Ad aiutarci in questa situazione di crisi economica, climatica ed ora anche delle forniture lo Stato Italiano ha introdotto diversi bonus, tra cui il bonus stufa a pellet. Ottobre si sta dimostrando clemente mantenendo delle temperature miti, ma a breve il termometro si abbasserà e bisognerà provvedere al riscaldamento delle case anche se quest’anno accendere per qualche ora i termosifoni si presenterà come un lusso che non tutti possono permettersi. Il bonus stufa a pellet 2022 può essere un’alternativa valida per chi vuole abbandonare il metano contribuendo anche a un impatto ecologico minore. Per poter accedere alla detrazione stufa a pellet ci sono diverse opzioni: bonus stufa a pellet con il bonus ristrutturazione e il bonus stufa a pellet senza ristrutturazione: vediamo i requisiti necessari per accedervi e come funzionano.
- Ecobonus stufa a pellet o bonus senza ristrutturazione
- Bonus stufa a pellet con ristrutturazione edilizia
- Rottamazione stufa a pellet 2022
- Bonus stufa a pellet regionali
Ecobonus stufa a pellet
Con l’Ecobonus è possibile usufruire di una detrazione fiscale Irpef, nella misura del 50% a seconda degli interventi di riqualificazione energetica effettuati per acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con generatore di calore e alimentazione a biomasse tra cui quindi anche il pellet. Il bonus stufa a pellet 2022 copre una spesa fino a 30.000€ ed è possibile accedervi attraverso:
- lo sconto in fattura;
- la cessione del credito
- detrazione in dichiarazione dei redditi (50% in 10 rate annuali)
Possono usufruire dell’Ecobonus anche i condomini con una spesa massima di 40.000€ per ogni unità immobiliare ed un rientro del 65%, ovviamente nel caso dei condomini è più conveniente provare ad ottenere il Superbonus 110% condominio che ti permette di coprire l’intera spesa dei lavori.
In questo caso sarà possibile accedere alla detrazione stufa a pellet senza ristrutturazione.
Attenzione: lo sconto del 65% era valido fino al 2017, a meno che non si aggiungano altre spese trainanti, la detrazione della stufa a pellet è del 50%.
Bonus stufa a pellet con ristrutturazione edilizia
Anche con il Bonus ristrutturazione edilizia si può attingere all’incentivo per la stufa a pellet poiché in questo bonus possono essere implementati tutti i lavori di manutenzione straordinaria di una casa tra cui l’aggiunta di una stufa a pellet. Con il bonus ristrutturazione quindi è possibile aggiungere non solo una stufa a pellet ma anche un camino, un termocamino o una caldaia con una detrazione pari al 50% con un massimo di spesa di 96.000€ per gli immobili indipendenti e per i condomini 96.000 ad abitazione. Proprio come l’ecobonus è possibile usufruire del bonus con:
- lo sconto in fattura
- la cessione del credito
- la dichiarazione dei redditi (10 quote in 10 anni)
Per poter ottenere la detrazione fiscale del 50% è ammessa per l’acquisto di stufe a pellet a patto che abbiano un rendimento non inferiore al 70% e che vengano installate da un professionista abilitato con il rilascio della dichiarazione di conformità dell’impianto termico ai sensi del DM 37/2008. Proprio come ogni Bonus, anche per il Bonus stufa a pellet 2022 sarà necessario fare un pagamento tracciabile, quindi con bonifico bancario e tutti coloro che vogliono accedervi dovranno conservare la ricevuta del bonifico, le fatture e le ricevute fiscali relative alle spese effettuate per l’acquisto e l’installazione dell’impianto.
Rottamazione stufa a pellet 2022
Questo bonus per le stufe a pellet è chiamato Conto Termico e garantisce uno sconto del 65% solo nel caso in cui si sostituisca una stufa già installata, in breve bisognerà fare una rottamazione della stufa a pellet vecchia con una nuova.
