiscale a seguito di interventi di ristrutturazione e di riqualificazione edilizia ed energetica.
Il recupero dei sottotetti è diventata infatti negli ultimi anni una pratica edilizia diffusa e quindi un'opportunità per chi decide di migliorare la propria abitazione oltre che nuova attività professionale e un’opportunità economica per imprese. Da non sottovalutare poi il valore aggiunto che gli immobili acquisirebbero sia per ragioni dimensionali che per ragioni di risparmio energetico.
Pratiche edilizie e diversita' degli interventi
Diversi i possibili interventi e diverse quindi le pratiche edilizie da produrre e come impostare correttamente le pratiche strutturali e non relative; come pure variegato il numero delle norme locali, cittadine e regionali .
Si dovranno infatti valutare , caso per caso, una serie di aspetti, quali:
· Le verifiche strutturali se necessarie o meno
· L'incremento dei carichi possibili e non
· La diversità e la possibilità della sopraelevazione
· La diverse nuove coperture
· L'apertura di un foro nel solaio per collegare i piani sottostanti al sottotetto
· Quali pratiche edilizie da produrre
· Gli incentivi fiscali possibili
Le pratiche strutturali di fatto potrebbero essere più o meno onerose, sia dal punto di vista redazionale che economico e possono essere distinte in:
- interventi locali,
- adeguamento sismico,
- sopraelevazione.
Mentre i possibili titoli edilizi necessari per il recupero del sottotetto possono essere :
- CILA se l'intervento consiste nella sola variazione della destinazione d'uso e non viene effettuata alcune modifica alle parti strutturali è possibile presentare una CILA.
- SCIA o una SCIA alternativa al Permesso di Costruire , se invece si interviene sulle parti strutturali e quindi si può fare riferimento alle due misure di intervento ovvero SCIA quella localizzate e SCIA in alternativa al Permesso di Costruire, per quelle più estese.
Precisazioni
Volendo precisare meglio; SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) da utilizzarsi nei casi di restauro e di risanamento conservativo riguardanti le parti strutturali dell’edificio, ad esempio rinforzi la soletta di un sottotetto senza però modificare l'altezza del sottotetto, SCIA alternativa al permesso di costruire nei recuperi di sottotetto che modificano sensibilmente l'edificio, ovvero nei casi in cui:
· la ristrutturazione edilizia porti a un organismo edilizio del tutto o solo in parte diverso dal precedente e che comporti modifiche della volumetria complessiva dell'edificio, si pensi al caso di recupero di un sottotetto in cui viene modificata l'altezza;
· la ristrutturazione edilizia preveda un cambio della destinazione d’uso in un centro storico.
Infine , CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata) si utilizza per gli interventi per cui non servono SCIA o Permesso di costruire e per i casi in cui trattasi di attività edilizia libera, quali, ad esempio talune modifiche interne all’edificio, come la redistribuzione interna dei locali, senza però modificare gli elementi strutturali dell’edificio.