Questo non è un vero e proprio Bonus ma un incentivo di iniziativa del GSE (Gestore Servizi Energetici) quindi non potrà avere lo sconto in fattura o scaricato nella dichiarazione dei redditi.
La domanda potrà essere eseguita solo al termine dei lavori e se accettata verrà eseguito un bonifico direttamente sul conto del richiedente entro due mesi dalla domanda. Se l’importo è fino a 5000€ il bonifico sarà fatto in un’unica soluzione, altrimenti saranno eseguiti più bonifici con diverse rate dilazionando il rimborso da 2 a 5 anni. La domanda per la rottamazione stufa a pellet 2022 deve essere eseguita entro 60 giorni dal termine dei lavori e può essere presentata direttamente dal sito GSE.
Attenzione: questo incentivo è valido esclusivamente per le sostituzioni di stufe a pellet, se si tratta di una nuova installazione la domanda di rimborso verrà respinta; per testimoniare la rottamazione della stufa a pellet bisognerà allegare la certificazione di smaltimento del vecchio impianto.
Bonus stufa a pellet regionali
Alcune regioni poi hanno deciso di contribuire agli incentivi statali e coprire le richieste che Conto termico non ha potuto coprire.
Bonus stufa a pellet Lombardia
La delibera della Giunta regionale Lombardia n.5646 di Novembre 2021 fissa i criteri per partecipare al bando di sostituzione degli impianti di riscaldamento obsoleti con impianti innovativi.
La partecipazione a questo Bando della regione Lombardia è ammessa solo per coloro che hanno presentato la domanda al GSE dopo il 30 novembre 2021.La dotazione regionale ammonta a 12.000.000€ . La Lombardia ha anche fatto delle distinzioni in base all’altitudine dell’abitazione: sopra i 300 metri sul livello del mare ricevono l’incentivo i generatori da 4 stelle in su purché con valori di polveri sottili non superiori a 20 mg/Nm3. Nei comuni sotto i 300 metri invece il contributo è riservato agli impianti a 5 stelle.
Bonus stufa a pellet Veneto
I cittadini del Veneto possono richiedere un contributo a fondo perduto per sostenere le spese di rottamazione dei vecchi impianti e di sostituzione. Anche questo bonus regionale è ispirato al Conto Termico del GSE ma l’ importo varia in base all’ISEE del beneficiario che non deve superare i 50.000€. Il nuovo impianto dovrà avere una potenza termica nominale inferiore o uguale a 25 kW e 5 stelle. Il fondo stanziato dal Veneto è di 4.000.000€.
Bonus stufa a pellet Emilia Romagna
Anche l’Emilia Romagna ha stanziato un fondo di 11.500.000€ e il contributo può coprire anche l’intera spesa: 3 milioni e 450mila euro per il 2021, 3 milioni e 105mila euro per il 2022 e 4 milioni e 945mila euro sul 2023. Questo incentivo, come quello di tutte le altre regioni è pensato per ridurre l’impatto emissivo attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili.
Bonus stufa a pellet Piemonte
Il bonus stufe a pellet previsto dal Piemonte, invece, è aperto fino al 1 settembre 2023 con contributi a fondo perduto per quasi 9 milioni per la rottamazione di stufe o termocamini e la sostituzione di nuovi generatori a bassa emissione. Il contributo sarà di 1500€ per l’ acquisto della stufa e 3000€ per l’acquisto delle caldaie 5 stelle.
Bonus stufa a pellet Toscana
Questo non è un bonus regionale bensì comunale ed è previsto nei comuni di: Altopascio, Buggiano, Capannori, Chiesina Uzzanese, Lucca, Massa e Cozzile, Montecarlo, Montecatini Terme, Monsummano Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari e Uzzano. Con circa 1.000.000€ di euro per tutto l’anno 2022 gli incentivi saranno erogati fino ad esaurimento fondi secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.